La città di São Lourenco do Bairro, domenica 10 settembre, è stata letteralmente sommersa da vino rosso. Il Motivo? La rottura delle cisterne di proprietà della distilleria Levira.
Fiumi di vino
Si stima che più di due milioni di litri di vino rosso, abbastanza da riempire una piscina olimpionica, abbiano inondato la città a Nord-Ovest del Portogallo, davanti agli occhi increduli delle persone. I video su Youtube e sui Social mostrano le immagini del disastro avvenuto domenica 10 settembre, causato dalla rottura delle cisterne della distilleria Levira. L’azienda si è assunta subito la responsabilità dell’accaduto e si è messa a disposizione della città per le operazioni di pulizia e risarcimento. Diversi sono stati i danni riportati per via di questo fiume di vino, ma a quanto scrive l’azienda sulla sua pagina Facebook “non ci sono stati feriti”.
La risposta dell’azienda
La distilleria Levira ha condiviso sui social le scuse ufficiali per quanto accaduto e l’intento di risarcire i danni subiti dalle persone coinvolte.
“Cari vicini,
siamo profondamente dispiaciuti per l'incidente avvenuto questa mattina, che ha comportato lo scoppio di 2 cisterne di vino DOC idoneo al consumo, a causa della misura straordinaria di sostegno del governo ai produttori e alle cantine della Distillazione di Crisi 2023, motivata dall'eccesso di vino nel Paese” si legge sulla pagina facebook ufficiale”.
“Ci assumiamo la piena responsabilità dei costi legati alla pulizia e alla riparazione dei danni, avendo squadre disponibili a farlo immediatamente. Ci impegniamo a risolvere la situazione il prima possibile”. L’azienda ha quindi invitato i cittadini a registrare gli eventuali danni subiti e contattarla.
Un secondo disastro scongiurato
Immediato e cruciale è stato l’intervento dei vigili del fuoco della città di Anadia che, secondo quanto riportato dai media locali, sono riusciti a drenare il liquido e a trasportarlo in un impianto di trattamento delle acque reflue locale. Jorge Sampaio, vicepresidente del Consiglio comunale di Anadia, ha affermato al Jornal de Notícias che "la maggiore preoccupazione era che il vino finisse nel fiume Cértima e causasse un disastro ambientale".