L’industria vincola del Regno Unito non è mai stata così produttiva. La vendemmia dello scorso anno è stata la più grande di sempre del paese, sfidando la riduzione globale della produzione di vino causata dal cambiamento climatico. Il produttore del popolare spumante inglese ha deciso così di raddoppiare le vendite tra il 2021 e il 2026, aiutato in parte dal riscaldamento climatico dell'Inghilterra, che ha portato a un boom di investimenti esteri nei vigneti e nelle cantine del paese. La strategia di Chapel Down oggi è quella di trovare opzioni per finanziare il suo piano di crescita redditizia a lungo termine, tra cui la messa in vendita, l'investimento in nuovi vigneti e in una nuova cantina appositamente costruita (che sarà operativa per la vendemmia del 2026). Ancora non è chiaro chi acquisirà la rinomata azienda, né quali siano le reali intenzioni del nuovo acquirente. «Il Consiglio di amministrazione prenderà in considerazione tutte le alternative, incluso l'investimento da parte degli attuali azionisti, l'ingresso di nuovi azionisti, la vendita della società e altre transazioni pertinenti», ha affermato la società.
Il produttore del Kent con numeri da capogiro
Fondata nel 1985 nel Kent, una contea a sud-est di Londra, Chapel Down si è distinta come pioniere nel panorama vinicolo inglese, affermandosi come uno dei maggiori produttori di vino del Regno Unito. L'azienda è conosciuta per la sua ampia gamma di vini spumanti, bianchi e rossi, ottenuti da uve coltivate in vigneti situati nel sud-est dell'Inghilterra, con una produzione annua di circa 3,4 milioni di bottiglie. Nel 2023 la casa vinicola ha dichiarato che i ricavi delle vendite sono cresciuti del 21%, passando da 6,94 milioni di sterline dell'anno precedente a 8,37 milioni di sterline, con un aumento del volume di vino del 6%, in presenza di condizioni di crescita "positive" per il 2023.
Un futuro incerto per il pioniere del vino inglese
La potenziale cessione rappresenta una svolta significativa per Chapel Down, che ha sempre operato in maniera indipendente. L'ingresso di un nuovo proprietario potrebbe apportare cambiamenti nella gestione delle risorse e nel know-how, necessari per consolidare la sua posizione nel mercato vinicolo britannico e internazionale. Al momento, non ci sono ancora dettagli ufficiali riguardo ai potenziali acquirenti interessati, tuttavia, la notizia ha generato un certo interesse nel settore, con diversi operatori che potrebbero essere attratti dall'opportunità di rilevare un marchio storico e rinomato. Resta da vedere quale sarà il destino dell’azienda, tenendo conto che l'acquisizione da parte di un nuovo proprietario potrebbe sì rappresentare l'occasione per un rilancio e una crescita futura, ma anche comportare cambiamenti significativi, con possibili ripercussioni sul personale, sulla produzione e sui prodotti stessi.