La vendemmia sull'Etna inizia sotto i migliori auspici: +60% sul 2023

10 Set 2024, 14:29 | a cura di
Niente crisi idrica per la denominazione etnea. Positiva l'influenza delle piogge di fine agosto, ma anche della sabbia vulcanica dopo le ultime eruzioni

Per lโ€™Etna sarร  una vendemmia da incorniciare. ยซSi va verso un ottimo raccolto vicino ai livelli del 2022 e quindi ben diverso dai volumi dello scorso anno che a causa della peronospora e ai successivi picchi di calore avevano accusato un -42,5%ยป. A fare il punto รจ il presidente del Consorzio Etna Doc, Francesco Cambria, alla vigilia della terza edizione degli Etna Days (12-14 settembre), l'evento che vedrร  protagoniste 100 cantine in tre giorni di degustazioni, incontri con i produttori, approfondimenti e walk around tasting per la stampa di settore.

Per l'Etna vendemmia a +60%

Le prime stime vendemmiali si attestano su un +60% rispetto al 2023, a circa 80 mila di quintali (il 35/40% di uve a bacca bianca e il rimanente a bacca rossa) e un potenziale rivendicabile a oltre 55 mila ettolitri: probabilmente un unicum in una Sicilia fortemente provata dalla crisi idrica. ยซSullโ€™Etna โ€“ continua Cambria - le vigne vecchie di montagna hanno dimostrato uno straordinario adattamento, attingendo in profonditร  alle riserve dโ€™acqua; le piogge di fine agosto e inizio settembre hanno poi fatto il restoยป.

Raccolta anticipata di una settimana

E se per le uve base spumante la raccolta รจ giร  iniziata, per i bianchi e i rossi si entrerร  nel vivo e partire dalla terza settimana di settembre, con una settimana di anticipo rispetto agli altri anni. Secondo il Consorzio, le ultime piogge dopo il grande caldo e secco estivo hanno rallentato la maturazione dando origine a un arricchimento fenolico ma anche della componente aromatica. Una maturazione piรน lenta e graduale risultata determinante sia per la crescita quantitativa che qualitativa.

Lโ€™influenza delle eruzioni e della sabbia vulcanica

Non dovrebbero esserci problemi legati alle recenti eruzioni del vulcano (o meglio della Montagna, come la chiamano da quelle parti), cosรฌ come racconta il produttore Marco Nicolosi di Barone di Villagrande (cantina storica dellโ€™Etna, che la scorsa settimana ha denunciato dei furti nei vigneti di Salina) ยซLa sabbia puรฒ causare dei problemi se spacca lโ€™acino ed entra nel grappolo - spiega il produttore - se, perรฒ, rimane fuori cโ€™รจ solo da pulire di piรน, ma nel lungo periodo porta anche dei vantaggi, come fosse un concime: la vegetazione che cresce sulla sabbia vulcanica, infatti, dimostra una maggiore resistenza a malattie come oidio o peronospora. E questo lo abbiamo verificato per primi nei nostri vignetiยป. Come si dice, anche questo fa parte del terroir.

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