Adesso è ufficiale: la famiglia Veronesi ha acquisito Villa Bucci. Come il Gambero Rosso aveva anticipato lo scorso marzo, il gruppo Oniverse (ex Calzedonia, di cui fa parte anche Signorvino), aveva messo da tempo gli occhi sull’azienda marchigiana, guidata da Ampelio Bucci. Oggi la firma che segna il passaggio di proprietà, sebbene il fondatore della cantina resterà in azienda come consigliere esterno, insieme allo storico staff che affiancherà la nuova gestione.
Il difficile addio di Ampelio Bucci
Complessivamente sono 31 gli ettari vitati portati in dote da Villa Bucci: 25 vigneti di Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e sei ettari di uve rosse montepulciano e sangiovese che rientrano nella Doc del Rosso Piceno per una produzione totale di 150mila bottiglie.
Da anni si vociferava di facoltosi compratori di questa punta di diamante marchigiana, ma non si era mai andati oltre qualche stretta di mano. D’altronde, con quaranta vendemmie alle spalle, Ampelio Bucci, insieme all’enologo trentino Giorgio Grai, ha creato un piccolo gioiello da cui non era facile staccarsi. Solo la scomparsa di Grai nel 2019 e la mancanza di eredi lo hanno spinto a compiere il passo finale.
«Vendo perché desidero che Villa Bucci continui a rappresentare un esempio eccellente del Made in Italy nel settore vinicolo – sono le parole di Bucci - È un percorso che deve necessariamente evolversi per adattarsi al futuro, con tutti i cambiamenti che questo comporta. Abbiamo ceduto la nostra divisione vinicola a uno dei gruppi italiani più dinamici e innovativi in vari ambiti del Made in Italy, che spaziano dalla moda - in tutte le sue sfaccettature - al grande artigianato industriale di un marchio d'avanguardia nel settore nautico, fino ai settori del cibo e del vino».
Gli obiettivi di Federico Veronesi
Dal canto suo, il gruppo veneto Oniverse, fondato da Sandro Veronesi, è in fase di ampiamento nel vino e la bandierina nelle terre del Verdicchio rappresenta la quarta, in ordine di tempo, piantata in un terreno vitivinicolo: «Per noi sarà un onore e un grande impegno portare avanti quanto Ampelio Bucci è riuscito a costruire fino a oggi - sono le parole di Federico Veronesi, nuovo amministratore delegato di Villa Bucci - Seppur “nativi” da un settore diverso, abbiamo sposato la volontà di promuovere e investire in maniera seria e importante nel mondo vitivinicolo italiano che ha sicuramente bisogno di novità e tanta energia. In questo progetto di ampio respiro, che include una serie di altre aziende viticole in un contesto di eccellenza, Villa Bucci rappresenta un gioiello che avremo premura di far splendere, sempre più». La volontà è, quindi, quella di continuare sulla strada tracciata da Ampelio Bucci, con grande attenzione per le vecchie annate che faranno parte della Vintage Collection.
Prossimo acquisto nel Trentodoc
Solo un mese fa Veronesi aveva inaugurato la cantina Podere Guardia Grande ad Alghero. Nel 2023 era stata la volta de La Giuva in Veneto e, nel 2015, l’esordio era stato con Tenimenti Leone nel Lazio, dove il gruppo porta avanti l’ambizione di rilanciare i vini dei Castelli Romani. Ma non finisce qua. Dal gruppo fanno sapere che è in cantiere anche un nuovo progetto che riguarderà il Trentodoc in alta quota. Si accettano scommesse.