Torna la Champagne Experience di Modena: due giorni per degustare 900 etichette. Ecco quali non perdere

16 Ott 2024, 13:29 | a cura di
Settima edizione per il più grande evento italiano dedicato alle bollicine francesi. L'appuntamento per il 20 e 21 ottobre

La Champagne Experience arriva alla sua settima edizione. Il 20 e il 21 ottobre lo spazio fieristico della città di Modena ospiterà il più grande evento italiano sulle rinomate bollicine francesi. Organizzato dalla Excellence - Società Italiana Distributori e Importatori Srl, la kermesse vedrà più di 167 aziende, tra storiche Maison e piccoli vigneron, metterà a disposizione del pubblico più di 900 etichette di champagne suddivise in sottozone geografiche.

Le masterclass sullo Champagne

Due giornate all'insegna della degustazione, ma anche di approfondimento della denominazione grazia a un ricco programma di masterclass condotte da professionisti come l'esperto Alberto Lupetti, il sommelier Luca Boccoli  o Geoffrey Orban, direttore di Educavin. «La macchina organizzativa di Champagne Experience è pronta per accogliere tutti i professionisti, gli operatori e gli amanti dello champagne che si sono già accreditati» ha detto Luca Cuzziol, presidente della Società Italiana Distributori e Importatori. «Sono ormai quasi esauriti anche i posti a disposizione per le masterclass che, come ogni anno, rappresentano un fiore all’occhiello della manifestazione e consentono di approfondire temi specifici grazie alla presenza di ospiti esclusivi e relatori di grande professionalità».

I consigli del Gambero Rosso

Abbiamo studiato il catalogo per proporre un percorso curioso tra i banchi d’assaggio e andare a scovare chicche da non perdere. Noi ci saremo anche in quest'edizione e raccoglieremo i nostri migliori assaggi nel mensile di dicembre. Pronti? Via.

Risaliamo virtualmente l’area della Champagne iniziando della Côte des Bar e ci fermiamo da Erick Shreiber (postazione 4), vigneron tra i pionieri della biodinamica che produce champagne profondi e di grande carattere. Cosa assaggiare? L’Extra Brut “Linea Classic”: in prevalenza Pinot Noir con un saldo tra Chardonnay, Pinot Blanc e Meunier, 60 mesi sui lieviti per un sorso intenso e teso, sfaccettato e dotato di materia e complessità. Spostiamoci nella Côte des Blancs tra i vigneti di Franck Bonville (banco d'assaggio 23), maison che punta su un lungo riposo sui lieviti dei propri champagne. Dal Pinot Nero di Shreiber allo Chardonnay in purezza del Brut Grand Cru Blanc de Blancs non millesimato di Bonville. Uno champagne dalla bocca fresca e agrumata, vivace e progressiva, e un affinamento sui lieviti di ben 72 mesi. Qualche postazione più avanti troviamo l’azienda di Avize De Sousa (banco 26), ed è sempre una buona idea assaggiare qualche etichetta di questa solidissima realtà. Da provare  l’Extra Brut Grand Cru Cuvée “3A”. Chardonnay e Pinot Noir e in eguale misura sfoggiano un naso intenso e variegato, che anticipano una bocca solida e profilata da una vena sapida che avvolge la bocca.

Intermezzo con le Maison classiche, in cui troviamo il sempre puntuale e costante a livello qualitativo Bruno Paillard (banco 63). L’ Extra-Brut Blanc de Blancs Grand Cru a un naso tutto sulle sensazioni eleganti di agrumi e frutta a polpa bianca affianca una bocca fresca e vivace con una chiusura pulita e netta. Pol Roger (banco 71), storica azienda del 1849 porta il Brut Vintage 2018. Da un'annata di freschezza ci aspettiamo un grande champagne profilato. Eccoci nella Vallée de la Marne. Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay concorrono per un terzo nel creare la Cuvée n° 747 Extra-Brut di Jaquesson (banco 98). Acidità croccante insieme a richiami agrumati, di grano, fiori bianchi e legno tostato compongono una trama di grande bevibilità. Da non perdere l' Entre Ciel & Terre di Françoise Bedel (banco 110): gli intensi profumi di crema pasticcera, scorza di agrume e fragoline di bosco sono una piacevole anticipazione di una bocca avvincente. Una vivace e dinamica acidità dona ritmo a un sorso goloso e intenso. Arriviamo all’area più settentrionale con la Montagne de Reims, terra del Pinot Noir, dove troviamo gli champagne di Marguet (banco 129), azienda che si avvale della biodinamica e gestisce 8 ettari di proprietà ad Ambonnay. Il Sapience Oenotheque Premier Cru 2010 è uno champagne da lunghissimo affinamento (144 mesi) che unisce una profondità tratteggiata da richiami marini di gesso e un profilo fumè unico che ricorda il torbato di certi whisky scozzesi. Più sulle note mature e fragranti con una delicata veste speziata di pepe bianco ed elicriso l’Extra Brut Au Fil du Temps 2016 della Domaine Lagille (banco 131). Una piccola perla dalla valle dell’Ardre con una base prevalente di Chardonnay con una piccola percentuale di Pinot Nero. Provatelo.

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