Inizierà tra fine agosto e i primi di settembre la vendemmia in Veneto, ma le piogge abbondanti e le temperature al di sotto delle medie primaverili hanno ritardato la fioritura e, soprattutto, hanno messo in allarme i viticoltori, per il moltiplicarsi dei casi di malattie come peronospora, escoriosi (necrosi corticale), black-rot (marciume nero) e muffa grigia (botrite). Il primo dei tre appuntamenti del Trittico vitivinicolo di Venetoagricoltura, tenutosi a Conegliano (il secondo a settembre, il terzo a gennaio) è servito per serrare i ranghi e prepararsi a una battaglia difficile, nei mesi prima della raccolta.
La situazione climatica generale risulta ribaltata rispetto al 2012, quando i viticoltori hanno dovuto affrontare ondate di calore e siccità già da maggio. A preoccupare maggiormente gli esperti e gli imprenditori sono i casi di peronospora: in tutte le cultivar, come hanno fatto notare i tecnici del Cra-Vit, i vigneti usati come testimone (ovvero non trattati) mostravano un danno del 100% già dall’11 giugno. Danni sono segnalati in tutti i territori e, in particolare, in provincia di Vicenza sul Tai rosso a causa del fungo dell’escoriosi. “La situazione fa prevedere una progressione dei danni finora registrati” ha detto il fitopatologo Michele Borgo “con perdite significative della produzione, in considerazione della virulenza di alcune avversità parassitarie, dei limiti dei prodotti fitosanitari e del previsto ritardo della fase di maturazione dell’uva rispetto a quanto registrato nell’ultimo decennio”. Inoltre, le viti presentano carenze nutrizionali, una circostanza, questa, che sta favorendo malattie croniche come il mal dell’esca e l’accartocciamento fogliare.
Sul fronte della raccolta, che vedrà un breve intervallo tra la parte orientale e occidentale della regione, le varietà precoci (Pinot grigio, Pinot nero, Chardonnay) matureranno presumibilmente nella prima settimana di settembre, con circa 10 giorni di ritardo sul 2012. Mentre, il numero di grappoli per germoglio e la percentuale di germogliamento fa pensare che per lo Chardonnay la produzione sarà in linea con lo scorso anno. Giù il Merlot, per cui si prevede una produzione inferiore di circa il 10%. Lo scorso anno in Veneto sono stati raccolti complessivamente 10,8 milioni di quintali di uva (-4% sul 2011).
a cura di Gianluca Atzeni
Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 20 giugno. Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. E' gratis, basta cliccare qui.