Appunti di degustazione. Bollinger: storia e assaggi di uno dei grandi nomi dello Champagne

4 Lug 2016, 13:00 | a cura di

In visita da Bollinger tra assaggi di grandi bottiglie e visite guidate, per scoprire la storia e i metodi di produzione di una della piรน importanti maison di Champagne.


La storia

 

La maison Bollinger ha sede ad Aรฟ, nella Valle della Marna. Varcando la soglia del civico 16 di Rue Jules Lobet, non possiamo non respirare la storia di questa azienda che affonda le sue radici nei primi anni del XIX secolo quando Athanase de Villermont, un nobile che aveva ereditato terreni nell'area di Aรฟ, Joseph Bollinger, un uomo di affari tedesco col pallino dello Champagne, ePaul Ranaudin, un appassionato di vino locale, misero assieme le loro capacitร  fondando il 6 febbraio1829la Renaudin-Bollinger & Cie. A Joseph spettava la gestione commerciale mentre Paul, che abbandonรฒ presto il suo incarico, aveva il compito di gestire la parte produttiva.

Joseph Bollinger, dopo aver sposato nel 1837 Louise-Charlotte, figlia di Athanase de Villermont, diventรฒ il vero uomo simbolo della maison e, dove aver esportato con successo il suo Champagne in Inghilterra e Stati Uniti, nel 1923 lasciรฒ il timone dell'azienda a suo nipote Jacques che, sfortunatamente, morรฌ durante la seconda guerra lasciando l'ereditร , morale ed economica, a sua moglie Elizabeth Law de Lauriston Boubers, soprannominata Lily, che a 42 anni mise anima e corpo in questa impresa diventando una figura simbolo di Bollinger. Donna forte e visionaria, Lily acquisรฌ nuovi vigneti e rafforzรฒ in maniera significativa l'immagine di Bollinger puntando senza mezzi termini sull'eccellenza del suo Champagne tanto che fu lei a dare l'impulso decisivo nella creazione del mitico Bollinger R.D. Il suo carisma e la sua immagine tra i vigneti con la fedele bicicletta, sono ancora indelebili nonostante dal 1977, anno della sua morte, la guida dellโ€™azienda sia passata a Christian Bizot, suo nipote, che ancora oggi porta avanti con successo questa storica maison pubblicando, nel 1992, la Carta Etica e di Qualitร che enuncia i principi filosofici e le regole produttive di Bollinger.

 

 

Bollinger

I vigneti

I sette vigneti aziendali si estendono, per oltre165 ettari, tra i comuni di Aรฟ, Avenay, Tauxiรจres, Louvois etรฌ Verzenay (100% pinot nero), Cuis (100% chardonnay) e Champvoisy (100% pinot meunier). L'85% di queste parcelle sono classificate Grand Cru e Premier Cru e il pinot nero piantato, sempre in termini quantitativi, rappresenta oltre il 60% del totale.

Appena fuori la sede, oltre a un piccolissimo vigneto sperimentale, si trova un'altra delle caratteristiche peculiari di Bollinger ovvero dueparticolari parcelle di pinot nero (totale 0.36 ettari) chiamate Clos Saint-Jacques e Chaudes Terres (esisteva anche un terzo impianto a Bouzy chiamato Croix Rouge, espiantato causa fillossera) con le quali si produce l'esclusiva cuvรฉe Vieilles Vignes Franรงaisesil cui nome non รจ strettamente legato allโ€™etร  delle vigne, cloni di piante a piede franco, ma dal loro antico sistema di allevamento, denominato โ€œen fouleโ€ (file non ordinate), che vuole lavorazioni manuali, talvolta con lโ€™aiuto di un cavallo, e un sistema di moltiplicazione tramite propaggine.

 

Bottaio

Il mastro bottaio

Fabrice Gass รจ il mastro bottaio di Bollinger e l'ultimo artigiano dello Champagne che cura le botti. Il suo รจ un lavoro ancestrale, duro, perchรฉ prendersi cura di oltre 3.500 barili di legno, alcuni di oltre 100 anni, non รจ semplice, soprattutto se si pensa che solo lui, e nessun altro, ha lโ€™onere e lโ€™onore di farlo. Il rumore delle martellate che scandiscono il suo lavoro si sentono giร  da un centinaio di metri prima di arrivare alla sua bottega. L'odore del legno, proveniente da migliaia di botti di varia capacitร  (228 litri e 410 litri) e di almeno quattro anni di etร , pervade anche la cantina di vinificazione a due passi dalla tonnellerie. Ci troviamo all'interno di un grande magazzino ristrutturato dove, una volta lโ€™anno, arrivano i mosti delle uve precedentemente pressate all'interno delle strutture che Bollinger detiene nei comuni di Louvois e Mareuil sur Aรฟ al fine di garantire una breve distanza tra luogo di raccolta e di pressatura. Al momento del loro arrivo in cantina spetterร  a Gilles Descรดtes, lo Chef de Cave, valutare la qualitร  della materia prima scartando e vendendo tutto ciรฒ che non rispetta i requisiti della maison.

 

 

Catina Bollinger

La cantina

Distinguendo le varietร  d'uva e le relative parcelle, Bollinger effettua la prima fermentazione in legno per tutti i Premier Cru e in Grand Cru mentre si avvale anche di tini di acciaio per i vini non millesimati. I vini svolgono in legno anche la fermentazione malolattica.

Uscendo dalla cantina si scende verso le storiche cantine di affinamento: chilometri di cunicoli dove al buio sostano i vini che, dopo l'assemblaggio, maturano a contatto con i lievitiper un minimo di 3 anni per lo Special Cuvรฉe, 5 anni per la Grande Annรฉe e 8 anni per lโ€™ R.D. Questo invecchiamento, molto piรน lungo di quanto richiesto dalle regole della Denominazione che prevede 15 mesi per i non millesimati e almeno tre anni per i millesimati, permette la perfetta maturazione degli aromi e lascia al vino il tempo di recuperare il suo equilibrio.

File infinite di Champagne, perfettamente accatastati, portano fino a un muro di bottiglie da 1.5 litri (750.000 unitร  in totale) che rappresentano i c.d. magnum de rรฉserve. Definiti da Dorothรฉe (l'accompagnatrice che guida la nostra visita) come vere e proprie "bombes aromatiques", questi vini di riserva provengono da parcelle classificate Grand Cru e Premier Cru che la maison, anno dopo anno, vitigno per vitigno, imbottiglia con tappo di sughero e sotto una leggera presa di spuma (2 atmosfere) lasciandoli riposare nelle cantine per un periodo che va dai 5 ai 15 anni. Altri vini di riserva, per motivi di spazio, sono conservati in tini di acciaio.

Disponendo di una vera enoteca storica, la maison Bollinger puรฒ scegliere con precisione il cru, il vitigno e lโ€™annata che assicureranno la continuitร  nell'assemblaggio del Brut Special Cuvรฉe. Gilles Descรดtese il suo staff, ad esempio, hanno imbottigliato nel 2015 circa 70.000 magnum. Per l'ultimo Special Cuvรฉe, commercializzato tra il 2019 e il 2020, il blend sarร  composto da un 45% di vini del 2015, un 45% di vini conservati in acciaio del 2014/13/12 e di un 5% di magnum de rรฉserve del 2008/07/06.

Dopo il tiraggio, che per i millesimati avviene con tappo di sughero per permettere una lenta ossidazione e un processo ottimale di autolisi dei lieviti, gli champagne vengono sboccati (i vintage solo manualmente) e, dopo l'aggiunto della liquer d'expedition, riposano altri tre mesi in cantina prima di essere inviati nella nuova struttura di Oger, nella Cรดte des Blancs, dove le bottiglie saranno definitivamente etichettate, confezionate e spedite in tutto il mondo.

La degustazione

All'interno della sala accoglienza di Bollinger uno spazioso tavolo centrale accoglie tanti Champagne in attesa di essere degustati.

 

 

 

Bollinger Special Cuvรฉe NV: รจil vino bandiera dell'azienda, il cui nome venne suggerito dall'agente di commercio britannico diMonsieur Georges Bollinger che pensรฒ bene di scriverei โ€œspecialโ€ all'inglese e senza accento perchรฉ trovava inappropriata l'espressione โ€œBrut sans annรฉeโ€ per uno Champagne di una simile eleganza. LoSpecial Cuvรฉe รจ il risultato dell'assemblaggio di vini vintage e di riserva a base di pinot nero (60%), chardonnay (25%) e pinot meunier (15%). Il vino, prima della sboccatura, affina sui lieviti per almeno tre anni e ha un dosaggio di 8/9 g/l.

Berlo รจ un piacere e le sue equilibrate note di mela, mandorla, erbe aromatiche e crosta di pane sono coerenti anche al sorso dove vengono esaltate da una carbonica soffice e cremosa che dona densitร  allo Champagne. Un timbro di fabbrica davvero impeccabile.

 

Bollinger Rosรฉ NV, nato solo nel 2008, รจ un blend di pinot nero (62%), chardonnay (25%) e pinot meunier (14%) al quale รจ stato aggiunto un 5/6% di vino rosso proveniente dai terroir di Aรฟ e Verzenay. Prima della sboccatura affina sui lieviti per almeno tre anni e ha un dosaggio di 7/8 g/l. Si potrebbe definire una sorta di Special Cuvรฉe al quale รจ stato aggiunto il carattere dei frutti rossi che, freschissimi, ritroviamo anche alla gustativa assieme a un delicatissimo tannino. Bella la persistenza finale che rimanda all'agrume rosso.

 

La Grande Annรฉe 2005 รจ un assemblaggio di pinot nero (70%) e chardonnay (30%) provenienti da 13 parcelle localizzate ad Aรฟ e Verzenay per il pinot nero e Avize, Chouilly e Mesnil sur Oger per lo chardonnay (95% Grand Crus e 5% Premier Crus). La Grande Annรฉe 2005, figlia di una annata calda e generosa, non fa sconti fornendo un impatto olfattivo intenso e complesso dove spiccano le sensazioni di mela cotogna, zenzero, miele millefiori e frutta secca. Il sorso รจcremoso, abbastanza fresco, con finale persistente dove ritornano gli aromi di crema pasticcera e frutta bianca matura. Il vino esce dopo almeno sei anni di affinamento sui lieviti e, come tutti i millesimati, ha unrรฉmuageed undรฉgorgementmanuale.

 

La Grande Annรฉe Rosรฉ 2005 nasce da un blend di pinot nero (72%) echardonnay (28%) a cui รจ stato aggiunto vino rosso proveniente da una parcella unica, la mitica Cรดte aux Enfants, dalle cui viti di pinot nero nasce l'omonimo e unico rosso fermo prodotto da Bollinger. Rispetto al Rosรฉ non millesimato precedentemente bevuto, si differenzia per una maggiore complessitร  fruttata ma, soprattutto, per personalitร  e una mineralitร  struggente che si riscontra maggiormente al gusto dove le sensazioni dure di terra e ferro sono gradevolmente sfumate da importanti ritorni di agrumi rossi e frutti di bosco. Ancora giovanissimo, dovremmo aspettare ancora anni affinchรฉ si esprima al massimo.

 

 

Il Bollinger R.D. 2002 

 

Il Bollinger R.D. 2002(63% pinot nero e 37% chardonnay) non ha bisogno di presentazioni. Nato dal genio visionario di Lily Bollinger che nel 1967 lanciรฒ il primo R.D. (l'acronimo sta per Rรฉcemment Dรฉgorgรฉ), con l'intento di fare un grande Champagne affinato sui lieviti per un tempo eccezionalmente lungo. Il Bollinger R.Desce solo nelle annate che la maison reputa eccezionali e la 2002 รจ sicuramente una di queste, probabilmente la migliore dell'ultimo decennio per cui, come ama dire Dorothรฉe, se รจ vero che ogni R.D. รจ nato come Grande Annรฉe, non รจ detto che sia il contrario. Degustarlo รจ una sensazione unica e giร  al naso conquista con un ventaglio olfattivo di raro charme dove risalta la frutta in tutte le sue forme (croccante, matura e secca) accanto a note di nocciola, miele di castagno, cera d'api, torba e sbuffi minerali. Il palato si lascia immediatamente conquistare dall'intensitร  minerale che sfocia in un corpo pieno ma slanciato da una corroborante vena acida e una bollicina da manuale. Finale interminabile e secco grazie anche a un dosaggio da extra brut (3/4 g/l). Insomma, un R.D. di rara eleganza dove il peso percepito del vino sembra molto inferiore rispetto a quello reale composto da tanta sostanza che solo il tempo potrร  forgiare rendendolo unico ed inimitabile. Chapeau!

 

http://www.champagne-bollinger.com/en/INT/

a cura di Andrea Petrini

 
 
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