rt -0,2%, superficie vitata -0,2%; si salvano solo i consumi, in lenta ripresa (+0,6% a 245,2 milioni di ettolitri), ma siamo lontani dai livelli del 2007, quando si sfiorรฒ la quota di 255 milioni di ettolitri. โNonostante tutto, il giudizio รจ complessivamente positivo perchรฉ ci sono segni di miglioramentoโ ha detto Castellucci, sottolineando come questo scenario sia stato influenzato dalle forti debolezze del mercato europeo e dal calo produttivo che ha caratterizzato l'annata 2012 soprattutto nel vecchio continente.
Nel dettaglio, la produzione mondiale di vino per il 2012 รจ stimata a 250,9 milioni di ettolitri: โUn livello che possiamo definire come molto deboleโ, ha spiegato Castellucci, con l'Europa che perde il 10% a 141,3 milioni di ettolitri, trascinata dal -16,8% registrato dalla Francia, dal -11,2% della Spagna, dal -6,3% dell'Italia. Bene, invece, gli Usa (+6,9%), il Cile (+20%) e l'Australia (+4,2%), male l'Argentina (-20%).
Gli scambi di vino hanno raggiunto nel 2012 quota 101,4 milioni di ettolitri. L'Italia si conferma il primo paese esportatore al mondo. Tuttavia, il Bel Paese, assieme agli altri principali esportatori europei (Spagna, Francia, Germania e Portogallo), perde quote in volume (a causa dei minori scambi di vino sfuso), passando in un anno dal 65,4% al 62,3%, rispetto al 28,2% che rappresenta la quota raggiunta dagli stati dell'emisfero sud del mondo.
Prosegue, inoltre, la riduzione delle superfici a vigneto: nel 2012 sono stati persi 17mila ettari, per arrivare a 7,575 milioni di ettari. In particolare, l'Europa registra un -0,8% a quota 4,212 milioni di ettari vitati, rispetto al +0,3% registrato nelle altre aree del mondo. In Europa, malgrado il 2012 sia il primo anno in cui non si usufruisce dei premi all'estirpazione, i primi tre Paesi continuano a perdere superfici vitate: Spagna, Italia e Francia hanno infatti perso rispettivamente 14, 7 e 6mila ettari.
Infine, sul fronte consumi, l'Oiv stima una crescita complessiva di 1,4 milioni di ettolitri per arrivare a 245,2 milioni: una tendenza che conferma come il calo progressivo dei consumi di vino iniziato nel 2008 si sia fermato. In Europa, in particolare, sono in risalita Francia e Germania (+0,9 e +0,3 milioni di ettolitri), scendono invece Spagna, Italia e Regno Unito (-0,6, -0,4 e -0,3 milioni di ettolitri). Bene gli Stati Uniti (+0,6 milioni di ettolitri, per complessivi 29 milioni), l'Argentina (+0,25 milioni di ettolitri) e soprattutto la Cina, che segna un forte aumento dei consumi: +9% a quota 17,8 milioni di ettolitri.
aย cura di Gianluca Atzeni
21/03/2013