D’altronde cosa c’è di meglio, dopo mesi di lockdown che godersi un buon vino all’aria aperta, facendo quella che la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini ha definito “la terapia del paesaggio”? Una terapia oggi più che mai necessaria: sia ai winelover, che hanno riscoperto il valore dell’en plein air, sia e soprattutto alle cantine, che possono così ripartire dal territorio e dal rapporto sempre più stretto con il consumatore finale. Un consumatore sicuramente diverso, che quest’anno parla soprattutto italiano e viene dal comune o dalla regione vicina, ma che ha un compito universale: “farsi ambasciatore delle cantine e del territorio”, così come ha sottolineato la professoressa Roberta Garibaldi. Anche nell’anno del Covid. Perché, per dirla con le parole del presidente Movimento Turismo del Vino Nicola D’Auria: “Il turismo all’aria aperta è la forma più sicura e responsabile di turismo, sia per quanto riguarda il pericolo di contagi, sia per la possibilità di lavorare su prenotazione con piccoli gruppi di persone”.
Il protocollo “Tranquillamente Enoturismo”
E per rendere ancora più sicure le visite, è arrivato anche il protocollo “Tranquillamente Enoturismo”, redatto dal Comitato Internazionale Esperti di Enoturismo – Post Covid-19, su iniziativa dell’Italia: dalla comunicazione ai percorsi di visita, dalla gestione del personale alle norme in cucina, il Protocollo – firmato da oltre 20 professionisti del settore da nove Paesi - dà una serie di linee guida da seguire. Qui una mini guida per enoturisti da portare con voi non solo durante le vacanze estive, ma anche per le stagioni a seguire, per scoprire territori e cantine che fanno dell’accoglienza una vera missione. Una missione – e qui viene il bello – che ognuno, così come fa con i vini, interpreta in modo personale: c’è chi ha affiancato all’attività produttiva un ristorante, chi un’enoteca, chi ancora un museo o una galleria d’arte. Tutti con l’intenzione di rendere la visita in cantina un’esperienza completa e unica. La nostra missione, invece, è quella di guidarvi alla scoperta di queste realtà: ne abbiamo scelte 10 da Nord a Sud.
Vite Colte - Piemonte
Immersa tra i vigneti di nebbiolo da Barolo, sorge la cantina che è essa stessa un’opera d’arte: il progetto dell’edificio, realizzato dall’architetto Gianni Arnaudo, è stato esposto alla biennale di Venezia nel 2006. La sua estetica è profondamente legata all’architettura delle Langhe: i tetti, dalle linee curve richiamano il profilo delle colline e la copertura in prato verde è in diretta continuità con il paesaggio circostante, mentre una passerella in acciaio, legno e cristallo si snoda attraverso un percorso aereo fra le varie fasi della produzione, in un itinerario ideale che si conclude con un affaccio sulle colline del Barolo. Nel percorso di visita rientra anche la mostra permanente “Le Stagioni del Vino”, con i disegni realizzati dallo street artist italiano Maupal appositamente per Vite Colte: otto opere che ripercorrono le diverse fasi della vinificazione (pigiatura, vinificazione in bianco, vinificazione in rosso, fermentazione malolattica, maturazione in botte grande, maturazione in botte piccola, spumantizzazione con metodo Martinotti spumantizzazione con metodo Classico). Il percorso, della lunghezza totale di quasi un chilometro, si arricchisce inoltre della “mostra fotografica dei viticoltori” con otto pannelli a loro dedicati mentre operano in vigneto in otto momenti dell’anno diversi: dalla potatura alla legatura, palizzatura, controllo dell’allegagione, sfogliatura, diradamento, vendemmia e vendemmia tardiva.
Per le visite guidate si può scegliere tra diverse formule: dal Classic Tour al Viaggio nel Nebbiolo, passando per le degustazioni di Roero-Monferrato o Barolo-Barbaresco. Inoltre, è possibile sostare nell’Enoteca Wine Shop aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, eccetto il mercoledì.
Barolo - Cuneo - via Bergesia 6 - www.vitecolte.it/visite-e-degustazioni
Lunae Bosoni - Liguria
Lunae nasce tra le Alpi Apuane e il Mar Ligure, nell’ultimo lembo della Liguria di Levante. Qui, nel 1966 Paolo Bosoni, quarta generazione di una famiglia contadina, intraprende il proprio percorso enologico: oggi Lunae coltiva 68 ettari di vigneto con vitigni in gran parte autoctoni, come il Vermentino e l’Albarola fra i bianchi, la Massareta e la Pollera Nera tra i rossi. A seguire, nel 2004, in un antico complesso rurale settecentesco, è nato il centro per la valorizzazione e la cultura del vino Ca’ Lvnae: un progetto dedicato all’ospitalità e all’arte del buono e del bello. Al suo interno trovano spazio: il museo della cultura materiale del vino; le sale dedicate alla degustazione; i giardini di piante aromatiche con il piccolo laghetto storico; l’enoteca, aperta tutti i giorni al pubblico, che offre una selezione di prodotti della gastronomia locale e specialità gourmet provenienti da tutta Italia e anche dai laboratori della struttura; l’antica liquoreria Essentiae che produce artigianalmente liquori naturali, riscoprendo antiche ricette e utilizzando solo materie prime di altissima qualità. Completano l’offerta le cucine laboratorio, dove vengono prodotte quotidianamente marmellate e confetture artigianali con frutta di stagione e dove si organizzano corsi di cucina del territorio. Ampia scelta per i wine lover, quindi, che oltre alle degustazioni e alle visite del centro, potranno optare per le merende contadine in mezzo ai filari, scegliendo da un ricco menu della tradizione in abbinamento ai vini della cantina.
Castelnuovo Magra - La Spezia - via Palvotrisia, 2 - 0187 693483 - www.calunae.it
Giorgi Wines - Lombardia
Le origini della famiglia Giorgi, in Oltrepò Pavese, risalgono al 1211 ma è dal 1875 che la storia di questa famiglia si lega a doppio filo con la moderna vitivinicoltura, grazie all'opera di Giuseppe Giorgi e dei suoi successori. Oggi, nella Valle Versa, Giorgi Wines è sinonimo di viticoltura artigianale. Il Pinot Nero è il prodotto cult dell’azienda, il marchio di fabbrica che la identifica in tutto il mondo. Di fatto, Giorgi Wines è stata la prima cantina a crederci 30 anni fa e a proporlo su scala nazionale. Per gli enoappassionati, questo indirizzo è uno di quelli suggeriti per conoscere a fondo la storia del distretto vinicolo dell'Oltrepò e delle sue variegate eccellenze, a cominciare dalla spumantistica di cui il brand è tra i più noti interpreti. La visita alle strutture dell'azienda, guidata da Antonio, Fabiano, Eleonora e Ileana, sarà possibile a partire dal 5 settembre prossimo. Dai vigneti alla barricaia, fino ai locali di affinamento dove i cru di metodo classico riposano prima di essere messi in commercio. Tutte le visite (minimo 10 persone) si concludono con una degustazione presso l’Enoteca Solo Giorgi, locale polifunzionale che ha arricchito l’esperienza enoturistica della cantina.
Canneto Pavese – Pavia - Frazione Camponoce 39/A – 0385 262151 - www.giorgi-wines.it
Nino Negri - Lombardia
Fondata nel 1897, la Casa Vinicola Nino Negri è un punto di riferimento per la viticoltura della Valtellina. Nel cuore del piccolo borgo di Chiuro, da oltre un secolo produce vini eleganti e raffinati, con attenzione sull’unicità delle singole vigne. Custodita tra le mura dell’antico Castello Quadrio, la cantina offre ai visitatori l’opportunità di scoprire le affascinanti sale di affinamento collegate tra loro dai corridoi sotterranei che attraversano Chiuro. Gli storici vigneti di proprietà sono organizzati su ripidi terrazzamenti, sorretti da muretti a secco, letteralmente strappati alla roccia della montagna. Per gli enoturisti (su prenotazione) c’è la possibilità di vivere diverse wine experience: la “classica”, della durata di un’ora e mezzo, prevede la visita alla cantina con degustazione di 4 vini; la “special” (2 ore) si impreziosisce con un percorso tra le antiche mura e una degustazione dalle botti per scoprire il Nebbiolo di montagna; la “exclusive” (4 ore) porta il visitatore alla casa colonica Ca’ Guicciardi e fino ai vigneti per una spettacolare degustazione tra i muretti a secco tutelati dall’Unesco, simbolo della viticoltura eroica.
Chiuro – Sondrio - via Ghibellini, 3 – 0342 485211 - www.gruppoitalianovini.it/index.cfm/it/brand/nino-negri
Cantina Produttori Cormòns – Friuli Venezia Giulia
Cormòns è definita la capitale del vino friulano. Ed è qui che c’è il cuore pulsante della Cantina Produttori Cormòns: oltre 120 viticoltori che sono i “custodi dell’armonia” e di questa terra di confine. I vitigni coltivati – tra cui picolit, malvasia istriana, ribolla gialla – appartengono a dei territori iconici della viticoltura italiana: Collio, Isonzo e Colli Orientali. Per gli enoturisti, il tesoro della cantina si trova nella bottaia dove, oltre al vino, è ospitata una vera e propria galleria d’arte sui generis. A partire dai primi anni Ottanta, infatti, nella Cantina furono chiamati a decorare le botti di rovere di Slavonia una ventina tra i più importanti artisti della seconda metà del Novecento: da Zancanaro a Celiberti, da Ciussi a Ceschia, da Spessot a Benedetti, Crico, Fornarelli, Ornella, Menon e tanti altri. Oltre alla bottaia è possibile visitare anche gli impianti di vinificazione e maturazione e la cosiddetta Vigna del Mondo, dove sono stati messi a dimora alcune centinaia di vitigni provenienti da ogni Paese. Il percorso si conclude all’Hosteria Cantiniere davanti a dei buoni piatti del territorio. Diverse le formule tra cui scegliere: visita in cantina; visita con degustazione; visita con degustazione e spuntino all’Hostaria Cantiniere; visita con degustazione e pranzo all’Hostaria Cantiniere.
Cormòns - Gorizia - via Vino della Pace 31 - www.cormons.com/visits
Rocca di Castagnoli - Toscana
Le colline del Chianti Classico del territorio di Gaiole sono il luogo ideale per vivere alcuni giorni immersi in un’atmosfera medioevale in compagnia del buon vino. Rocca di Castagnoli è tra le tenute più antiche del Chiantishire e vanta una millenaria Rocca (XI secolo) oggi adibita ad agriturismo, con 8 appartamenti, 6 camere e un’originale piscina a forma di brocca, con vista panoramica. Il borgo è stato finemente ristrutturato nel 1985 dalla famiglia Calì, attuali proprietari che dal 1981 gestiscono 91 ettari vitati, a prevalenza Sangiovese, riscoprendo anche antichi varietali autoctoni (Colorino, Canaiolo, Pugnitello e Abrostine). Numerose le attività proposte: il cicloturismo, con la possibilità di ricalcare il mitico percorso dell’Eroica oppure di percorrere i sentieri tracciati tra i boschi; i corsi di cucina (in inglese e italiano); i tour guidati con operatori specializzati tra città e borghi toscani (Firenze, Cortona, San Gimignano, Monteriggioni). Da non perdere, la visita alle storiche cantine di invecchiamento e alla vinsantaia, con degustazione guidata dei vini (tra cui Molino delle Balze, Chianti classico annata, Stielle Gran selezione). Chi non è ospite può scegliere online tra 4 degustazioni e wine tour (da 10 a 25 euro), accompagnate sempre da Olio evo bio Dop Chianti Classico.
Gaiole in Chianti – Siena - Loc. Castagnoli - 0577 731 050 - www.roccadicastagnoli.com/it/wine-tour
Feudi di San Gregorio - Campania
Da 30 anni, Feudi di San Gregorio valorizza gli autoctoni della tradizione campana. Nel cuore dell’Irpinia, si trovano i suoi 300 ettari vitati, articolati in oltre 800 particelle, studiate singolarmente per valorizzare la bio-diversità del territorio. Ogni anno oltre 30mila appassionati visitano l’azienda che la famiglia Capaldo ha fortemente orientato all’enoturismo: ci si muove tra percorsi d’acqua, le piante (il roseto e i giardini pensili con le erbe aromatiche), la sala degustazione sospesa, un anfiteatro, la cantina storica, la scenografica barricaia col tunnel che sbuca in mezzo al vigneto e la lobby ai piani superiori che ospita una galleria d’arte permanente. Enoteca e ristorante completano un quadro a 360 gradi. Per chi vuole vivere un’esperienza totalizzante è possibile pernottare nella country house (5 camere) recentemente inaugurata accanto all’azienda, ma anche scegliere la formula Pic-nic. I tre vini iconici (Greco, Fiano e Aglianico) sono su richiesta abbinati ai formaggi irpini dell’azienda Camasciando. Infine, in estate, ogni domenica Feudi ospita una rassegna di film di Steven Spielberg – la winevisionarynight - in auditorium o in bottaia.
Sorbo Serpico - Avellino - Località Cerza Grossa - 0825 986675 - www.feudi.it/prenota-una-visita
Produttori di Manduria - Puglia
Memoria storica del mondo enoico pugliese, la cantina cooperativa oggi mette insieme 400 soci, 400 famiglie e 400 storie di duro lavoro e passione per la terra e per un vitigno che da sempre ha segnato le sorti di questo lembo di terra. Sono loro i ‘Maestri in Primitivo’ che - da quasi un secolo - animano l’azienda, tramandano il sapere ed il saper fare ai più giovani, attraverso una metaforica staffetta intergenerazionale, che va dai 19 anni del socio più giovane ai quasi 100 del più anziano. Alla base delle scelte della cantina ci sono il rigoroso rispetto del disciplinare di produzione della Doc abbinato a quello dell’ambiente, che nel 2018 l’ha portata ad essere tra le prime nove aziende italiane a ricevere la certificazione Equalitas (lo standard che attesta il livello sostenibile dalla cantina alla bottiglia, passando per il territorio) e a ricevere il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile 2020 del Gambero Rosso.
L’attenzione che la cantina porta avanti per la promozione del territorio è espressa anche nella creazione, con il proprio marchio - Primitivo Wine Tour® - di itinerari per enoturisti e camperisti (in cantina vi è anche un Palina RePower per la ricarica delle auto elettriche e vi sono parcheggi sosta al coperto per i camper, dotati di presa elettrica ed acqua free). Ad accogliere i circa 10mila winelover che ogni anno arrivano da tutto il mondo vi è Anna Gennari, hospitality manager, affiancata da sommelier, tutte donne, che con professionalità ed eleganza propongono degustazioni guidate in 4 lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) del Primitivo di Manduria Dop e Docg di produzione, accompagnati dai sapori della tradizione gastronomica contadina locale (cranu stumpatu, orecchiette al sugo con polpette, dolcetti in pasta di mandorla, cupeta, etc) per lasciare, a chi è curioso, qualcosa di più di un sapore: la memoria di un incontro.
Manduria – Taranto - via Fabio Massimo, 19 – 099 9735332 - www.produttorivinimanduria.it/visite-in-cantina - www.museodelprimitivo.it
Cantine Florio - Sicilia
Costruite in pietra di tufo da Vincenzo Florio nel 1833 e attualmente di proprietà della famiglia Reina, le Cantine Florio di Marsala accolgono il visitatore all’interno di ambienti dove si mescolano storia, architettura, modernità e design. Un nuovo modo di concepire gli spazi della Cantina che non è più solo il luogo in cui vengono prodotti vini unici al mondo come i Marsala Doc, i passiti e i liquorosi Florio, ma che si apre al visitatore per eventi, mostre e degustazioni. Un legame forte con la natura e il territorio di Marsala che si respira nel rigoglioso giardino mediterraneo all’interno del baglio, nella suggestiva terrazza affacciata sul mare e nel silenzio delle antiche bottaie. Tanti i percorsi a disposizione dei wine lover: dal Tour con spillatura “live” di una Riserva di marsala semisecco direttamente dal caratello da 300 in rovere di Slavonia, alla speciale Verticale di Riserve Aegusa (Marsala semisecco in 3 annate,1989, 1994 e 2001), passando per il Tour Marsala Gourmet, che presenta tre tipologie di Marsala, vergine, semisecco e dolce, in abbinamento a tipicità del territorio. O ancora il Tour Florio Selection che oltre a due Marsala Riserva a confronto, Baglio Florio e Donna Franca, conduce alla scoperta dello Zibibbo Morsi di Luce e del Passito di Pantelleria. E poi, per chi desidera vivere la magia del mare e della natura Florio propone una degustazione sulla suggestiva Terrazza Florio. Ma non solo. Abbracciando la filosofia dello Slow Travel, Florio ha pensato anche a dei tour fuori dalla cantina per rafforzare i legami con il territorio e scoprire due meraviglie naturali: il Tour la via del tufo e il Tour la via del sale.
Marsala – Trapani - via Vincenzo Florio 1 - 0923 781305/317 - www.duca.it
Cantina di Santadi - Sardegna
Nella Sardegna sud occidentale, in particolare nel Sulcis, non distante dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino, si trova la Cantina di Santadi. Nata nel 1960, l’azienda ha lavorato alla valorizzazione del vitigno principe del territorio, il Carignano, assieme ad altre uve tradizionali della Sardegna come Vermentino, Nuragus e Nasco. La cantina, che gestisce 650 ettari, è una tappa obbligata per conoscere a fondo la storia della viticoltura sarda. In questo territorio, sopravvivono e sono ancora produttivi molti ettari di antiche viti ad alberello, a piede franco, del periodo pre fillossera. Per gli enoturisti, durante tutto l’anno (da lunedì a sabato), la cantina offre la possibilità di effettuare delle visite guidate della durata di un’ora circa, in lingua inglese e in italiano. Accompagnati dalle esperte guide locali, è possibile percorrere le varie tappe del processo di vinificazione, compresa una sosta all’interno della spettacolare barricaia. La cantina organizza anche degustazioni di vino accompagnate dai prodotti tipici sardi (selezione di formaggi, olive in salamoia, pane carasau, salsiccia sarda), per un minimo di 10 persone, con prezzi che vanno da 5 a 20 euro.
Santadi - Sud Sardegna - via Giacomo Tachis, 14 – 0781 950127 - www.cantinadisantadi.it
Articolo uscito nel Settimanale Tre Bicchieri del 6 agosto 2020