Tutti assieme per dire basta alla demonizzazione del vino: รจ stata appena lanciata in tutta Europa una campagna senza precedenti che parte dal basso in difesa del settore vitivinicolo. Lโiniziativa, presentata per l'Italia al ministero dellโAgricoltura e, in contemporanea, in molte altre cittร europee (Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Slovacchia, Austria, Francia e Portogallo, e a breve al parlamento europeo di Bruxelles) si chiama VITรVINO e chiede il riconoscimento del consumo responsabile e moderato di vino nell'ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato. A promuoverla sono le principali organizzazioni europee di rappresentanza del mondo vitivinicolo: Ceev, Cevi, Copa-Cogeca ed Efow. In Italia ha visto allo stesso tavolo, dieci sigle italiane: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Federvini, Uiv, Federdoc, Assoenologi, Fivi, Copagri e Alleanza Cooperative Agroalimentari.
La dichiarazione a favore del vino
Lโinizio della campagna corrisponde alla messe online del sito web - www.vitaevino.org โ da dove chi vuole puรฒ firmare la dichiarazione che sostiene il ruolo del vino nella societร e ne difende il patrimonio culturale. Il primo ottobre รจ, quindi, diventato un vero e proprio clickday. Chi firma la dichiarazione riconosce lโimportanza del vino come patrimonio storico culturale, sostiene il suo valore nella tutela delle aree rurali, riconosce lโimportanza di preservare il legittimo ruolo del vino allโinterno di uno stile di vita sano ed equilibrato e, infine, rivendica il proprio diritto al consumo consapevole, responsabile e moderato.
La prima firma alla campagna รจ quella del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervenuto alla presentazione:ย ยซNoi qui stiamo facendo il nostro dovere - ha detto -ย proteggere un patrimonio dellโumanitร e difendere le nostre eccellenze. Il vino โ si veda nelle Langhe, Patrimonio Unesco โ ha trasformato il paesaggio in qualcosa di unico. Ma lo stesso vale negli altri territori. Imprenditori molto capaci hanno trasformato anche luoghi meno conosciutiย in luoghi vitivinicoli dโeccellenza. Io non devo dire se il vino faccia bene o male, a quello ci pensa la scienza, ma non posso accettare che ci sia chi demonizza il vino, a favore di bevande standardizzate. Grazie a tutti per questa campagna di sensibilizzazione al bere con moderazione. Ho anche messo una cravatta nuova โ scherza il Ministro, reduce dalla lunga settimana del G7 a Ortigia โ non blu, ma rossa in omaggio al vinoยป.
Le associazioni fanno sistema
ยซร questo che dobbiamo fare โ ha detto Albiera Antinori, presidente del gruppo vini di Federvini โ metterci tutti assieme e spiegare ancora meglio cosโรจ il vino. Purtroppo, siamo pieni di minacce. Negli ultimi due anni abbiamo avuto paesi allโinterno dellโEuropa, cosรฌ come lโOms e la Commissione Beca che hanno deciso di mettere in evidenza la pericolositร dellโalcol. Ma noi ci teniamo a dire che il vino รจ un prodotto agricolo che si porta dietro la nostra cultura e la nostra tradizioneยป.
Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini pone lโaccento sulla ricerca: ยซSe noi non puntiamo sulla formazione, prendiamo per buono ciรฒ che ci dicono. La demonizzazione del vino oggi viene smentita anche dai ricercatori che hanno messo in evidenza gli aspetti benefici per il cuore. Senza considerare il tema economico e occupazionale per le nuove generazioniยป.
Sul contributo socio-economico si sofferma anche il presidente di Unione italiana vini Lamberto Frescobaldi: ยซIl vino รจ un campione della bilancia commerciale con lโestero: 7,3 miliardi - secondo solo alla gioielleria โ e rappresenta lโ1,1% del Pil italiano. Non possiamo permettere che campagne superficiali lo mettano in pericolo. Una sconfitta per il mondo del vino sarebbe una sconfitta per tutto il mondo delle impreseยป. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti (appena eletto anche presidente del Copa), ricorda le difficili campagne che ci attendono per la nuova etichettatura del vino, mentre Luca Rigotti di Alleanza Cooperative Agroalimentari si sofferma sull'importanza di creare ยซun nuovo approccio moderato al vino, anche in quei paesi che non hanno la nostra culturaยป. Proprio sull'importanza di valorizzare la cultura del vino si soffermaย il presidente di Federdoc Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi che ricorda come, invece troppo spesso venga stigmatizzata. ยซSubiamo attacchi anche da certi italiani masochisti- ricorda il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella che, poi si chiede: Perchรฉ il rapporto "alcol e salute" รจ stato automaticamente trasformato in "vino e salute"?ยป.
Gli attacchi al vino negli ultimi anni
I motivi di una mobilitazione di tale portata sono da ricercarsi nei tanti episodi che, negli ultimi anni, hanno visto il vino al centro di attacchi da parte di chi nega la differenza tra consumo (legato alla cultura mediterranea) e abuso. Si ricorderร , a tal proposito le dure prese di posizione della Commissione Ue e della Commissione Beca che, attraverso il Cancer Plan, nella precedente legislatura, hanno annullato le differenze tra vino e alcol, tra consumo responsabile e abuso, mettendo a repentaglio anche la promozione del vino e i contributi ad esso destinati. Cโรจ poi il piano dellโOms che ha previsto una riduzione dei consumi del 10% entro il 2025. E, infine, le fughe in avanti di alcuni Paesi europei, prima tra tutte lโIrlanda che ha introdotto gli healt warning nelle etichette di tutti i prodotti alcolici, vino compreso.