Cinecittà sbarca a Vinitaly. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida a margine del convegno “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”, organizzato da Veronafiere a Roma. «Dopo aver portato le opere di Caravaggio e Guido Reni alla scorsa edizione di Vinitaly, quest’anno abbiamo attivato una collaborazione con Cinecittà per promuovere il rapporto tra vino, cibo e cinema all’interno dei film». Pochi dettagli per ora, ma come lo scorso anno non si esclude l’allestimento di un’area apposita per le proiezioni. Il progetto coinvolgerà anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
A Verona le opere del Museo del vino Lungarotti
L’accordo con Cinecittà non sarà l’unica iniziativa culturale che animerà la 56esima edizione del Salone del vino di Verona (14-17 aprile). Lo stesso Lollobrigida ha annunciato che ci sarà spazio per un nuovo excursus nel mondo dell’arte.
«Porteremo a Verona le opere, sia pittoriche sia scultoree, del Museo di Torgiano che raccontano la storia del vino e gli strumenti di produzione nel tempo».
Il Muvit-Museo del vino ideato e realizzato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti ed attualmente gestito dalla Fondazione Lungarotti Onlus, quest’anno compie 50 anni. Meta ogni anno di oltre 10mila appassionati, custodisce al suo interno oltre 3500 reperti: dalle brocche d’argilla risalenti al terzo millennio a.C. alle opere di Picasso e Joan Coceteau. Il New York Times lo ha dichiarato il migliore museo del vino in Italia
Due giornate per celebrare i 100 anni dell’Oiv
Last but not least, Vinitaly, e quindi, l’Italia è stata scelta dall’Oiv-Organizzazione internazionale della vigna e del vino per celebrare i cento anni dalla sua nascita. «Ci saranno due giornate celebrative», ha dichiarato il ministro, «la prima in Franciacorta, a Brescia, e la seconda a Verona, per parlare di qualità del vino e futuro dei consumi alla presenza di tutti i Ministri delle 48 nazioni aderenti all’Organizzazione». Un momento in che sancirà anche il cambio di sede, da Parigi a Digione, e che servirà a ricordare la figura del compianto direttore Pao Roca, scomparso lo scorso dicembre. Era sua l’idea di portare in Italia l’evento.