Arte a San Leonardo: il progetto
È stato presentato anteprima il 2 marzo a Roma, nella pittoresca cornice di Palazzo Taverna, il San Leonardo 2018, la nuova annata del vino simbolo della tenuta, frutto di una vendemmia di grande livello e protagonista del progetto Arte a San Leonardo. L’idea nasce dal desiderio di Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria Tronchetti Provera di mettere in dialogo la storia e l’identità della tenuta San Leonardo con i linguaggi dell’arte contemporanea e lo sguardo degli artisti. Il progetto prevede la creazione di un Libro d’artista in edizione numerata e di un’Etichetta d’Artista per un lotto a tiratura limitata di bottiglie di San Leonardo; i due prodotti artistici saranno declinati anno dopo anno attraverso una differente chiave tematica.
San Leonardo 2018
Durante l’evento di Palazzo Taverna sono intervenuti Anselmo Guerrieri Gonzaga, Ilaria Tronchetti Provera, la curatrice del progetto Giovanna Amadasi e l’artista Simone Berti in un dialogo sull’opera. Per questa prima edizione è stato coinvolto Simone Berti che ha realizzato il libro d’Artista in centoventi copie numerate dal titolo “L’Attesa non è tempo sprecato”. Il tempo, per Simone Berti, si manifesta in molte forme diverse: “C’è il tempo che il nostro occhio impiega per abituarsi a percepire le cose nel buio, c’è il tempo che serve alla nostra mente per cambiare idea e c’è il tempo necessario per la maturazione delle cose. Come sa bene chi coltiva e chi produce vino, l’attesa non è tempo sprecato. Ce lo dimostrano perfettamente, ad esempio, le sequoie, che se non avessero atteso a volte anche duemila anni non sarebbero mai diventate così maestose e magnifiche”. Per l’artista, gli alberi e gli elementi vegetali sono la forma visibile di un tempo, quello della natura, in cui la lentezza e la capacità dell’attesa sono elementi generatori di forza e bellezza.
L’Etichetta D’Artista concepita per il San Leonardo 2018 – espressione del territorio, prodotto seguendo una linea stilistica ben precisa – vestirà 999 bottiglie numerate, 600 delle quali andranno a comporre 200 lotti in cassette di legno da 3 e sarà in vendita esclusivamente online e per soli due giorni, il 21 e 22 marzo, su Honest Grapes. Il San Leonardo 2018 è frutto di una vendemmia che ha consentito di portare in cantina uve sane, perfette sotto il profilo fenologico e raccolte al momento giusto per evitare surmaturazioni.
“San Leonardo 2018 ha una bella complessità olfattiva in cui risaltano piccoli frutti di bosco ma anche accenni di sottobosco ed erbe aromatiche, al gusto risalta il suo equilibrio con tannini fitti e ben integrati, la struttura è composta e vivace con un finale in crescendo” – racconta Anselmo Guerrieri Gonzaga – “un vino intenso ma equilibrato e di grande freschezza come è nel nostro stile. È già godibilissimo ma come sempre avviene con il San Leonardo nel tempo acquisirà in complessità e profondità, come d’altronde è nell’anima delle uve che lo compongono, in percentuale decrescente Cabernet Sauvignon, Carmenère e Merlot”.
La tenuta San Leonardo
Più di mille anni fa San Leonardo era un monastero, da tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga, che amano coltivare bellezza oltre che produrre vini esclusivi, come dimostrano le cure viticole che riservano non solo alla loro tenuta di Borghetto d'Avio, ma anche al recupero e riorganizzazione di un parco allestito nel 1806 vicino Rovereto, a Villa Lagarina, da un loro antenato. 300 ettari, di cui 30 di vigneti a conduzione biologica, protetti dalle imponenti montagne trentine. Oltre all’iconico San Leonardo – la cui autorevolezza è stata indiscutibile anche in un'annata calda come la 2017 – la cantina produce il Terre, il Villa Gresti, stile bordolese, il Carmenère, il Riesling, il Vette, da uve sauvignon, e il rosato Gemma, da uve lagrein.