Quasi 6 miliardi di euro per l'export italiano di vino nei nove mesi. Le bollicine viaggiano a velocità doppia dei fermi

12 Dic 2024, 08:32 | a cura di
Da gennaio a settembre il vino made in Italy venduto oltreconfine fa +5,6%. Nella spumantistica bene il Prosecco ma prevalgono i prodotti delle fasce più economiche

Quasi sei miliardi di euro in nove mesi per l'export di vino made in Italy. Anche nel terzo trimestre 2024, dopo qualche difficoltà a inizio anno, permane un trend positivo per i valori esportati dall'Italia. I 5,9 miliardi di euro del periodo gennaio-settembre indicano una crescita sullo stesso periodo 2023 del 5,63 per cento, ritmo che dovrebbe consentire il superamento a fine 2024, per la prima volta, del tetto degli 8 miliardi. Nei volumi, secondo i dati Istat sul commercio estero, i litri venduti sono stati 1,6 miliardi con un incremento del 3,42% rispetto allo scorso anno. Il prezzo medio al litro è di 3,68 euro. Da segnalare anche l'incremento dell'import di vino dall'estero da parte italiana: 231 milioni di litri contro i 96 mln dello stesso periodo 2023 e una spesa salita da 338 a 409 milioni di euro.

Nel bilancio complessivo, si segnala ancora una volta il peso determinante delle bollicine sulle vendite fuori confine, che viaggiano a velocità doppia dei vini fermi. Nel solo mese di settembre 2024, l'Italia ha esportato 734 milioni di euro di vini, di cui 230 milioni di euro di spumanti, cresciuti sul settembre 2023 di oltre 16 per cento. Senza sparkling, la crescita italiana sarebbe piatta: appena +0,5%.

I trend della spumantistica

Ben 1,7 miliardi di euro riguardano la spumantistica nazionale, in crescita del 9,4% in valore nei nove mesi 2024, con volumi a +13% (397 mln di litri), a indicare un calo del prezzo medio al litro, molto probabilmente per un maggiore scambio di vini di fasce più economiche. Il Prosecco a denominazione (Doc Prosecco e Docg Conegliano Valdobbiadene), incrementa le quantità vendute del 16%, a 296 milioni di litri, per un giro d'affari salito a 1,3 miliardi di euro e una crescita del 12 per cento. Sostanzialmente stabile l'Asti Dop, a 111 milioni di euro, per circa 30 milioni di litri venduti fuori confine. Mentre sono in calo sia a volume (da 10,6 a 9,1 milioni di litri) sia a valore (da 72,8 a 64,1 mln/euro con -12% complessivo) gli altri spumanti Dop, che includono ad esempio Franciacorta, Alta Langa, Trentodoc.

Rossi e bianchi Dop imbottigliati

I vini bianchi Dop fermi in bottiglia (di Veneto, Trentino, Alto Adige, Friuli, Toscana, Lazio e Sicilia) migliorano la performance cumulata a valore, con 530 milioni di euro (+6%) tra gennaio e settembre, con volumi in incremento da 132 a 140 milioni di litri e un analogo +6 per cento. I vini rossi Dop fermi imbottigliati (Veneto, Piemonte, Toscana, Sicilia, Trentino e Alto Adige) incrementano i valori del 6,4% a un miliardo di euro, con un'ascesa anche nei volumi, a 120 milioni di litri  (+2,5 per cento).

Tra i formati, cresce del 4,86% il valore del vino in bottiglia, per 3,88 miliardi di euro e quantità in aumento da 853 a 891 milioni di litri nei nove mesi del 2024. Perde oltre il 5% in quantità (a 35 mln di litri) il vino confezionato tra 2 e 10 litri (incluso quindi il bag in box) per un giro d'affari che scende da 85,7 a 79,3 milioni di euro (-7,5 per cento).

Bene Usa, Brasile e Russia; in calo la Svizzera

Tra i principali mercati di destinazione del vino italiano, a valore, la performance degli Stati Uniti è incoraggiante (1,4 miliardi di euro; +8,5% in nove mesi), poi la Germania (867 mln; +4,7%), un Canada in netta ripresa (336 mln; +17%), Francia (231 mln; +2,67%), Paesi Bassi (177 mln; +6,6%), Russia (173 mln; con un netto +63%), Giappone (146 mln; +4,2%) e Svezia (144 mln; +2,8%). Stabili Regno Unito (602 mln) e Belgio (161 mln di euro) mentre perde terreno la Svizzera (288 mln; -3%). Il Brasile, principale Paese del Mercosur per il vino italiano, si attesta a 31,3 milioni di euro di vino, con un incremento del 22 per cento. La Cina perde l'11% e scende a 62 milioni di euro nei nove mesi del 2024.

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