Il luppolo resistente ai cambiamenti climatici potrebbe salvare la birra

3 Apr 2024, 18:42 | a cura di
Nel Regno Unito si cerca di mitigare l'effetto del cambiamento climatico nella produzione di birra coltivando in biologico e sperimentando nuove varietà di luppolo

Nel Regno Unito si comincia a sperimentare la produzione di birre con nuove varietà di luppoli con una maggiore resistenza alle malattie e a temperature stagionali più alte. Negli ultimi tre anni, un gruppo di ricercatori ha sviluppato colture che possono essere coltivate in biologico e che in grado di adattarsi meglio al cambiamento climatico. «È un progetto importante, non solo per un mercato biologico di nicchia, ma anche per l'industria del luppolo in generale, che dovrà adattarsi ad alcune delle pratiche di cui siamo pionieri».

Il luppolo nella birra

Non solo il vino verrà toccato dalle conseguenze del cambiamento climatico. In futuro anche la produzione della birra risentirà di modificazioni riguardo all’innalzamento delle temperature e tra i fattori a rischio c’è anche uno degli ingredienti principali di diversi stili di birra: il luppolo. Perché è così importante? L’inflorescenza, di cui viene usata solo quella “femminile” sviluppata da una pianta rampicante conferisce alla birra il gusto amaro, ma la arricchisce anche di sapore e aroma. Non ultimo ha proprietà antibatteriche e antiossidanti.

Le nuove varietà

Le sperimentazioni fanno capo all'Innovative Farmers' Hop Trial e si stanno svolgendo in due aziende agricole nell'East Sussex e nel Worcestershire. Secondo quanto riportato da Drinks Business la varietà di luppolo Harlequin viene ora coltivata in biologico insieme a varietà più recenti come Endeavor e 302, che avrebbero un enorme potenziale nel futuro della birra inglese. Rich Davies, direttore commerciale di Charles Faram, azienda produttrice di luppolo che ha contribuito al progetto, ha ammesso che queste varietà non forniranno la stessa intensità rispetto a varietà come la Mosaic, Simcoe o Citra, ma ha suggerito che i produttori di birra potrebbero sostituire il 30% di questi luppoli con, ad esempio, l’Harlequin. «Non si noteranno differenze evidenti nella birra finita, ma è più sostenibile, ci sono meno chilometri percorsi dalla fattoria ed è più conveniente anche per i produttori di birra, quindi è un aiuto per tutti».

L'incertezza del futuro

Questo nuovo approccio per tentare di tamponare gli effetti climatici nell’ambito della birra è un ulteriore piccolo segnale di allarme rispetto al futuro delle bevande alcoliche. Studi che riguardano il vino, ma anche la birra hanno già in guardia rispetto agli stravolgenti che potrebbero avvenire nel prossimo futuro. Ora non resta che cercare nuove soluzioni e adattarsi a un cambiamento che sempre di più appare inevitabile.

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