Il 2024 si conferma un anno complicato per i consumi e le vendite di vino e spirits, ma con qualche benaugurante segnale di ripresa. A dirlo รจ lโanalisi di Federvini che analizza uno scenario globale di grande complessitร : a fronte di una riduzione dei costi energetici, quelli relativi al packaging sono ancora decisamente piรน alti rispetto ai valori di inizio 2021, in particolare pet +24%, carta +47% e vetro +67%. Lo scenario รจ stato inoltre caratterizzato negativamente da tensioni sui mercati internazionali, dovuti anche alla recente introduzione dei dazi cinesi sulle importazioni di acquaviti e dal rallentamento dei consumi fuori casa, legato al contesto economico non favorevole.
Vanno giรน aperitivi e cene
In particolare, per il fuori casa, lโapprofondimento a cura di TradeLab evidenzia nei primi tre trimestri del 2024 una crescita dellโ1,3% in valore per il mercato out of home, con la colazione che si conferma il momento di consumo piรน stabile (+1,5% a valore), grazie alla sua accessibilitร economica e allโabitudine consolidata degli italiani. Prosegue invece la sofferenza delle occasioni serali: lโaperitivo cede lโ1,9% in termini di presenze, la cena lo 0,8% che perรฒ segna un +1% a valore, mentre diminuiscono sensibilmente i consumi nella notte (-4,4%).
Ad avere la meglio, soprattutto in occasione degli aperitivi serali, sono le bollicine (+1% a valore), mentre gli altri vini, i cocktail alcolici e gli spiriti lisci subiscono un calo del 2%. Per gli amari e i dopo pasto la flessione risulta invece piรน marcata (-5%) a causa della contrazione del consumo a cena pur mantenendo una discreta popolaritร nelle pizzerie.
Consumi in Gdo: gli spumanti guidano le vendite
Secondo lโanalisi di Nomisma, le vendite nella grande distribuzione si mantengono in positivo sul fronte dei valori ma continuano a cedere in volume (-1,1% rispetto al 2023), con i vini che nei primi nove mesi dellโanno raggiungono i 2,1 miliardi di euro (+1,1% in valore sul 2023). Gli spumanti si distinguono per unโulteriore crescita (+3,5% in valore), guidata da Metodo Classico (+4,6%) e da Charmat Secco, con in testa il Prosecco (+4,2%). Per i vini fermi e frizzanti crescono i vini a marchio Igp (+1,6% in valori e +3,7 a volume) mentre i Dop, che rappresentano oltre la metร del valore totale delle vendite, si mantengono stabili a valori (+0,2%) ma si riducono nei volumi (-2,9%).
Al supermercato crescono le vendite di aperitivi premiscelati
Nello stesso periodo gli spiriti mostrano andamenti differenziati sugli scaffali, flettendo lievemente in valore (-0,1%) rispetto al 2023 e con un giro dโaffari di 861 milioni di euro. Gli aperitivi alcolici premiscelati crescono del 9,2% a valore mentre distillati ed acquaviti confermano la loro posizione preminente rappresentando insieme il 42,6% delle vendite. La Grappa resta il prodotto piรน consumato del segmento generando vendite per 90 milioni di euro, al contrario, soffrono i liquori dolci come Sambuca (-4,7% a valori) e quelli cremosi (-1,4% a valori) compensato perรฒ dallโottima performance dei prodotti a base di amaretto (+5,3% a valori) e di quelli a base dโuovo (+6,1% a valori).
Cresce lโexport di vini, spiriti e aceti
Infine, uno sguardo allโexport. Se quello dei vini, nei primi 8 mesi dellโanno, ha superato i 5 miliardi di euro, grazie agli spumanti, gli spiriti hanno raggiunto quota 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 4% a valore. Su tutti si distinguono i mercati cinese (+24,9%), tedesco (+7,5%) e statunitense (+5,5). Lโexport di liquori cresce in particolare in valore in Francia (+16%), Stati Uniti (+10%) e Germania (+3%), mentre la grappa registra un rallentamento generale limitando la sua crescita al Canada (+27%).
Il comparto degli aceti con esportazioni del valore di 236 milioni di euro nei primi otto mesi dellโanno segna una crescita significativa, con un incremento del 18,6% in valore e del 15% in volume tra gennaio e agosto 2024 rispetto allo stesso periodo dellโanno precedente.
Investire sulla promozione
ยซI dati dellโOsservatorio โ รจ il commento Micaela Pallini, presidente di Federvini - dimostrano quanto la filiera dei vini, spiriti e aceti italiani pur affrontando sfide complesse, continui ad essere un asset strategico per lโeconomia italiana. Ma non mancano segnali di difficoltร legati anche ai precari equilibri geopolitici ed รจ quindi fondamentale continuare ad investire nella promozione internazionale e nella difesa dei nostri compartiยป.