Il marketing è ovunque. Sofisticato, sottile, persuasivo. Riesce a convincere all'acquisto praticamente di ogni prodotto: non fanno eccezioni cibi, vini, distillati. Esiste però qualcosa di molto più efficace del marketing: il passaparola. Tanto più quando proviene da persone stimate e competenti Accade così che ci troviamo a parlare di Gaja, ma non dei suoi vini, che pure hanno scritto la storia dell’enologia italiana e mondiale. Parliamo di due prodotti che l’azienda ha scelto di distribuire in Italia:Vermouth Mancino e Konik's Tail Vodka. Non si tratta semplicemente di due alcolici di qualità elevatissima, bensì di una vodka e tre vermouth davvero unici, nel gusto e nella storia che hanno alle spalle. La fiducia nei confronti della realtà Gaja ci ha convinti, ancor prima dell’assaggio, della bontà dell’iniziativa, e abbiamo partecipato all'assaggio con spirito critico ma aperto alla scoperta.
Abbiamo incontrato Gaia e Rossana Gaja da Settembrini, a Roma, per conoscere la storia e i personaggi che sono alle spalle di questi prodotti. Partiamo con Giancarlo Mancino, un personaggio istrionico. Italiano, migrante, sempre alla ricerca di sperimentazioni, nella vita e nel lavoro. Oggi vive a Hong Kong e gestisce una società di consulenze per bar, il suo ambiente. Barman affermato, si è messo in gioco nella produzione perché consapevole di poter ottenere un risultato di altissimo livello con materie prime che conosce bene. I suoi viaggi lo hanno portato in tutto il mondo, ma è in Oriente che ha scoperto decine di spezie oggi utilizzate per le sue tre versioni di vermouth: secco, bianco ambrato e rosso amaranto. Per crearlo, Mancino è tornato alle sue radici, in Italia: l’etichetta raffigura Pignola, il paese in Basilicata dove ha passato la sua infanzia, mentre lo stabilimento di distillazione è in Piemonte, vicino al cuore dell’azienda Gaja. La produzione parte con la fortificazione di un vino prodotto con uve Trebbiano di Romagna - scelto dopo una lunga ricerca - unito con infusi di erbe aromatiche provenienti da India, Thailandia, Vietnam, Inghilterra e naturalmente Italia. La bottiglia, trasparente, limpida, ha un aspetto retrò. Il gusto dei tre vermouth parla da solo: dolce e amaro in perfetto equilibrio, rotondo, corposo e allo stesso tempo delicato, raffinatissimo. L’infusione di erbe aromatiche non essiccate regala una complessità difficilmente riscontrabile in prodotti della stessa categoria.
Pleurat Shabani è il creatore della magnifica Konik's Tail Vodka. Siamo al cospetto di una vodka eccellente, che non avrebbe bisogno d’altro che di sé stessa per essere presentata, insieme al prodotto, però, incontriamo anche l’uomo che c’è dietro, la sua vita, la sua storia di cui racconteremo tra poco, perché prima vorremmo parlare del suo lavoro. La sua vodka viene prodotta vicino alla foresta vergine di Bialowieza, tra Polonia e Bielorussia, dove vive una particolare razza di cavallo (Konik) da cui riprende il nome. Si parla di un alcolico che si stacca nettamente dai sui omologhi: un prodotto da meditazione dove è ben distinguibile la stratificazione di farro, segale e grano utilizzati in distillazione. Profumi sferzanti e un gusto rotondo, pieno, tagliente all’inizio, ma dal finale morbido e avvolgente. Questa è la vodka più amata dai migliori 50 bartender del mondo, secondo una ricerca della testata Drinks Internationals. Al contrario dell'uso comune, non va servita fredda per non inibirne tutte le sfumature, e questa modalità di consumo può rappresentare un nuovo approccio anche qui in Italia, ne siamo certi. Come dicevamo, dietro un prodotto di tale qualità, c’è sempre una persona speciale, in questo caso un uomo mosso da enorme passione e che ha dedicato e dedica impegno incredibile per ottenere un risultato ben preciso. Pleurat Shabani nasce in Croazia, costretto a scappare a causa delle vicissitudini belliche, approda a Londra dove diventa un barman affermato, qui coltiva la sua passione per la vodka. Oggi ha trovato il luogo perfetto per distillarla a Bialystok, in Polonia, e la sua cura maniacale per il dettaglio dà i suoi frutti nel bicchiere. Basti pensare che gli capita di dormire in tenda, nei campi, per capire il momento perfetto per la raccolta. Un prodotto incredibile e un packaging molto coerente: semplice e diretto come lui. Pochi fronzoli all'esterno e tanta qualità all’interno della bottiglia.
Abbiamo voluto raccontare dei prodotti che si distaccano completamente dal livello medio del genere, vi invitiamo a scoprirli e conoscerli, provandone la qualità gustandoli puri, nella loro massima espressività. Una ricchezza che è il riflesso naturale della passione di chi li ha creati.
a cura di Alessio Noè