Focus Vinitaly. Cronache da Verona. Le Ali di Mercurio: a scuola di cantina

13 Apr 2016, 08:03 | a cura di

Una scuola per imparare le buone pratiche di cantina: è l'Accademia del Vino di Vincenzo Mercurio. Vi spieghiamo di cosa si tratta.

Basta poco per invalidare il lavoro in vigna. Una barrique sporca, vini non correttamente travasati o filtrati e procedure operative di cantina non chiare possono distruggere un vino dalla buona materia prima. È in questo caso che interviene l’Accademia del Vino dell’associazione Le Ali di Mercurio di Vincenzo Mercurio, consulente vitivinicolo di molte realtà enologiche italiane.

La scuola, con prove sperimentali ed esame finale per il riconoscimento dei principali difetti del vino, è presente al Vinitaly all’area D stand C4-D4, dove è possibile consultare l’enologo Vincenzo Mercurio. “L’artigiano del vino è come un genitore che non manca mai nei momenti importanti”afferma Vincenzo Mercurio nell’album di famiglia lo ritrovi in tutte le foto che contano. Vogliamo passare proprio questo approccio e questa cura. L’obiettivo dell’Accademia è trasmettere il nostro metodo di lavoro che prevede il rispetto del vitigno, del territorio, della cultura locale al fine di favorire una netta pulizia aromatica e gustativa ed evitare che note olfattive non volute possano oscurare e quindi danneggiare il lavoro svolto in vigna e cantina”.

 

I corsi

I corsi sono dedicati agli operatori che ricercano una perfezione della vita di cantina per poter delegare il lavoro, senza incertezze e con autorevolezza. I moduli sono vari: si parte dai principi base dell’enologia per passare alla Cantinologia, dalla 1 (la pulizia “logica” della cantina) fino alla 3 (stabilizzazioni, filtrazioni, imbottigliamento) e concludere con l’analisi sensoriale. Un aspetto fondamentale: del resto l’esame olfattivo è capace di scovare i diversi difetti del vino. “Il nostro primo corso sarà nell’area della denominazione Sannio”ricorda Vincenzo “ben 30 persone, per lo più produttori, si sono affidati alla nostra formazione. Chi vende infatti vuole sapere di più del suo vino. Ma siamo pronti ad andare oltre la regione Campania raggiungendo i luoghi in cui occorrerà il nostro aiuto”.

La conoscenza approfondita degli attrezzi di lavoro è un aspetto centrale, “per questo abbiamo creato delle sezioni di barrique per far capire cosa si annidi in un semplice strumento di affinamento del vino. Possiamo così fondere la conoscenza teorica con la pratica, simulando i più frequenti errori che si possono commettere” spiega “L’inquinamento microbiologico è un problema serio e un ostacolo per la creazione di un buon vino poiché determina diversi problemi organolettici nel suo bagaglio aromatico”.

 

Il centro sperimentale

L’Accademia è impegnata anche nella direzione e gestione di un centro sperimentale, in cui si cercano soluzioni alternative alle diverse questioni connesse alla viniviticoltura. Dall’uso dei solfiti alla riduzione della concentrazione di istamina nel vino che reca allergie, dalla microvinificazione di vitigni autoctoni in via di estinzione, fino alle procedure in grado di aumentare la sostenibilità della viticoltura e della vinificazione. “La nostra consulenza è vissuta accanto al produttore, condividiamo con lui i momenti fondamentali per la nascita di un grande vino, affinché diano il loro contributo all'interno dell'intera filiera produttiva”. Segno, questo, di un Vinitaly all’insegna della sperimentazione e dell’avanguardia poste a servizio del vitigno, e della ricerca delle corrette procedure da seguire per regalare vini integri, fragranti e coerenti con i terroirdi provenienza.

 

http://www.lealidimercurio.it/

 

a cura di Stefania Annese

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