La grande cantina italiana che vende vini da trecento anni

22 Ott 2024, 09:04 | a cura di
È San Leonardo, cantina storica del Trentino di proprietà dei marchesi Guerrieri Gonzaga, a salire sul podio come Cantina dell'Anno 2025. Dal 1988 ha ottenuto 27 Tre Bicchieri

«La terra è l’anima del nostro mestiere», ama ripetere il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga; il figlio Anselmo (padre e figlio insieme nella foto) che dal 2012 ha preso in mano le redini dell’azienda, ci mette dentro anche le anime: «A rendere San Leonardo unico sono anche le persone che da generazioni abitano e custodiscono con amore questo territorio». Proprio così, gli individui. Le persone che ieri come oggi si incontrano a San Leonardo e, grazie alla forza del territorio circostante, trasmettono energia, orgoglio e positività. Il borgo di San Leonardo è situato a 120 metri d’altitudine, all’interno di una tenuta di circa 300 ettari di fronte al Monte Baldo. Questo è l’oggi. Ma l’impresa ha radici profonde: i documenti testimoniano che San Leonardo è un’attività produttiva che produce e vende vino da 300 anni, dal 1724.

San Leonardo, 27 Tre Bicchieri in 37 anni

Dal 1988, primo anno di pubblicazione di Vini d’Italia, i Tre Bicchieri conquistati da San Leonardo sono ben 27. Di questi addirittura 25 vanno al grande rosso trentino che porta il nome dell’azienda e che fu premiato per la prima volta proprio con il millesimo ‘88 nella guida che uscì qualche anno dopo. Le due “eccezioni” si ebbero nel 2007 quando al vertice arrivò il Villa Gresti ’03 e nel 2014 quando sul podio salì il Carmenère ’07. I numeri sono importanti, ma il vero motivo per cui San Leonardo riceve il premio di Cantina dell’Anno ha radici ancor più profonde.

Il progetto: un grande rosso dalla Vallagarina

Nel 1978 il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga ebbe un’intuizione e una visione che si rivelarono più che centrate. L’idea fu quella di produrre lì, a San Leonardo, in Vallagarina nel sud del Trentino, un grande rosso che avrebbe scritto un nuovo capitolo dell’enologia italiana. Il merlot e il più raro carmenère (scambiato all’epoca per cabernet franc) già si piantavano in queste zone dalla fine dell’Ottocento; a queste due varietà fu aggiunto il cabernet sauvignon che diede origine, grazie alla vendemmia 1982, alla prima annata di San Leonardo. Dopo più di quaranta vendemmie le cose non sono cambiate e quel vino e rimasto fedele a sé stesso, soprattutto fedele a quel territorio dove le uve crescono e danno i loro frutti. 

San Leonardo, finezza ed eleganza made in Trentino

Eleganza, finezza, precisione gustativa, un tratto autentico e franco: ecco il San Leonardo. Il 2019 regala qualcosa in più. Nonostante la giovane età la complessità olfattiva è da manuale, così come l’armonia al palato, un sorso difficile da dimenticare per l’equilibrio. I profumi sono gioiosi, tra frutto e fiori, con un delicato tocco speziato e un intrigante sottobosco. Il sorso è scorrevole, il tannino accarezza il palato, la freschezza non manca. La chiusura sorprende: una vena sapida spinge il vino in un finale lunghissimo.

San Leonardo – Avio (TN) - loc. San Leonardo, 1  sanleonardo.it​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​

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