Il Veneto รจ terra dei grandi rossi della Valpolicella, dei famosi bianchi di Soave, di eccellenze come lโAmarone e il Recioto, ma ha anche un volto effervescente molto particolare, che vale la pena di scoprire. Lโarea della Lessinia รจ la zona di produzione del Durello, uno spumante che sta vivendo un periodo di notorietร grazie a unโindiscutibile riconoscibilitร territoriale e a unโeccellente qualitร . I festeggiamenti per i 30 anni del Durello Doc hanno offerto lโoccasione per fare il punto sulle etichette piรน interessanti di questo Metodo Classico. Dal 17 al 19 novembre, Verona ha ospitato Durello and Friends 2017,una degustazione di un centinaio spumanti Durello prodotti dalle 30 aziende della denominazione.
Territorio, personalitร e carattere
Lo Spumante Durello nasce nel territorio dei Colli Lessini, unโarea collinare che si estende nella regione prealpina a nord di Verona e Vicenza. Da un punto di vista geologico รจ unโarea molto interessante, caratterizzata in parte da terreni basaltici dโorigine vulcanica e in parte da rocce calcaree, frutto dellโemersione di antichi fondali marini. Ne รจ testimonianza Bolca, uno dei giacimenti piรน famosi al mondo per la ricchezza e il perfetto stato di conservazione di fossili di piante e pesci che risalgono allโEocene, circa 50 milioni dโanni fa. Il vitigno piรน coltivato e vero simbolo del territorio, รจ la durella. Una varietร autoctona a bacca bianca piuttosto vigorosa e produttiva, che dona uve con unโaciditร elevata anche al raggiungimento del massimo grado di maturazione. Proprio per questa particolaritร รจ una varietร molto adatta allโelaborazione di basi spumante per il Metodo Classico. La denominazione puรฒ contare su due fattori di grande valore: un territorio molto vocato per la viticoltura e un vitigno autoctono dai caratteri espressivi unici e riconoscibili.
Durello, una questione dโidentitร
Le vigne di durella si estendono complessivamente su una superficie di 480 ettari, per una produzione annua di circa 1.000.000 di bottiglie. Considerando che lโarea vitata rappresenta solo una parte del territorio collinare, le possibilitร di crescita in termini di volume sono notevoli. Tuttavia esiste un problema dโidentitร che va al piรน presto affrontato e risolto. La produzione di Spumante Durello si divide in 60% Metodo Martinotti e in 40% Metodo Classico. Un doppio binario che assume il volto di una pericolosa schizofrenia. Un bipolarismo che mina lโidentitร della denominazione, rischiando di sminuire e disperderne il potenziale. Non esistono, infatti, Denominazioni spumantistiche importanti che prevedano la compresenza di Metodo Martinotti e Metodo Classico. Franciacorta, Trento DOC, Oltrepรฒ Pavese Metodo Classico, Alta Langa, hanno fatto scelte chiare proprio per non creare confusione tra due metodi cosรฌ radicalmente diversi.
Il futuro รจ Metodo Classico
Il Durello dunque, a 30 anni dalla creazione della denominazione, deve decidere cosa vuole fare da grande. Se credere nelle proprie potenzialitร e sedersi al tavolo del Metodo Classico puntando sullโeccellenza oppure rincorrere lโeffimero profitto. Per le caratteristiche dellโuva e la qualitร delle etichette degustate, la scelta sembrerebbe scontata: Metodo Classico. Basterebbe introdurre qualche piccolo cambiamento al disciplinare: modificare la base ampelografica in 100% durella, mentre oggi รจ possibile utilizzare fino a un 15%di garganega, pinot bianco, chardonnay o pinot nero. Riservare la denominazione Durello solo alla produzione di Metodo Classico con affinamento minimo di 36 mesi e limitando la menzione Riserva solo agli Spumanti con affinamento superiore ai 60 mesi. Questa scelta restrittiva potrebbe comunque consentire di continuare a produrre lo spumante con Metodo Martinotti allโinterno della denominazione Monti Lessini Doc.
La degustazione: i 36 mesi
La degustazione ha messo in luce tutte le potenzialitร dellโuva durella. Partiamo dalle etichette con lโaffinamento minimo previsto dal disciplinare: 36 mesi. Un periodo che in molte denominazioni corrisponde giร a un Millesimato, ma che รจ il minimo indispensabile per donare un poโ dโarmonia alla durella, smorzandone gli spigoli piรน vivaci. In generale si tratta di spumanti abbastanza semplici, che assecondano soprattutto la lineare freschezza del vitigno. Sono ideali da gustare al momento dellโaperitivo o da abbinare ad antipasti o a piatti di mare delicati.
Il Durello Brut 2013 di Tonello รจ perfetto per chi cerca uno spumante essenziale, dal profilo rigoroso e tipicamente varietale, con aciditร citrina ancora tagliente. Si muove su note fresche e agrumate anche lโetichetta Durello Brut Settecento33 di Cantina di Soave, con un attacco al palato meno aggressivo e un carattere un poโ piรน morbido e accogliente. Il Durello Brut 2013 di Casarotto si apre su note di fiori bianchi e sentori iodati, per distendersi in bocca con bella purezza espressiva su aromi di frutta bianca, nuances biscottate e chiusura piacevolmente acida. Elegante e intenso il bouquet del Durello Brut 2013 di Franchetto, al naso spiccano le note floreali, dโagrumi, di frutta bianca e crosta di pane e il sorso รจ teso e vibrante di buona lunghezza e persistenza. Altra etichetta molto interessante รจ il Durello Extra-Brut 2013 di Casa Cecchin. Il profilo olfattivo regala raffinate note agrumate ed eleganti nuances grillรฉ; il sorso รจ sapido e fresco con buona complessitร aromatica. Di austera finezza il Durello Pas Dosรฉ 2012 di Fongaro, che al naso esprime profumi di zagara, frutta fresca, leggeri sentori di crosta di pane e tostatura, la bocca รจ essenziale, con attacco vivace e fresco, ben bilanciato da delicate note fruttate. Particolare la versione proposta da Masari. Il Durello Pas Dosรฉ Leon colpisce per la maturitร intensa del frutto, che vira giร su aromi succosi di polpa gialla; la bocca รจ armoniosa, con cenni evoluti di frutta tropicale, crema pasticcera e miele, ma sempre sostenuta da una viva tensione acida.
La degustazione: i 60 mesi
Quando lโaffinamento sui lieviti supera i 60 mesi il Durello Metodo Classico raggiunge la sua piena maturitร . Gli spumanti cominciano a esprimere interessanti evoluzioni aromatiche verso una maggiore complessitร , con sentori tostati, note di frutta secca, frutta candita e aromi tropicali. Sono bottiglie da abbinare a un menรน di pesce anche importante o a carni bianche delicate.
Il Durello Extra-Brut 2010 di Gianni Tessari, giร dal colore dorato annuncia un bouquet maturo, con sentori di pan brioche, frutta gialla e miele dโacacia; il sorso ha un attacco fresco e armonioso con buona complessitร e ricordi di leggera tostatura. Il Durello Dosaggio Zero 2010 di Corte Moschina al naso esprime profumi di fiori bianchi, agrumi, ananas e crosta di pane; il sorso รจ piacevolmente sapido e nitido con aromi fruttati, sfumature di miele e mandorla, attraversati da intatta aciditร . Fresco e raffinato il Durello Brut 2011 di Franchetto, che si distingue per il bouquet elegante caratterizzato da sentori iodati, aromi di frutta secca e nuances di pasticceria; lโattacco in bocca รจ sulle note della frutta matura, mandorla tostata e scorza dโagrumi, ben bilanciato da sapiditร e decisa freschezza.
La degustazione: dagli 80 ai 120 mesi
Chiudiamo con quattro bottiglie di particolare prestigio, che trascorrono un periodo dโaffinamento sui lieviti che varia dagli 80 ai 120 mesi. Il Durello Pas Dosรฉ 2009 di Casa Cecchin (80 mesi) esprime profumi intensi ed eleganti con note di zagara, scorza dโagrumi e ricordi grillรฉ; la bocca รจ cremosa, sapida e complessa, con frutta matura, miele e ritorni di sensazioni tostate. Profondo e raffinato il Durello Pas Dosรฉ 2009 di Fongaro (80 mesi), con naso evoluto che ricorda note iodate, di frutta gialla matura, pasticceria e morbide spezie; ha bocca avvolgente con aromi che spaziano dai cenni esotici, al miele dโagrumi, alla frutta secca; il finale รจ di piacevole freschezza, con un ritorno a sfumature speziate. Il Durello Brut 2009 di Montecrocetta (84 mesi) seduce per la suadente ricchezza espressiva: si apre su profumi di soffice crosta di pane, crema pasticcera e miele dโarancio; la bocca รจ ricca e sensuale, con aromi di frutta candita, mandorla tostata, cenni tropicali e allungo profondo su un finale di freschezza agrumata. Il Durello Extra-Brut 2006 Gianni Tessari si affina per ben dieci anni sui lieviti, il risultato รจ un Metodo Classico dal quadro aromatico fine e complesso, con sentori tostati, di frutta candita e morbide nuances di pasticceria, la bocca รจ armoniosa, avvolgente e profonda, con aromi di frutta esotica matura, scorza dโagrumi e miele; il finale si distende con bella lunghezza su note piacevolmente sapide.
a cura di Alessio Turazza
foto in copertina Corte Moschina