oriale fondata da Zeffirino Faina, Senatore della Repubblica e imprenditore agricolo che, per primo, introdusse in Umbria la viticoltura specializzata. La proprietà, guidata oggi dalla moglie Angelica Faina, comprende la cantina Conti Faina, un’estensione di 450 ettari tra vigneti, oliveti, boschi, seminativi e noceti, l’agriturismo ricavato dall’abbazia benedettina Sancta Maria di Colle Catonis e il vivaio che, ogni anno, produce oltre 100.000 piante di olivo venduto in tutto il mondo.
Stefano Sanesi ha alle spalle una lunga esperienza tecnica maturata nel campo olivicolo e vitivinicolo "Sebbene il nuovo ruolo mi porterà a seguire anche l’aspetto commerciale – spiega Sanesi- la produzione è per me anche una passione e continuerò ad occuparmene". Il suo impegno sarà quello di rendere il Castello di Collelungo, sede della cantina, un punto di riferimento per il territorio umbro grazie alla produzione vinicola e all’attività sperimentale, ereditata da Zeffirino.
In questo senso il progetto più ambizioso è il Pinot Nero 1883 vino elegante ottenuto dalla varietà di uva alla base dei grandi vini di Borgogna eppure quasi sconosciuta in Umbria.
"Il Pinot Nero è una sfida entusiasmante, che ben presto ha appassionato anche il nostro enologo, Maurilio Chioccia – continua Sanesi -. Si tratta di un vitigno difficile ma che sa dare grandi emozioni quando trova l’habitat giusto. Noi pensiamo che il Pinot Nero 1883 possa rappresentare una delle risposte alla crisi della viticoltura umbra, che in questi anni ha puntato esclusivamente su varietà come il Sagrantino o il Grechetto".
L’azienda si pone l’obiettivo di divenire anche un importante polo culturale attraverso l’organizzazione nelle gallerie del Castello di Collelungo di iniziative ed eventi culturali. I Conti Faina, infatti, hanno un forte legame con l’arte. La madre di Angelica è l’artista anna Rosa Faina Gavazzi, autrice tra le altre, dell’opera "Expédition nocturne n° 1", esposta alle spalle di Philippe Daverio nella trasmissione Passepartout su Rai 3.
L’obiettivo di Stefano Sanesi e Angelica Faina è quello di rilanciare a 360° le attività produttive dell’azienda, investendo nel suo sviluppo, ma anche in attività culturali che facciano della cantina un punto di riferimento importante per turisti e appassionati di vino.
La Cantina Conti Faina
Nei secoli scorsi, l’azienda dei Conti Faina ha ricoperto un ruolo fondamentale nello sviluppo della viticoltura Umbra. Fu Zeffirino Faina (1826- 1917), infatti, il primo ad introdurre nella regione il concetto di vitigno specializzato, grazie all’esperienza maturata in Francia e alla conoscenza del modello toscano, trasmessagli dal barone Bettino Ricasoli, caro amico. Oggi, dopo centinaia di anni, le attività dell’azienda, che si estende su ben 415 ettari, sono molteplici e complesse. La cantina è stata ricavata dallo scavo della roccia sottostante il Castello di Collelungo (XIII secolo). Situata all’interno di un borgo medievale dotato di un fascino antico, presenta lunghi sotterranei in cui avviene l’affinamento dei vini. Queste gallerie creano un vero e proprio percorso tra archi e tunnel che si narra fungessero da passaggio segreto della "bella Imperia", personaggio leggendario del Medioevo. Accanto al vino spiccano la produzione di olio, coltivazioni di grano tenero, grano duro, orzo, girasole e di legumi. La proprietà dei Conti Faina si distingue anche per il vivaio, specializzato nella produzione di piante di olivo, e un agriturismo, nato dal restauro di un’abbazia benedettina del XI secolo e composto da cinque camere e cinque appartamenti, dotati di ogni comfort.
17/01/2012