Anche il vino sembra avere le sue quote rosa, anzi rosate. Allโinizio di ogni stagione calda si scatenano esegeti raffinati di sussiegosi bianchi e sacerdoti ieratici di rossi dallโalta patente di noblesse, e si esibiscono nel tango estivo delle quote rosa. Manifestazioni, kermesse, degustazioni a raffica. Tutte dedicate ai rosรฉ. Per un mesetto. E poi se ne riparla lโanno dopo, equivalente nel vino โ fatte le debite proporzioni con la politica โ alla prossima tornata vendemmiale. Per caritร : ogni buon contributo a una buona causa รจ positivo. Ma รจ abbastanza chiaro che cosรฌ somiglia abbastanza al quel periodo in cui le bolle avevano da noi il loro serrato recinto di marketing murato tra fine ottobre e lโEpifania. E poi, matrimoni e compleanni a parte, tanti auguri, e ci risente per Natale venturo.
Ora le bolle, addirittura assurte a piรจce de resistencedi un mercato patito e smagrito dalla lunga crisi, sono finalmente sdoganate all the year longperchรฉ ogni giorno cโรจ in teoria un pezzetto di vita da festeggiare, e poi perchรฉ la loro qualitร โvinologicaโ da noi รจ straordinariamente, flessibilmente e trasversalmente cresciuta rendendole nellโinsieme duttili compagne per qualsiasi circostanza, cibo e incontro. Non sarebbe ora di far la stessa operazione col mondo dei calici in rosa?
Eccoci, dunque. Rosati in defilรฉ in principio dโautunno. Ed escludendo per una volta (ma ci torneremo presto) le zone per Dna dominanti nel settore (lโAbruzzo coi suoi fantastici Cerasuolo, la Puglia Salentina e lโarea del Chiaretto), andiamo a cercare cosa cโรจ sotto un abito tendenzialmente rosso (o in alcuni particolari casi bianco) indossato in genere da posti come Bolgheri, Montalcino, le Marche picene dei calanchi, il terroir dellโAmarone e quello del Sangiovese da Chianti, e persino lโUmbria pedemontana. Il risultato? Una selezione di una squadra di vini che ci sono piaciuti. Perchรฉ di carattere e interessanti; a modo loro anche diversi. Gastronomici. E perciรฒ, da bere quando volete. A tavola, ma non solo.
Marisa Cuomo | Costa d'Amalfi Rosato
Marisa Cuomo, nome-garanzia. Per i bianchi di costiera e il suo lavoro sulle piccole, preziosissime uve autoctone di zona, certo. Ma sentite anche questo blend di Piedirosso e Aglianico cresciuti coi fittoni dentro roccia dolomitica calcarea e sui pendii scoscesi che strapiombano a mare: i profumi intensi e nitidi, la struttura bella, il colore brillante e forte, la beva incisiva per il genere, anche se assolutamente non pesante e allungata dalla spina minerale. Da tavola, con il pesce del suo mare o la pasta che piace a voi. Valutazione: 86/100
Graci | Etna Rosato 2013
Laudato sii, mi signore, per nostro fratello Nerelloโฆ Se in zona, ai piedi del vulcano, si fosse mai aggirato un santo poeta in vena di scrivere Laudi immortali, una sarebbe toccata di sicuro anche a questโuva, dallโanimo nobile e fermo, gentile e deciso al tempo stesso. Rosa chiaro con riflessi dโoro e buccia di pesca, naso quasi esotico, mix di frutta rossa ma anche gialla, bocca deliziosa e ferma, asciutta, con ingresso fruttato e fondo sapido, solido, minerale: ecco il rosรฉ targato Graci, Etna & Nerello. Ottimo. Valutazione: 85/100
Maria Pia Castelli | Marche Rosato Sant'Isidoro 2012
Giร lโanno in piรน racconta e spiega un pezzo di storia. SantโIsidoro, il nome della contrada di Monte Urano dove lโazienda (viticoltura pulita e di precisione, piccoli volumi e altissima qualitร media) ha sede, รจ uno di quei rosati che si iscrivono decisamente alla categoria vino, senza sottogeneri e senza attenuazioni di sorta. Metร Montepulciano e metร Sangiovese, ampio, avvolgente, articolato, complesso, ricorda per tessitura alcuni tra i piรน importanti โcuginiโ abruzzesi, ma vive e brilla poi di luce argutamente e territorialmente propria. Gastronomico, ha capacitร prestazionali e di durata decisamente da campione. Valutazione: 85/100
Vigneti Campanino | Umbria Rosato Sur lie Appenninico 2013
Chi scrive รจ per le regole. E dunque anche per le eccezioni che le confermano. Unico non fermo della serie, questo โrosato frizzante naturaleโ, come si definisce in etichetta, schieratissimo tra i vini eco-devoti (no solfitaggio incluso) e in versione โcol fondoโ, รจ figlio di Sangiovese eroicamente allevato a quota 700 in Umbria, presso Assisi (e fratello di un Colorino cresciuto ancora piรน su). Ruba attenzione giร dal profumo: un piccola nota scabra cede presto il posto a susina fresca, piccoli frutti e un filo di fumรฉ in sottofondo. La beva รจ tesa, salina, gustosamente venata di rosa, ribes, fragola, agrume. Il finale รจ di pane (lieviti) e rose. Provatelo con dentice o gamberi crudi, o con una grande pizza. Valutazione: 83/100
Fontanalottola | Rosato del Frusinate Il Magistrato 2013
Curiosa e suggestiva enclave collinare quella di Atina e del Comino, dove il Cabernet รจ di fatto ormai un figlio adottivo, e non piรน alloctono, visto che รจ lรฌ da a oltre un secolo prima dello sbarco in grande stile in altre zone dโItalia. Lo importรฒ allora un agronomo bravo e lungimirante, lo rivendicano ora come bandiera locale le aziende attrici del โrinascimentoโ enologico in zona. Quella di Luciano Lilla (il magistrato dellโetichetta), in palpabile e ambiziosa ascesa, lo usa, in purezza, anche per il suo rosรฉ. Un vino di personalitร , che debutta con sentori floreali e di ciliegia al naso e in bocca รจ ricco, ma mai molle o dolcigno, in intrigante bilico tra la susina dโagosto e piรน tesi aromi di ribes. Valutazione: 82/100
Guado al Tasso | Bolgheri Rosato Scalabrone 2013
Dalla tenuta bolgherese di Antinori il cui portabandiera รจ il vino che le dร il nome, arriva anche questo rosato ben calibrato, Cabernet Sauvignon (40%) in leggera prevalenza e Merlot e Syrah in parti uguali. Lo Scalabrone, al contrario di altri cugini, non nasce per sottrazione precoce da partite destinate ad altre etichette, ma da vigne dedicate. Il โbacioโcon le bucce dura, secondo varietร , da 4 a 6 ore. Poi fermentazione in inox, e dopo un mese la selezione per lโassemblaggio. Il risultato? Di un bel rosa peonia, pulizia perfetta e complessitร ben gestita tra nitidi fruttati e gradevole erbaceo: e con una vena fresca di sottofondo a tenerlo dritto. Versatile, tra finger food e tavola. Valutazione: 81/100
Il Poggione | Lo Sbrancato 2013
Etichetta appropriata per un rosato a passeggio tra i Brunello. Lo propone con divertito ammiccamento il Poggione, azienda storica di Montalcino, che lo ricava al 100% dal proprio Sangiovese: il suo cammino prevede 24 ore sulle bucce, e poi 25 giorni di fermentazione a 12ยฐ. Obiettivo dichiarato: avere freschezza e insieme tutta la tipicitร del Sangiovese giovane. Il risultato? Piรน vinoso e asciutto di vari confratelli, marcato a dovere di ciliegia, stimolante alla beva, รจ un rosato decisamente gastronomico. Valutazione: 81/100
Musella | Rosato Veronese Rosรฉ del Drago 2013
Lโaltra faccia della medaglia: quasi una conferma vivente di quanto sfaccettato sappia essere, se condotto con rispetto e sapienza, il lavoro fatto su unโuva. Qui, in terra dโAmarone e di Ripasso, giocando solo con Corvina al 100%, ecco venir fuori un rosato che fa della delicatezza il suo brand principale: allโocchio prima, e poi al naso e al gusto. Profumi leggeri di caramella di fragola e buccia di mela rossa fanno dunque da preludio a una beva non imperiosa, ma assolutamente piacevole e, nel finale, gradevolmente rinfrescata da una nuance di frutta bianca. Valutazione: 80/100
Michele Satta | Bolgheri Rosato 2013
La griffe รจ di quelle a cui non servono presentazioni. Pluripremiato, inossidabile testimone del Sangiovese in unโarea di Toscana votata a uve il cui pedigree fino a qualche decennio fa parlava quasi solo francese, Satta lo impiega al 50% anche per il suo rosato, di cui completa il mosaico con un 40% di Syrah e un tocco di Merlot, componendo un vino color petalo di rosa e indaco leggero, bello assai allโocchio e fragrante al naso. In bocca sono amarena fresca e intatta, agrume e ribes a dividersi il campo, sempre percorso da piacevole tensione, con la spezia a chiudere in suadenza il bel percorso. Valutazione: 80/100
Poggio al Tesoro | Bolgheri Rosato Cassiopea 2013
Cabernet, ma Franc; e Merlot ad avvolgerne di frutto gli aromi particolari. ร la scelta fatta da Poggio al Tesoro per il suo vino in rosa, nato e tirato su, ovviamente, in acciaio, con un mese di sosta sulle fecce fini dopo la svinatura. Fresco, speziato, ben โtiratoโ dalla combinazione bilanciata di sentori di frutti rossi ed erbe aromatiche apportata dai due vitigni, finisce asciutto ed equilibrato, con una piccola punta acuta che ne fa un rosรฉ ideale da aperitivo o da finger food, ma capace poi anche di confronti piรน sostenuti. Valutazione: 80/100
Tenuta di Vaira | Bolgheri Rosato Caccia al Palazzo 2013
Un fondatore molisano, Vincenzo Di Vaira, arrivato a Bolgheri quasi sessantโanni fa. Unโazienda da 50 ettari e, oltre ai vini, una produzione che include anche olio, grappe e (proposta meno frequente) un brandy ben curato. Caccia al Palazzo, etichetta parlante (un volo di farfalle in bianco e nero, con quella centrale tinta di rosa), intende occupare il reparto grazia nel ventaglio della produzione di casa. ร figlio allโ85% di Cabernet Sauvignon perรฒ, con il Merlot a completare lโuvaggio. E dunque a centrare lโobiettivo serve un tocco delicato e centrato nella gestione della breve convivenza con le bucce. Qui, cโรจ. E il risultato, fruttato e accogliente, senza cedimenti ma neppure โspineโ verdi, lo testimonia. Valutazione: 80/100
Giorgio Meletti Cavallari | Bolgheri Rosato 2013
Ha un colore piacevole e tuttโaltro che slavato, il rosato di Meletti Cavallari, altro nome del Bolgherese che non ha bisogno di introduzioni. Il suo rosato รจ imperniato sulla capacitร mimetica e sulle nuance olfattive del Syrah, 70% dellโassemblaggio, completato da un 30% di accogliente Merlot. Il naso, floreale allโapproccio, si sostanzia poi di frutto leggero e pulito; altrettanto netta รจ la beva, non imperiosa, ma gradevole, coerente, dal buon finale speziato e sostenuta da sufficiente aciditร . Snello ed equilibrato. Valutazione: 79/100
Tenuta Argentiera | Bolgheri Rosato Poggio ai Ginepri 2013
Unโazienda che sta facendo bene. I suoi vini di punta raccolgono consensi crescenti, e stima alta. E il rosato, il cui assemblaggio รจ dominato dal Cabernet Sauvignon e completato dallโapporto speziato di un tocco di Syrah e da un 10% di morbido Merlot, non fa certo sfigurare il marchio. Abbastanza caldo, accogliente al gusto, si presenta con sentori fruttati generosi e gli ammiccamenti di spezia di cui si diceva sopra. Piรน da carne bianca e da primi piatti che da aperitivo o gusto mare delicato, visto anche il buon tono alcolico, che non ne turba perรฒ la bevibilitร . Valutazione: 79/100
Serni Fulvio Luigi | Bolgheri Rosato Arcanto 2013
Un'azienda agricola completa, a Castagneto Carducci, con seminativi, olivi e frantoio, vigna e frutta: susine, pesche, meleโฆ A volerci giocar su, si potrebbe dire che questo vino rosa confetto, intenso e luminoso, abbia mescolato sentori propri (derivati da una ricetta che prevede Sangiovese, Syrah e Merlot) di spezie e piccoli frutti rossi โdriedโ a quelli degli alberi vicini. Il risultato รจ amabile, fresco (la vena acida affiora evidente sotto lโโinvolucroโ di leggera caramella di frutta). La chiusura perรฒ si distende in morbidezza. Ma il vino tiene. Valutazione: 79/100
Castello della Paneretta | Toscana Rosato 2013
Canaiolo 100%: scelta tosco-chiantigiana autentica per questโazienda di Barberino Val dโElsa dal blasone antico, per un rosato prodotto in tiratura decisamente limitata. Contatto con le bucce di tre ore circa, svinatura e fermentazione in bianco (in acciaio ovviamente) non troppo prolungata. Lโesito รจ, allโocchio, un peonia delicato dai riflessi dorati, con frutto un poโ scabro al naso e una tessitura sufficientemente ammorbidita al gusto per farne un vino versatile, gastronomico, gradevole, anche se forse in debito di un pizzico di personalitร . Valutazione: 77/100
Betzella | Bolgheri Rosato Pinksy 2013
Pink sta ovviamente per rosa, e โsyโ per Syrah, il vitigno che copre il 35% del progetto. Il resto รจ Cabernet Sauvignon, lavorato con accorta levitร di tocco: uno splash in acciaio con le bucce, poi il salasso, quindi fine fermentazione in bianco, ancora inox e un poโ di vetro. La bottiglia, vestita con fantasia, piacerร a chi si diverte a giocare col rosato come puro momento di piacere. Fitto dโaromi, con la susina al centro del comparto frutta, Pinksy ha beva civettuola quanto il nome, ma conclusa da finale caldo quanto basta.Valutazione: 77/100
Agrilandia | Toscana Rosato Fortulla 2013
Viene dalla terra dei cipressi (lโazienda รจ a Castiglioncello): e sul tema cipresso (sia le due โelleโ del logo che lโoriginale bottiglia satinata con tappo in vetro, figlia di design arcicurato, ne evocano il profilo) gioca lโimmagine del vino. Verrebbe da dire poi che anche sul cotรฉ olfattivo il cipresso, cosรฌ celebrato, vuol farsi sentire. Unโaccennata nota vegetale precede e si mescola infatti, frenandola leggermente, a quelle di piccoli frutti e pompelmo rosa. La matrice perรฒ non รจ degli alberi cari a Carducci: ma del Franc, usato qui in blend paritario con il Cabernet Sauvignon, e presumibile conferitore di questo carattere speciale al vino. Valutazione: 76/100
a cura di Antonio Paolini
I punteggi sono il frutto della valutazione di Antonio Paolini che ha degustato i vini per il Gambero Rosso
Articolo uscito sul numero di Settembre 2014 del Gambero Rosso. Per abbonarti clicca qui