Esattamente dieci anni fa, il Gambero Rosso volle celebrare i protagonisti del mondo del vino, così come aveva cominciato a fare 3 anni prima con gli osti, i protagonisti della tradizione culinaria italiana. Oliviero Toscani trascorse una giornata alla Città del gusto del Gambero, a Roma, e fotografò i 9 protagonisti selezionati per l'edizione 2014 della guida "ammiraglia", Vini d'Italia del Gambero Rosso.
Francesca Moretti e il progetto Gambero
Il set fotografico venne approntato all'interno della Città del gusto che allora era in via Fermi, a Roma: i produttori furono fotografati dopo che il maestro finì di scattare gli "aggiornamenti" ai Tre Gamberi, l'allegato che aveva iniziato a uscire con il mensile 3 anni prima in un progetto sponsorizzato da Contadi Castaldi, cantina franciacortina del Gruppo Terra Moretti insieme a Petra e a Bellavista.
Così uno dei ritratti coinvolse proprio Francesca Moretti, che seguiva la cantina sponsor. Ne nacque un rimando continuo tra vino e tavola: tanto che Francesca Moretti - da "donna del vino " -scrisse una sua introduzione alla celebrazione dei migliori Osti d'Italia. «La storia di Contadi Castaldi si rinnova ogni giorno nello speciale incontro con la grande famiglia della ristorazione italiana. Il progetto “Come in famiglia” - scrisse per quell'occasione Moretti - è nato proprio con l’intento di riconoscere il valore della condivisione, del dialogo e della solidarietà quali fondamenti di ogni impresa che abbia lo sguardo rivolto verso il futuro».
Il legame del vino e del territorio con il cibo italiano
«Ed è nel segno di un rinnovato dialogo con i prodotti del territorio e con le ricette di antica memoria che prende avvio il movimento delle Trattorie di nuova generazione - scrive la produttrice di vino - In questi luoghi, il “nuovo” attinge dall’antico e il “lontano” da ciò che è vicino. Qui la sperimentazione è importante ma mai autocelebrativa, perché alla sua radice c’è il desiderio di condividere storie, tradizioni e nuove scoperte. A questa tavola si sta bene perché la “sapienza” è trasmessa in un’atmosfera accogliente e rilassata. Un’idea di cibo condiviso che contiene in sé una visione positiva e autentica della vita; un cibo capace di dare piacere, ma anche soddisfazione e conoscenza della vita. Da questo incontro ricaviamo gioia e piacere». Un incontro che lega insieme cibo e vino, cantine di territorio - come quelle italiane - e trattorie che sul territorio e accanto a quelle cantine vivono.
Ritratti intimi ai migliori protagonisti del vino italiano
Gli scatti di Oliviero Toscani - immortalati anche in un backstage fotografato da Luca Dammicco e pubblicato sul sito del Gambero - ritraggono l'intimità che si stabilisce tra un produttore e il suo vino, la sua creatura, spesso il sogno e la fatica, l'obiettivo di una vita intera. Mentre per gli osti valeva il "ritratto di famiglia" a rappresentare la grande tradizione che lega insieme la cucina italiana, qui per il vino si respira un'atmosfera diversa: la vicinanza dell'uomo - o della donna - alla sua creatura.
Basta dare anche una veloce occhiata alle foto del grande maestro, Oliviero Toscani, per capire il senso di questa intimità...