In questo borgo dove la storia e la natura vivono un tempo tutto loro, il Chianti esprime tutto il suo fascino territoriale e la sua forza, e il sangiovese trova unโeleganza identitaria fatta di continuitร e grande tradizione. I Ruspoli, legati a questa tenuta dai primi del โ900, custodiscono con passione e orgoglio questo angolo paradisiaco tra Siena e Firenze.
La Tenuta di Liliano
A metร strada tra Castellina in Chianti e Monteriggioni, tra Firenze e Siena, il borgo di Lilliano ha rappresentato per secoli una zona di confine. Disputata tra le due importanti repubbliche, quella fiorentina e quella senese, tra il XII e il XIII secolo, per la sua posizione strategica, Lilliano mantiene tuttora il fascino del passaggio e del divenire. La Strada Santa Cristina a Lilliano, che attraversa il borgo e lambisce la bellissima tenuta proprietร della famiglia Ruspoli fin dagli anni Venti, sembra proprio voler ricordare che il passaggio di genti, di eserciti, di olio e di vino, ha sempre fatto parte di questo borgo in qualche modo aperto, accogliente, immediato e luminoso. Il bellissimo viale alberato che parte dalla strada provinciale porta, in poche centinaia di metri, in una dimensione spazio temporale modificata, che la Pieve di Santa Cristina, col suo aspetto sobrio, definisce al meglio.
La storia
โร stato un borgo molto travagliato, piรน volte distrutto e ricostruito. Firenze e Siena se lo contendevano, cosรฌ di confine, cosรฌ strategico. Lโaspetto attuale รจ ottocentesco ma rimane forte lโimpronta medievale, che si coglie al meglio guardando la topografia delle strutture oltre che, dal vivo, cantine e mura di cintaโ. La proprietร passa di mano in mano fino ad arrivare, per asse ereditario, a quella attuale di Giulio e Pietro Ruspoli. โNegli anni Venti la proprietร venne comprata dalla famiglia della nostra bisnonna. Bisogna attendere perรฒ la generazione successiva per i primi vini imbottigliati. Fu infatti nel 1958 che Eleonora Ruspoli Berlingieri, donna moderna e allโavanguardia, indipendente e volitiva, decise il netto cambio di rotta, alla ricerca di una qualitร fino a quel momento nemmeno considerataโ spiega Alessandro Ruspoli, nipote di Giulio, che ci conduce a visitare la tenuta. In quegli anni venne chiamato lโenologo Giulio Gambelli, che diede unโimpostazione classica e territoriale, sopravvissuta alla modernizzazione degli anni Novanta, che i vini di Lilliano raccontano anche oggi. โDal 2003 il nostro consulente enologo รจ Lorenzo Landi. Ha affiancato Giulio inizialmente e poi ha preso il suo posto. Ma รจ stato un passaggio di grande continuitร e non certo di rottura, come raccontano i vini stessi. Lorenzo รจ un grande professionista e soprattutto รจ rispettoso del volere della proprietร . Noi abbiamo voluto, da sempre, mantenere un certo carattere nei nostri vini. Che รจ il carattere di questa zona del Chianti Classico, piรน vicina a Siena che a Firenze, che dร vini di struttura e determinazioneโ.
Il presente
Ancora oggi per la vinificazione della Riserva si usano le vasche in cemento vetrificate, mentre lโaffinamento avviene in botti grandi, da 28 o 34 ettolitri. Negli anni รจ cambiato il blend della Riserva che ha visto, fino a tutti gli anni Settanta, affiancati al sangiovese anche malvasia e trebbiano, poi canaiolo e colorino fino al 2009, anno in cui il canaiolo รจ stato sostituito dal merlot, in attesa della prossima vendemmia in cui il sangiovese sarร in purezza. โIl miglioramento del materiale in vigna โ dovuto soprattutto a una migliore qualitร genetica e agronomica, a una maggiore etร del vigneto e certamente a un aumento delle competenze specifiche in materia โ ci ha fatto capire che i complementari non sono piรน necessari per noi. Le uve che vanno a comporre la Riserva provengono invece sempre dagli stessi vigneti, che hanno dimostrato, negli anni, di produrre uva con particolari caratteristiche, adatte allโinvecchiamentoโ dice Ruspoli. โSono tre, ognuna con caratteristiche diverseโ conferma Porcinai, lโagronomo โCasina Sopra Strada ha unโottima esposizione su ovest e si trova nella parte piรน alta dei vigneti di proprietร , a 300 metri, su un poggio molto ventilato con terreni che presentano unโimportante presenza di scheletro e poca argilla, รจ stata piantata nel 2007; Rondรฒ ha invece un terreno piรน profondo, con una componente importante di argilla che dร uve piรน concentrate e strutturate e risale al 2004; Le Rose รจ una via di mezzo tra le due precedenti ed รจ stata piantata nel 2001. Tutte le viti sono potate a cordone speronato. Nel futuro entreranno nel blend della Riserva le uve di Le Piagge, una vigna recentemente ripiantata, che si trova tra i 320 e i 330 metri, su alberese e marna argilloso calcarea, con una grande presenza di calcareโ. Sempre nel segno della continuitร .
La degustazione
La verticale, molto interessante, racconta la continuitร stilistica nei vini di Lilliano. Un buco temporale consistente, dai primi anni Settanta alla fine dei Novanta, toglie un poโ la possibilitร di una sguardo omogeneo, ma la bellissima performance dei vecchi millesimi non lascia dubbi sulla qualitร delle bottiglie mancanti. Beato che se le trova in cantinaโฆ
2011
Lโannata calda e poco piovosa ha consegnato unโuva sana e matura che si traduce in un vino di colore intenso, dal naso espressivo, con note precise di frutti di bosco scuri, foglia secca, spezie. La bocca รจ avvolgente e intensa, alcolica, rotonda e molto saporita, con un tannino preciso e amalgamato e unโaciditร non sbandierata ma che lavora nelle retrovie e sostiene con nonchalance tanta materia. Finale mediterraneo, con belle sensazioni di erbe officinali.
Valutazione: 88
2010
Lโannata, notoriamente piรน fresca, regala un vino piรน sfumato e intrigante nei diversi chiaroscuri. Al naso, al frutto nero si accompagna anche una bella fragola matura, seguita da sensazioni di lavanda e alloro, fiore secco, pepe, con vaghe sensazioni balsamiche. Pur rimanendo un vino di struttura e materia ha dalla sua una maggiore aciditร del precedente, che regala tensione e lunghezza, e un finale davvero affascinante, con note di sottobosco e humus.
Valutazione: 92
2008
Annata abbastanza calda ma piovosa, regala vini freschi e leggiadri. Alla tipica nota di frutto nero, gelso e ribes nero, si accompagnano sensazioni piรน verdi, di erba appena tagliata, alloro e salvia. La bocca rimarca la buona aciditร di fondo e una certa rigiditร tannica, per un finale largo e appagante.
Valutazione: 89
2007
Il naso racconta fedelmente lโannata calda, con i toni di confettura di prugne, fieno e tabacco da pipa. La sensazione di frutta matura torna allโassaggio, accompagnata da una rotonditร generale e una certa alcolicitร , con un tannino un filo asciutto e una certa rigiditร sul finale.
Valutazione: 86
2005
Annata fresca e piovosa che consegna un vino nellโinsieme un poโ affaticato ma di fascino. Il naso ricorda la frutta matura, anche in confettura, le foglie del sottobosco, la scatola di sigari, lโalloro e i chiodi di garofano. La bocca รจ un poโ stretta e la chiusura repentina ma il finale riprende di slancio su un tannino che ha ancora molto da dire.
Valutazione: 86
2004
Un naso molto particolare definisce questo millesimo, con sensazioni di roccia e ferro, catrame, frutta nera, cenni balsamici. La bocca ha tensione e beva, รจ raffinato aromaticamente e regala un bel finale, fragrante e coerente.
Valutazione: 88
2003
I limiti dellโannata, torrida, si fanno sentire in questo vino piรน convincente al naso che in bocca. Le sensazioni di frutta matura, more, mirtilli, si intersecano a quelle di frutta sciroppata, prugne e pesche gialle, mantenendo perรฒ freschi richiami di alloro. La bocca รจ godibile ma manca di allungo, a causa di un tannino tranchante che chiude repentinamente il finale.
Valutazione: 85
1998
Una bellissima e sorprendente versione, in cui gli aspetti evolutivi hanno carattere e fascino. Il naso alterna note piรน evolutive, frutto nero in confettura, foglia secca, tabacco da pipa, tamarindo, a note piรน fresche e leggiadre, di rosmarino e fiore. La bocca รจ progressiva e di grande tensione, senza cedimenti, con avvincenti note di coloniali e di rosmarino, che torna vivace sul finale.
Valutazione: 93
1971
Il naso evidenzia precise note evolutive, in cui si distinguono la terra bagnata, le foglie secche, cenni di amaretto e bellissime sensazioni di zafferano. La bocca, pur mantenendo un suo equilibrio tra dolcezza e aciditร , รจ penalizzata in chiusura da un tannino eccessivamente asciugante. Comunque affascinante.
Valutazione: 88
1964
Un vino di altissimo livelli, dal naso straordinario, per integritร e finezza: sensazioni autunnali di sottobosco, funghi, bacche, scorza dโarancia, alloro e zafferano, una delicata sensazione di tostato, che rimanda la legno di castagno. La bocca รจ freschezza e dolcezza allo stesso tempo, e il tannino รจ sostenuto ma morbido.
Valutazione: 91
1958
Un naso decadente e allo stesso tempo reattivo, che dopo lโiniziale riduzione regala sensazioni di ciliegie sotto spirito, lapis, goudron e asfalto bagnato. La bocca ha tensione e il finale tiene lungamente, con una chiusura pulita e nitida che rimanda alla scorza dโarancia essiccata.
Valutazione: 90
Tenuta di Lilliano | Castellina in Chianti (SI) | tel. 0577 743070 | www.lilliano.com
a cura di Eleonora Guerini
foto di Sandro Michahelles
Articolo uscito sul numero di Luglio 2016 del Gambero Rosso.