Il Collio รจ uno spicchio dโItalia allโestremo confine nord-orientale, da sempre vocato alla viticoltura. Il clima รจ dolce e temperato, grazie alle brezze del vicino mare Adriatico e alla presenza delle Alpi Giulie, che fanno da barriera naturale ai venti freddi del nord. Le vigne sono coltivate su dolci e morbidi rilievi collinari, compresi tra i 100 e i 350 metri dโaltitudine. Le belle esposizioni e le escursioni termiche tra il giorno e la notte, favoriscono una perfetta maturazione di uve con aromi intensi. Ma la vera ricchezza del Collio รจ nel sottosuolo, nella famosa โponcaโ. I terreni sono caratterizzati dalla presenza di flysch formato da profonde stratificazioni sedimentarie di arenarie e marne dโantica origine eocenica, generate dal sollevamento di fondali marini. Suoli drenanti e friabili, ricchi di minerali, che conferiscono ai vini profili di grande finezza espressiva e note piacevolmente sapide.
Il futuro della denominazione
Lโarea del Collio si estende su una superficie di circa 1500 ettari vitati, allโinterno di otto comuni della provincia goriziana: Capriva del Friuli, Cormรฒns, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino. Proprio in occasione di Enjoy Collio, il Consorzio ha presentato il progetto di riposizionamento della denominazione con il passaggio alla Docg. Un cambiamento che servirร anche da stimolo per elevare il livello della produzione verso lโeccellenza assoluta.
โIl riconoscimento ci renderebbe ovviamente molto orgogliosi - afferma Robert Princic, Presidente del Consorzio di Tutela - e credo di parlare a nome di tutto il Collio quando affermo che questo traguardo sarebbe una vittoria per tutto il territorio, la possibilitร di legare a doppio filo la terra e i vini a cui dร vitaโ.
Per valorizzare ulteriormente il territorio del Collio รจ stata anche presentata a Bruxelles la candidatura ufficiale del Collio-Brda per entrare nella Tentavive List del Patrimonio Mondiale dellโUmanitร Unesco.
Da Doc a Docg. Cosa cambia?
Il passaggio alla Docg fa parte di un naturale percorso di valorizzazione e rafforzamento dellโimmagine del Collio. Il nuovo disciplinare sarร caratterizzato dallโintroduzione di un vino simbolo del territorio: il Collio Gran Selezione Docg. Una nuova etichetta che vuole rappresentare la massima espressione qualitativa del Collio. Per questo motivo si punterร sulle varietร tipiche: friulano, ribolla gialla e malvasia. Il nuovo disciplinare, ancora in fase dโapprovazione, prevede per il Collio Gran Selezione una base ampelografica con la presenza di friulano dal 40% al 70%, integrato da un massimo di ribolla gialla del 30% e da un massimo di malvasia del 30%. Le rese per ettaro saranno ridotte a 90 quintali rispetto ai 110 attuali. Il tempo minimo dโaffinamento sui lieviti sarร fissato in sei mesi, con possibilitร dโutilizzo di tonneaux e botti di capienza superiore ai 500 litri. Il vino potrร essere messo in vendita solo dopo un lungo periodo dโaffinamento, che potrebbe essere compreso tra i 24 e i 36 mesi. Oltre allโindicazione Collio Gran Selezione, in etichetta sarร possibile aggiungere la menzione del comune di provenienza delle uve. Un modo per distinguere e valorizzare le caratteristiche peculiari di singole aree e per cominciare un percorso, che in futuro potrebbe portare a una vera e propria zonazione e allโintroduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive.
Altra novitร riguarda il Pinot Grigio. ร chiara al Consorzio la necessitร di distinguersi e differenziarsi da unโofferta sempre piรน ampia e non sempre dโalta qualitร proveniente da altri territori. Nasce da queste considerazioni lโidea di proporre una nuova denominazione: Pinot Grigio Superiore Docg. Il vino sarร prodotto con rese inferiori ai 90 quintali per ettaro e dovrร essere sottoposto a un periodo dโaffinamento piรน lungo prima della messa in commercio.
Accanto a queste due nuove tipologie di punta, passeranno in Docg il Collio Bianco con un disciplinare che in linea di massima ricalcherร quello dellโattuale Doc e le versioni Collio Docg con menzione del vitigno, cosรฌ come attualmente sono previste nella Doc. Anche se forse varrebbe la pena valutare la possibilitร di escludere dal disciplinare alcune varietร giร oggi presenti in misura marginale nel vigneto del Collio come mรผller-thurgau, riesling italico, riesling e gewรผrztraminer, per puntare solo sui vitigni piรน rappresentativi.
Il Collio, un vino di territorio
Il Collio Bianco รจ il vino che meglio rappresenta la storia di questa terra friulana. Vera sintesi della tradizione del territorio. Nasce da un blend di uve che in passato erano spesso coltivate allโinterno di uno stesso vigneto. Il risultato รจ un vino armonioso, in cui le diverse varietร , con caratteristiche complementari, trovano il giusto punto di equilibrio espressivo nel segno dellโeleganza. Oggi la base ampelografica รจ cosรฌ ampia ed elastica da lasciare molto spazio allโinterpretazione personale di ogni singolo produttore. Spesso ci si trova di fronte a vini molto diversi tra di loro per carattere e profilo aromatico. Ciรฒ che invece li unisce รจ il terroir, che regala ai vini complessitร , finezza, sapiditร e longevitร .
Le degustazioni
Per quanto riguarda le degustazioni, la presenza di vini di diversi millesimi non ha certo favorito le valutazioni. A fronte di molti vini del 2016 e 2015, non sono mancati campioni del 2014, 2013, 2011, 2010 e 2009. Tuttavia i vini delle due ultime annate, caratterizzate da un clima piuttosto caldo, hanno messo in luce profili ricchi, che si distendono in ampiezza e pienezza gustativa, ma che mancano un poโ di una spinta verticale, capace di dare vibrante dinamismo al sorso. In particolare il Pinot Grigio sembra aver sofferto di piรน il clima, con vini piuttosto piatti, forse anche frutto di un periodo dโaffinamento insufficiente. Stesso discorso vale per il Pinot Bianco. Molte etichette di Friulano sono state sicuramente penalizzate dallโimbottigliamento recente. Alcuni vini hanno denotato bouquet aromaticamente acerbi, con prevalenza di note giovanili ancora su toni agrumati, lontani dalla tipicitร matura della varietร . Come ha messo in luce la bella degustazione di annate Vintage tenutasi allโinterno del programma della manifestazione, i vini del Collio non solo possiedono un grande potenziale dโinvecchiamento, ma raggiungono la maturitร espressiva dopo qualche anno dโaffinamento. Il nuovo disciplinare Docg si muove correttamente in questa direzione, in modo da valorizzare al meglio le qualitร espressive del territorio. Durante le giornate di degustazione non sono mancate etichette interessanti. Ecco una selezione dei nostri migliori assaggi:
Collio Bianco Doc
Collio Bianco Klin 2011 Primosic
Collio Bianco Riserva del Castello 2010 Castello di Spessa
Collio Bianco Cuvรจe Leopold 2014 Fiegl
Collio Bianco Molamatta 2014 Marco Felluga
Collio Bianco Agnul 2013 Pascolo
Collio Malvasia Doc
Collio Malvasia Miklus 2014 Draga
Collio Malvasia Pรจtris 2016 Fiegl
Collio Malvasia 2016 Venica & Venica
Collio Malvasia 2016 Terre del Faet
Collio Ribolla Gialla Doc
Collio Ribolla Gialla 2009 Primosic
Collio Ribolla Gialla 2016 La Rajade
Collio Ribolla Gialla 2016 Borgo Conventi
Collio Ribolla Gialla 2015 Tenuta Stella
Collio Friulano Doc
Collio Friulano Manditocai 2015 Livon
Collio Friulano 2015 Carlo di Pradis
Collio Friulano 2016 Ronco Blanchis
Collio Friulano 2016 Colle Duga
Collio Friulano 2016 Zorzon
Collio Sauvignon Doc
Collio Sauvignon Russiz Superiore Riserva 2012
Collio Sauvignon 2015 Ronco Blanchis
Collio Sauvignon Vigneto Gmajne 2015 Primosic
Collio Sauvignon Cicinis 2015 Attems
Collio Sauvignon 2015 Komjanc
Appuntamento allโanno prossimo, sperando in un rapido iter dโapprovazione per il disciplinare Collio Docg.
a cura di Alessio Turazza