Un viticoltore francese su quattro dice sì all'espianto definitivo dei vigneti. I risultati del sondaggio France Agrimer

4 Lug 2024, 17:48 | a cura di
Il 25% chiede un espianto definitivo per poi proseguire l'attività, mentre c'è un 10% che vorrebbe chiudere per sempre. Secondo le stime potrebbero essere 60mila gli ettari interessati alla misura. In difficoltà soprattutto i produttori di Languedoc-Roussillon

A partire da ottobre 2024, la Francia potrebbe attivare le pratiche di estirpo su circa 60mila ettari di vigneto. Il grande sondaggio lanciato a maggio dal ministero francese dell'Agricoltura è terminato e France Agrimer ha reso nota una prima stima e un'analisi dei numeri, predicando estrema prudenza nella lettura. Il primo dato è che a rispondere ai quesiti sull'espianto dei vigneti (la scelta era tra temporaneo a 2.500 euro/ettaro senza diritto di reimpiantare per 4 anni e tra estirpo definitivo a 4mila euro/ettaro e perdita di ogni diritto di reimpianto) sono stati poco più di 5.100 viticoltori su oltre 44mila imprese che hanno un registro vitivinicolo informatizzato, vale a dire poco più dell'11 per cento. Il secondo dato è che, secondo France Agrimer, le superfici complessive interessate dalla misura, da attivare a ottobre prossimo, non ammonterebbero a 100mila ettari, come ipotizzato dalle associazioni di categoria (che vorrebbero così eliminare quantitativi di vino per 4-5 milioni di ettolitri), ma sarebbero nettamente meno: ovvero circa 60mila ettari.

I risultati del sondaggio: il 10% vuole chiudere l'attività

Quali sono state le intenzioni degli imprenditori francesi che hanno risposto al sondaggio online? Un imprenditore su tre (32%), tra coloro che hanno partecipato, ha dichiarato di essere contrario a estirpare i vigneti, il 25% ha chiesto un espianto definitivo ma ha dichiarato di voler proseguire l'attività, il 19% ha scelto l'espianto temporaneo, il 14% un mix delle due misure e un 10% è per l'estirpo definitivo con conseguente chiusura dell'attività di viticoltore. In ettari, sono circa 22mila quelli quantificati dal sondaggio nazionale, di cui 15.400 con estirpo definitivo e 6.800 temporaneo. Ovviamente, come ha sottolineato Jérome Despey, presidente del settore vitivinicolo di France Agrimer, sono molti coloro che non hanno partecipato ed è presumibile che la maggior parte preferisca attendere l'esito della vendemmia 2024.

In difficoltà il Sud della Francia

I viticoltori più in difficoltà, che hanno espresso la volontà di intervenire sui propri vigneti, sono quelli del Sud della Francia e in particolare coloro che ricadono nelle zone maggiormente in crisi, come Languedoc-Roussillon, che vorrebbe estirpare 10mila ettari, rispetto ai 4.300 di Bordeaux (dove già la Francia ha finanziato una campagna di espianti fino al 2025), agli oltre 4mila della Valle del Rodano e Provenza, ai circa 3mila del Sud Ovest. La Champagne non ha partecipato al sondaggio. Rispetto ai colori del vino, gli estirpi interesserebbero in prevalenza i vini rossi (85%), seguiti da bianchi (10%) e rosati (5%). Le Doc prevalgono tra chi ha chiesto un estirpo temporaneo (66%) e anche tra coloro che hanno scelto quello definitivo (59 per cento).

Quali fondi per l'espianto

I dati finali e definitivi sono attesi nelle prossime settimane. Da quelli dipenderà anche la cifra che il governo di Parigi potrà mettere a disposizione, sfruttando le risorse dell'Ocm vino. Ma l'esperto Despey, conversando con la rivista Vitisphere, è stato chiaro: non si potranno aumentare gli aiuti rispetto alle cifre proposte alle imprese (2.500 euro e 4mila euro), perché l'Ue può finanziare solo i costi reali degli interventi di estirpo degli impianti viticoli. Per modificare le regole occorrerebbe intervenire sulla Pac, ma questa sarà discussa solo a partire dal 2025.

 

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