IL TERRITORIO
Quella di Bolgheri รจ stata una scommessa โ la sfida ai grandi vini internazionali, bordolesi in primis โ resa possibile dal lavoro anticipatore e meraviglioso di chi giร nel 1944 aveva impiantato il primo vigneto di cabernet a Castiglioncello (Livorno, Maremma), e nel 1968 aveva sfornato il primo Sassicaia, prototipo di una serie che definire spaziale รจ ancora dir poco. Ma fosse rimasto un acuto unico, o un gioco di pochi solisti, sarebbe stato impossibile parlare di territorio. Ora, si puรฒ. Senza paura di azzardare. E proprio il polso di un territorio, affermato e sempre piรน corteggiato, come dimostra la teoria di sbarchi e acquisizioni degli ultimi lustri, รจ quel che andiamo a sondare. Con un doppio test.
BOLGHERI SUPERIORE
Unโanteprima, resa possibile dalla disponibilitร di un gruppo di produttori che ha offerto allโassaggio i โcuccioliโ targati 2012, salvo minime eccezioni non ancora sul mercato. E una verifica: sullโannata 2011, ritestata a meno di un anno dai primi assaggi. Target scelto, la denominazione pilastro dellโarea: i Bolgheri Superiore. Con il pepe di un debutto di rango, quello del Piastraia di Michele Sattaรรย (presente anche con il cru I Castagni), che il produttore di Castagneto ha col 2012 deciso di portare in Doc; e poi la spezia di un outsider di livello assoluto โ il Paleo, unico non Doc inserito in degustazione โ a far da controcanto.
Proprio Satta racconta cosรฌ la parabola del suo vino bandiera: โQuando piantai la mia prima vigna, dopo 15 anni di lavoro agricolo, era il 1991. Ed era per fare Piastraia. Un Bolgheri, sรฌ, ma il mio Bolgheri. Cabernet e Merlot secondo il dettato del momento, ma anche Sangiovese e Syrah. Perchรฉ? Il modello Bordeaux mi pareva un poโ azzardato e, sรฌ, commercialmente strategico, maโฆ Il mio luogo, Bolgheri, รจ mediterraneo, non atlantico. Ecco perchรฉ anche Syrah e Sangiovese (uva che mi aveva dato, in vini come Pergole Torte o Case Basse, emozioni enormi). La prima etichetta รจ del โ94. Da allora, un lento cammino di crescita: della prima vigna fino ai 20 ettari di uve rosse di oggi; mio, come produttore; dell'azienda come gruppo di persone affiatate e capaci. E se ora propongo come Bolgheri Superiore il Piastraia รจ per dire che questa รจ l'espressione dell'appellazione secondo me "ideale", e che lo posso dire perchรฉ ora ho 20 anni di esperienzaโ. Una bella storia. E un bel manifesto. Per un terroircresciuto, appunto (e divenuto tale) insieme ai suoi produttori, testimoni e interpreti.
Lโanteprima dellโannata 2012 dei rossi di Bolgheri la trovate sul prossimo numero di marzo del mensile Gambero Rosso. Ecco qui alcuni riassaggi di etichette dellโannata precedente, la 2011, attualmente in commercio.
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APPUNTI DI DEGUSTAZIONE DALLA VENDEMMIA 2011
Bolgheri Sup. Guarda Boschi โ11
Aveva raccolto giudizi lusinghieri al debutto, questo 2011 prodotto dallโazienda della famiglia Billi Batistoni, fermentato in barrique aperte, poi elevato in legno piccolo per 15 mesi e quindi affinato in bottiglia, e imperniato su un uvaggio bilanciato dei due cabernet (30% ciascuno) e merlot (40%). A distanza di poco meno di un anno si conferma esemplare di grande estrazione, dai sentori evolutivi di prugna e caffรจ fresco, e con una complessiva ma controllata tendenza alla morbidezza. Valutazione: 88/100
Fornacelle | Castagneto Carducci LIรรย | Localitร Fornacelle, 232/a |รรย www.fornacelle.it/
Bolgheri Sup. Vignarรจ 2011
Il nome della famiglia proprietaria (gloriosa e dalla storia piรน che millenaria) รจ ben noto a tutti gli appassionati di vino. Qui รจ legato alla Tenuta Le Pavoniere, ma lโazienda storica รจ quella in Chianti a San Gimignano, e altre vigne, in Sicilia, fanno parte del carnet. Uvaggio classico a tre, con lieve prevalenza di merlot sui due cabernet, vinificato e maturato in piccoli legni, il Vignarรจ, il Superiore di casa, dona al momento sensazioni piรน sul filo della potenza che dellโarticolazione. Il fruttato รจ presente e maturo, ma la tessitura tannica e le nuance di tostato, spezie scure e vaniglia sono per ora prevalenti. Valutazione: 82/100
Villa Le Pavoniere | Guicciardini Strozzi | Castagneto Carducci (LI) | www.guicciardinistrozzi.it
Bolgheri Sup. Sondraia 2011
Altra proprietร con zero bisogno di presentazioni: Marilisa Allegrini e famiglia, in societร con lโimportatore Usa Leo Lo Cascio, pure ben noto agli addetti. E la spinta ambiziosa innestata qui รจ parsa subito chiara. Sui 70 ettari totali e le varie location (Via Bolgherese, Le Sondraie, Le Grottine, Valle di Cerbaia) si lavora puntando molto in alto. E il Sondraia (figlio della vigna eponima e in parte di Via Bolgherese), 80 mila pezzi, uvaggio dominato dal cabernet sauvignon, giร molto piaciuto al debutto, mescola oggi con gusto (e arguta sapienza esecutiva) frutto fresco e note incisive di macchia, e chiude con un ammiccante finale cioccolatoso. Valutazione: 91/100
Poggio al Tesoro | Bolgheri (LI) | www.poggioaltesoro.it
Bolgheri Sup. Millepassi โ11
Il dinamico Guido Folonari (sua la distribuzione Philarmonica) ha aggiunto questโazienda, rinata nel 2001 e corredata di ristorante e amabili appartamenti (e la cui storia inizia da Olimpia Alliata, moglie di un della Gherardesca), alle location superprestige (Barolo, Montalcino) incluse nel suo portafogli di produttore. Il nome del vino deriva da ricordi dโepoca romana (il podere era traversato per mille passi dalla via Emilia): cabernet sauvignon piรน petit verdot e merlot, piccoli frutti maturi in evidenza, un tocco di pepe e di balsamico a tirar su una beva molto compactma in chiara evoluzione, il Millepassi ha, coerentemente, ancora tanta e bella strada davanti. Valutazione: 90/100
Donna Olimpia 1898 | Castagneto Carducci (LI) | www.donnaolimpia1898.it
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Bolgheri Sup. Alfeo โ11
Vino, olio denocciolato, pesche, grappa, e un bellโagriturismo. Lโazienda dei Rutili, famiglia marchigiana da piรน generazioni innestata in zona (il bisnonno dei proprietari era amico caro di Carducci) conta su 9 ettari di vigna condotti in proprio (il titolare รจ agronomo, il figlio enologo e agronomo) e lโappeal aggiuntivo dellโopzione bio. LโAlfeo, per metร merlot, 40% cabernet sauvignon e 10% franc, fermenta in cemento (20 giorni di processo) per poi passare in botti di rovere da 15 hl dove resta per un anno. Consistente, ben speziato, ha, coerentemente, grana e tessitura meno compatte, e dalla tattilitร piรน tramata, di altri โconfratelliโ. Il frutto รจ freso e vivo. I tannini vivi, ma non scabri. Un bel vino. Valutazione: 89/100
Ceralti | Castagneto Carducci (LI) | www.ceralti.com
Bolgheri Sup. โ11
Ulivi e vigne (46 ettari in tutto, 7 circa vitati) e coloniche riattate a fine Ottocento (tanto per cambiare) da un della Gherardesca. ร il composรฉ che le donne dellโetichetta (cinque, con capofila Maria Fittipaldi Menarini) conducono, con svolta nel 2004, anno di seri interventi in vigna. Cabernet sauvignon, franc, merlot, petit verdot, sangiovese, malbec le uve. Con le prime tre al 30% ciascuna (e il petit verdot al 10%) nel โtaglioโ del Superiore. Fermentato con lieviti autoctoni in inox ed elevato in barrique, ha olfatto morbido, con evidenze di marasca, cannella e prugna matura. Coerente il palato, ma venato da note di china e chiuso da un finale caldo e rassicurante. Valutazione: 84/100
Donne Fittipaldi | Castagneto Carducci (LI) | www.donnefittipaldi.com
a cura di Antonio Paolini
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