Ron nei paesi di cultura spagnola, rhum in quelli di lingua francese, rum nell'area di lingua inglese, e Rum anche in Italia. È uno dei distillati più popolari ma di cui si conosce ben poco, a partire dal processo di produzione. La materia prima di partenza è la canna da zucchero, che viene raccolta di norma tra febbraio e luglio. I suoi fusti, pressati e sfibrati, producono un primo succo molto denso, detto vesou, che viene poi fermentato con lieviti spontanei. Dopo questa fase si passa alla distillazione, in genere in alambicchi discontinui. Da questo processo si ottiene il rum agricolo. Questa acquavite, che ha una forte predisposizione per l’invecchiamento, rappresenta solo il 10% dei rum in commercio. La maggior parte dei rum in circolazione, in realtà, viene ottenuta da un sottoprodotto della lavorazione della canna da zucchero, la melassa, poi fermentata con l’aggiunta di acqua e lieviti selezionati. In questo caso si ottiene il cosiddetto rum industriale, anche questo caratterizzato da una buona capacità di invecchiamento.
Esistono differenze da paese a paese per quanto riguarda la distillazione ma ovunque l'affinamento è realizzato in botti di rovere, indispensabili per dare le caratteristiche impronte gustative al prodotto finito. La zona più rinomata per la produzione di rum è l’area del mare dei Caraibi: Cuba che produce ron piuttosto leggeri, la Giamaica con prodotti carichi di sapore, le Barbados con distillati dai profumi più intensi e complessi.
In occasione dello Show Rum Festival, tenutosi a Roma il 19 e 20 ottobre 2013, abbiamo effettuato un viaggio nel mondo dei rum guidati dal master blender Alessandro Pugi, selezionatore di distillati della Pellegrini Spa, grande azienda importatrice italiana nata nel 1988.
Cominciamo la degustazione con un Rum Barbajos del 2004, invecchiato 9 anni in barili di sherry. Siamo sulle isole Barbados dove il kill devil (nomignolo dato al rum dagli inglesi nel 1650), viene prodotto nella distilleria più moderna dei Caraibi, la West Indies Distillery. Prodotto da melassa, è il più dolce tra i rum Barbajos. Le caratteristiche sono il colore giallo scuro e, all'assaggio, le note di cioccolato bianco e zucchero grezzo. In bocca la sua dolcezza non è stucchevole, anzi sorprende per il carattere vivace dato da note fresche di agrumi che si ritrovano al palato. Un rum adatto a ogni situazione, ideale per chi si muove i primi passi nel mondo del rum, per un primo approccio gustativo molto delicato.
Il Guardabarranco 2002 è un distillato che prende il suo nome dall’uccello nazionale del Nicaragua dai colori vivaci e variopinti che, rappresentato sull’etichetta della bottiglia, sorveglia l’evaporazione dello spirito degli angeli. Prodotto dalla Compania Licorera de Nicaragua, come il precedente è ottenuto dalla lavorazione della melassa, poi invecchiato in botti di bourbon. È estremamente fine ed elegante al naso con sentori dolci e leggermente burrosi, in particolare si percepiscono profumi di panna e marzapane. In bocca si apre regalando sapori fruttati e affumicati che ricordano la tostatura e il legno. Molto equilibrato, ideale come aperitivo.
Sbarchiamo poi a Panama e in particolare nella distilleria Varela Hermanos assaporando il Panama Ron 2000. Ha caratteristiche simili al precedente, ma i profumi più profondi, come i forti sentori di nocciola e cioccolato, conferiscono a questo ron una bevuta più intensa e impegnativa. Materia prima nobile come il succo di canna e l’invecchiamento in barili di sherry con metodo solera danno un gusto pieno, raffinato e ricco dal finale prolungato. Solo 682 bottiglie per questo distillato dolce, ma mai stucchevole.
Terminiamo la degustazione con il Barangài Rum, una bottiglia rara della distilleria Caroni, un'azienda chiusa nel 2003 la cui storia comincia nel 1918 a Trinidad su territori di una vecchia piantagione di canna da zucchero. Questa bottiglia fa parte dell’ultimo imbottigliamento dei barili di sherry in cui è stato invecchiato. Il Barangài Rum 1997 è un rum industriale austero, lungo e dallo stile asciutto. Note dolci di cioccolato scuro e frutta candita dominano il bagaglio aromatico di questo rum incredibilmente fresco, pulito, potente. Da sorseggiare in compagnia di un importante sigaro cubano. Connubio eccezionale.
a cura di Stefania Annese