Prevenire è meglio che curare. Vale anche in caso di sbronza: i postumi di una sbornia sono tutt’altro che piacevoli, per questo negli Stati Uniti è nato Safety Shot, una bevanda funzionale pensata per ridurre il tasso di alcol in poco tempo e impedire l’assorbimento di quello non ancora metabolizzato. Un ultimo shot da prendere a fine serata, per evitare di stare male il giorno dopo.
Safety Shot, la lattina anti sbronza
La società Safety Shot ha dichiarato che bastano 30 minuti perché la bevanda faccia il suo effetto, creando una barriera protettiva attorno alla parete dello stomaco e riducendo i sintomi di nausea e vomito. Un prodotto che potrebbe tornare utile anche in campo medico, per risolvere problemi legati all’intossicazione alcolica. «Niente al mondo abbassa il livello di alcol nel sangue come la nostra bevanda» ha dichiarato il CEO Brian John.
L'esperimento del Guardian
La bibita è stata lanciata negli Stati Uniti poco prima di Natale, giusto in tempo per rimediare alle bevute in più del periodo delle feste, e il suo ingresso nel mercato è stato un successo: le lattine sono andate quasi sold out in poco tempo, e presto il prodotto farà il suo ingresso nel mercato britannico, prima di approdare in altri paesi europei.
Ma funziona davvero? Secondo il Guardian, in parte: la giornalista Linda Geddes lo ha provato in anteprima, testandolo dopo 7 bicchieri di vino. Dopo un'ora, il tasso alcolemico ancora non era sceso di molto, ma la giornalista afferma di essersi sentita bene, piena di energia, per niente ubriaca (neanche del tutto sobria, ma con riflessi svegli e in allerta).
Gli ingredienti contro l'hangover
Tra gli ingredienti che compongono il Safety Shot (in vendita sul sito a 19.99 dollari per una confezione da 4) non c’è nulla di particolare: acqua, pectina di mela, aromi, acido citrico, magnesio, caffeina, potassio… secondo il dottor Emmert Roberts, docente di psichiatria della dipendenza al King’s College di Londra, l’unico ingrediente che aiuterebbe un po’ a ridurre l’hangover tra quelli in lista è la pyridoxine, la vitamina B6 usato in casi di intossicazione.
