ยซGentilissimo Ministro Matteo Salvini, abbiamo aperto lโanno 2025 con la demonizzazione delle bevande alcoliche, vini inclusi...ยป. Inizia cosรฌ la lettera che quattro Consorzi di tutela dei vini umbri (Montefalco, Orvieto, Torgiano e Trasimeno) hanno inviato al ministro dei Trasporti. Il tema รจ il nuovo Codice della strada, in vigore dallo scorso mese di dicembre. L'obiettivo รจ chiedere al Governo un intervento chiarificatore sulle regole in vigore, a causa del ยซterrorismo mediaticoยป che sta penalizzando uno dei simboli della cultura e tradizione italiana. Due le richieste, in particolare, in questo intervento chiarificatore: che non ci sono modifiche ai limiti del Codice e che al ristorante รจ possibile ancora consumare il vino, ma con attenzione.
I consorzi del vino chiedono chiarimenti al Governo
Social, televisione e giornali cartacei hanno scatenato, ricordano i quattro consorzi, una campagna di ยซterrorismo mediatico sull'alcol, con conseguente riduzione del consumo di vino e calo delle venditeยป. I viticoltori si sono ritrovati a livello europeo a combattere con leggi che affermano che il vino รจ pericoloso e cancerogeno ยซe ora con i nuovi provvedimenti del Codice della strada in Italia che, seppur rigidi e doverosi, stanno creando per una cattiva narrazione non pochi problemi al mercato del vinoยป. Alla luce di questo clima, i Consorzi chiedono un ยซchiarimento del Governo in merito all'invariato limite del Codice della strada, che รจ rimasto a 0,5 g/litro, promuovendo una cultura del consumo moderato e responsabileยป.
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Diffondere le linee guida del consumo di alcol
In particolare, al ministro Salvini e al Governo di Giorgia Meloni si chiede di ยซdiffondere delle linee guida del consumo di alcol e il relativo smaltimentoยป. Ad esempio, come si legge nella lettera, chiarire quanti bicchieri di vino รจ possibile permettersi di bere al ristorante, bevendo anche acqua e mangiando adeguatamente, senza superare il limite di legge. Consigli su come organizzarsi al ristorante: il conducente non beve mentre gli altri sono liberi di farlo, abituarsi al concetto di portare a casa una bottiglia non terminata a tavola. ยซSarebbe importante - sottolineano - che il ministero specifichi che nel nuovo codice della strada non รจ stato modificato nessuno dei limiti che erano in precedenza in vigoreยป. In altri Paesi, si fa notare, simili provvedimenti non hanno portato alla demonizzazione del consumo moderato.
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Gli errori di comunicazione
ยซIn Italia - proseguono nella lettera i Consorzi umbri - sta passando il concetto di non dover bere assolutamente prima di mettersi alla guida, il che, oltre ad essere un grande errore di comunicazione, va a colpire la stragrande maggioranza dei consumatori che hanno fatto del consumo moderato e responsabile il proprio stile di vita, rischiando di aprire la strada agli eccessiยป. I quattro Consorzi di tutela ricordano al ministro Salvini il lavoro della filiera per la promozione della cultura del bere moderato da parte dei produttori: ยซCi impegneremo -ancora nel valutare altre strade, come la produzione di bottiglie di minori dimensioni, come quelle da 0.375 litri per facilitarne il consumo e la vendita nei ristorantiยป. Ma allo stesso tempo chiedono a Salvini ยซmaggiore comprensione nei confronti di tutto il mercato del vino e collaborazione per la diffusione di un consumo consapevole e moderato di vino di alta qualitร , che da sempre contraddistingue lโItaliaยป.