Vila Nova de Gaia, appena di fronte alla città di Porto, in inverno ha lo stesso fascino dimesso e un po’ retrò dei barcos rabelo (tipiche imbarcazioni con le quali in passato si trasportava il famoso vino locale) tirati in secca sulle sponde del Duoro. Percorrendo il fiume, una dopo l’altra, si incontrano cantine storiche come Cálem, Noval, Sandeman, Taylor’s, Offley, Ramos Pinto, Cockburn's e, in ultimo, Graham’s. È questa la nostra destinazione finale. Rispetto alle altre cantine si trova su un piccolo promontorio da cui si gode un panorama mozzafiato sul quartiere della Ribeira e sul ponte Dom Luis I, nonostante lo sciame di pullman carichi di enoturisti che girano come trottole tra i vari “Lodges” scaricando ogni anno circa 60.000 persone.
La cantina Graham’s
Graham’s nasce nel lontano 1820 quando i fratelli William e John Graham, scozzesi commercianti tessili, iniziano la produzione di vino nella Valle del Douro dopo esser stati pagati, per un debito insoluto, con 27 barili di Porto. La passione e la loro capacità manageriale fa che nel corso dei decenni e grazie a importanti acquisizioni come Quinta Dos Malvedos (1890), la Graham’s diventi un punto di riferimento assoluto. Al punto che Sir Winston Churchill diventa il loro cliente più affezionato. Dopo 150 anni, nel 1970, la società passa di mano e viene acquisita dalla Symington Family Estates; oggi è condotta da cinque cugini (Paul, Johnny, Rupert, Dominic e Charles) che oltre a Graham’s gestiscono altri marchi storici del Porto come Warre's, Dow's, Cockburn's e Quinta do Vesuvio sviluppando, tra i primi, anche alcuni importanti marchi del Douro DOC in collaborazione con la famiglia Pratz di Bordeaux.
Le cantine e i loro tesori
Nonostante Graham’s Lodge, datato 1890, sia stato recentemente ristrutturato, varcare l’interno delle cantine, circondate da muri di granito da mezzo metro che garantiscono temperature costanti, è come calarsi in un universo spazio temporale che porta dietro nel tempo, ci si ritrova a passeggiare tra una quarantina di toneis (botti da 1000 litri) e balseiros (grandi tini di rovere che possono contenere fino a 10.000 di vino) e tra cataste di vecchie pipes(i barili da Porto, se ne contano fino a 2000) che ancora coccolano vini della fine del 19° secolo. La struttura offre una bella esperienza gastronomica con il Vinum, spettacolare ristorate nelle storiche cantine, visibili dietro il vetro. Una cucina studiata per valorizzare al massimo la cantina e forse la migliore vista sulla città.
Dopo essere passati attraverso le cantine private della famiglia Symington, si arriva nella piccola ma deliziosa sala di degustazione privata dove Emiliano Di Renzo, market manager della Graham’s, ci propone una imperdibile degustazione dei loro migliori Porto che per l’occasione ripercorreranno un arco temporale di decine di anni.
La degustazione
Graham's Late Bottled Vintage Port (LBV) 2009
La categoria LBV viene attribuita ai Porto di annate dichiarate Vintage che non vengono subito imbottigliate ma affinano dai 4 ai 6 anni in legno. Ragione per cui, rispetto ai Vintage puri che maturano solo due anni in botte per poi venire immediatamente imbottigliati, gli LBV una volta aperti sono di pronta beva e godibili fin da subito. In particolare questa annata, che mediamente è stata più siccitosa, regala un Porto dai profumi di ciliegia, mora e spezie che preludono a una beva calda, avvolgente e, per certi versi, sensuale.
Graham's Vintage Port “Quinta Dos Malvedos” 2001
È un Porto definibile come “single quinta” ovvero che viene prodotto grazie alle uve di una singola tenuta (Quinta Dos Malvedos) in un millesimo in cui un Vintage ufficiale non è stato fatto. Questo “Quinta Dos Malvedos” 2001, a differenza di quello che si potrebbe pensare, è dotato di carattere e fonde profumi di gelso, terra e tabacco in una struttura calibrata, coerente e dalla gradevole potenza alcolica. Un vino per chi desidera capire le potenzialità di un Vintage a un rapporto q/p invidiabile.
Graham's Vintage Port 2007
I Vintage nel mondo dei Porto rappresentano un po’ quello sono i millesimati nel mondo degli spumanti metodo classico, ovvero sono prodotti solo in annate ritenute eccezionali. Rispetto al precedente si nota da subito una maggiore profondità e complessità del vino che associa le sensazioni di mirtillo, prugna, eucalipto e spezie nere ad una corpo opulento, vibrante, vellutato ed impeccabilmente equilibrato e persistente. Ancora giovane, per capire le sue vere potenzialità occorre aspettarlo per altri 50 anni…..
Graham's Vintage Port 2000
In molti, a Vila Nova de Gaia, scommettono su questa annata, per tanti la migliore degli ultimi 15 anni. Se ci si aspetta, rispetto alla 2007, una maggiore evoluzione del vino si rimane alquanto delusi visto che questo Porto rimane giovanissimo e inquadrato nella sua gabbia aromatica: tra frutta rossa sotto spirito, prugna secca, viola appassita e menta. Alla beva è dirompente, cremoso e dotato ancora di un tannino graffiante che solo il tempo renderà setoso. Finale austero e lunghissimo.
Graham's Vintage Port 1983
Ventitré anni regalano a questo vino una veste cromatica color rubino scarico e un elegante naso dove i più attenti degustatori potranno ritrovare la viola passita, la confettura di lampone, il tabacco da pipa, l’eucalipto e il caramello. Bocca persuasiva, dotata di finissimo tannino perfettamente integrato nella struttura del Porto che, come un acrobata circense, rimane in perfetto equilibrio su una linea spazio temporale incessante e apparentemente inesauribile.
Graham’s 10 Years Old Tawny Port
Gli Old Tawny rappresentano l’opposto dei Vintage. Questi, come già scritto, dopo due anni di affinamento in legno vengono imbottigliati con conseguente minima esposizione all’ossigeno vista che tutta l’evoluzione avverrà in vetro per decenni. Gli Aged Tawny, invece, sono invecchiati all’interno delle classiche pipas (barili) di legno da 550 litri anche per molti decenni prima di finire in bottiglia con un colore rosso granato (tawny infatti in inglese significa mattonato) che, ovviamente, rappresenta la conseguenza dell’ossidazione del vino in legno. In etichetta possiamo trovare quattro tipologie di età: 10, 20, 30 o 40 anni. È bene ricordare che, ad esempio, un 30 Years Aged Tawny è un sapiente blend di vari Porto di diversi anni di età la cui media sarà come minimo trent’anni sia come colore che (soprattutto) come gusto. In questo àmbito la parte del leone la giocherà il Master Blander’s, cioè colui che, dopo tantissimi assaggi dei vini in affinamento in cantina, deciderà come tagliare il Porto secondo lo stile della casa.
Fatta questa opportuna premessa il Graham’s 10 Years Old Tawny Port ha un colore ambrato che prelude a un olfatto prismatico che ricorda il mallo di noce, la castagna, la mandorla amara, l’uva passa, gli agrumi canditi e il timo. In bocca è consistente, quasi oleoso, e permea il palato con potenza ed equilibrio. Finale da tempo sospeso, quasi infinito nei ricordi di frutta secca.
Graham’s 20 Years Old Tawny Port
Rispetto al precedente si manifesta di un colore ambra ancora più chiaro e per un naso poliedrico ricco di incalzanti me regali profumi dove si susseguono toni di arancia amara, cola, orzo, dattero, fico secco, malto. Al palato è viscoso, suadente, ricco di eleganti note ossidative che sfociano in una proporzione decisamente armonica soprattutto nella scia finale sapida impreziosita da note di terra e pane di segale.
Graham’s 30 Years Old Tawny Port
L’aspetto cromatico si fa sempre più chiaro e la consueta veste ambra si scarica sempre più lasciando posto a tinte quasi di oro rosso. Un vino prezioso già alla vista che tende a stupire quando si alza il bicchiere per comprendere i suoi sfaccettati profumi che richiamano prepotentemente la caramella d’orzo, il mogano, il rabarbaro, la menta secca, le fragranze dei biscotti da forno, l’acero e la buccia di arancia secca. L’assaggio insegue e riprende perfettamente le sensazioni odorose fornendo una esperienza sensoriale di morbida dolcezza, freschezza e solenne chiusura che, interminabile, prende tutte le forme della frutta secca. Da meditazione.
Graham’s 40 Years Old Tawny Port
Il colore mogano incredibilmente lucente che vira verso il dorato è solo l’ouverture di questo incredibile Aged Tawny Port il cui corredo aromatico è tale da lasciare senza fiato anche il più navigato degustatore: mela cotogna, castagnaccio, uva spina essiccata, pan pepato, torrefazione, liquirizia, cioccolato, fico secco, miele di castagno, chinotto, canna da zucchero, frutta secca. Al gusto è ricco, nella sua sensualità viscosa che non crea alcun problema all’equilibrio ricercatissimo e alla sua progressione che regala sensazioni incommensurabili. Piccolo grande capolavoro del Master Blender della Graham’s che, da bravo alchimista, ogni anno tira fuori Porto unici nel loro genere da regalare ora alle future generazioni di appassionati di vino e vita. Da bere con un pregevole sigaro godendosi il tramonto estivo.
Graham’s | Portogallo | Vila Nova de Gaia | R. de Rei Ramiro 514 | www.grahams-port.com
a cura di Andrea Petrini