; sempre il primo esportatore mondiale, grazie anche alla bella performance del 2011 con una crescita del 12% in valore e del 9% in quantità. L'Italia ha lavorato bene su tutti i fronti - afferma Federico Castellucci, direttore dell'Oiv, in un'intervista a Vinitaly - mentre la Francia ha aumentato di poco le quantità, pur crescendo in valore. La Spagna ha incrementato molto la quota di sfuso, in particolare verso il Cile dove, a causa del devastante terremoto del 2010 è andato distrutto oltre 1 milione di ettolitri di vino. Brillante la Germania sia con l'imbottigliato che con i vini importati sfusi e riesportati confezionati. È il caso dei bag in box, richiesti dai mercati della Scandinavia dove questo tipo confezione copre il 50% dei consumi».
In generale è il commercio del vino che è in crescita, «tanto che ormai 4 litri di vino su 10 vengono consumati al di fuori dei Paesi di produzione». «Al contempo però - conclude Castellucci - l'incremento dell'export deve convivere con un calo dei consumi interni stimata nel 2011 pari a 1,57 milioni di hl rispetto al 2010».
22/03/2012