La misura era attesa entro la prima decade di ottobre e Bruxelles ha rispettato i tempi. La Francia potrà utilizzare 120 milioni di euro di risorse europee (non aggiuntive rispetto al piano di aiuti nazionale dell'Ocm) per estirpare definitivamente circa 30mila ettari di vigne entro la metà di maggio del 2025. La Commissione europea ha, infatti, dato il via libera all'operazione, fortemente richiesta dai sindacati francesi del settore vitivinicolo e ufficialmente inoltrata da Parigi a metà settembre scorso. Il contesto generale, per la Francia, non è dei più semplici: calo dei consumi, difficoltà nell'export, eccesso di offerta e, per quest'anno, le stime di uno scarso raccolto a causa degli effetti del clima, che le faranno perdere il primato produttivo mondiale a favore dell'Italia.
I produttori ora chiedono anche l'estirpo temporaneo
A pochi giorni dal suo insediamento, la neo ministra francese dell'Agricoltura, Annie Genevard (in carica dal 21 settembre), ha incontrato le sigle di settore, che hanno sottolineato la necessità di affiancare all'estirpo definitivo anche una misura di estirpo temporaneo, capace di dare una prospettiva a territori e viticoltori. Il dispositivo approvato da Bruxelles consentirà di finanziare le operazioni con 4mila euro per ettaro estirpato, in modo da dare un sostegno immediato alle imprese, di affrontare la crisi di mercato riequilibrando il sistema domanda-offerta. La ministra si è detta «a fianco dei viticoltori per supportarli nel superamento delle difficoltà strutturali e congiunturali che stanno affrontando».
Domande al via da metà ottobre
Toccherà ora a France AgriMer, organismo ministeriale, pubblicare il decreto, con tutti i dettagli per la gestione della misura. Si procederà, poi, con l'apertura delle domande online a favore dei viticoltori. Apertura che è prevista a metà ottobre. Chi estirpa definitivamente il vigneto e riceve il contributo dovrà impegnarsi per sei anni a rinunciare a qualsiasi nuovo impianto viticolo. Resta ora l'incognita di quanti chiederanno realmente di estirpare le proprie vigne. Il ministero dell'Agricoltura ha fissato in 70 ettari (ovvero 280mila euro) il limite per ogni azienda. L'ideale, per gli uffici di Parigi, è di evitare un eccesso di domande rispetto ai 120 milioni disponibili, che obbligherebbe a introdurre dei criteri pro-rata. Il precedente ministro dell'Agricoltura, Marc Fesneau, aveva garantito che in caso di eccesso di domande il plafond potrebbe aumentare fino a 150 milioni di euro. Ma anche in questo caso il governo dovrebbe trovare ulteriori risorse.
La discussione in Europa
Il tema degli estirpi è stato oggetto di un sondaggio tra i viticoltori promosso dal governo francese in primavera, è arrivato sul tavolo del Gruppo di alto livello in Ue sul settore vitivinicolo, dove per ora resta una diversità di posizioni tra i Paesi membri (con la Francia che insiste per inserire l'estirpazione temporanea nei meccanismi della nuova Pac), e sarà anche argomento dell'imminente conferenza ministeriale (11-13 ottobre a Digione), organizzata dal governo di Parigi, a cui seguirà (14-16 ottobre) il Congresso mondiale dell'Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino).