L’Associazione nazionale Donne del Vino e la Polizia di Stato si uniscono per il contrasto alla violenza di genere. A Roma, il 23 gennaio, è stato siglato il Protocollo d’Intesa che promuoverà lo sviluppo del Progetto #TUNONSEISOLA, attraverso iniziative di formazione per incoraggiare le donne vittime di violenza a denunciare. Potranno prendere parte alla campagna di sensibilizzazione sia le 1100 associate dell’Associazione, sia gli amanti del vino.
La violenza di genere: un problema attuale
«Dopo l’assassinio di una nostra socia, la sommelier Donatella Briosi, per mano dell’ex marito» ha detto Daniela Mastroberardino, presidente delle Donne del Vino «nel 2018 abbiamo incrementato le nostre iniziative per sostenere economicamente i centri antiviolenza e portare all’attenzione politica i corsi per il rispetto di genere che insegnano a distinguere fra maleducazione e reati». E aggiunge: «Il settore del vino è quello dove le donne sono più vicine alla parità salariale e di ruoli. Questo non ci mette al riparo dalla violenza, anzi: a settembre abbiamo assistito al femminicidio di Marisa Leo, la seconda socia uccisa in pochi anni. Motivo per cui oggi siamo qui a firmare questo accordo con la Polizia di Stato che ci rende ancora più forti e convinte ad andare avanti».
Le iniziative dell'associazione
Una ferita ancora aperta, ma che ha dato vita alla “Marisa Leo onlus” e l’istituzione di borse di studio annuali rivolte ai figli delle vittime di violenza. La stessa persona che ha creduto moltissimo nel format “DxD: calici di vita” lanciato a febbraio 2023. Un roadshow itinerante di wine lunch solidali in Sicilia creati dall’unione tra la delegazione siciliana e chef “illuminati” per dare supporto ad associazioni e centri antiviolenza. «Queste iniziative ed idee oggi hanno ancora più valore grazie alla firma del protocollo di intesa con la Polizia di Stato, che ci sarà accanto dando maggiore forza, credibilità a concretezza alle nostre azioni», ha detto Roberta Urso, delegata delle Donne del Vino di Sicilia.