La storia
Lโinizio dellโavventura di Luce, vino nato dalla joint venture tra la famiglia Frescobaldi e la famiglia Mondavi non fu salutato in maniera entusiasta dai critici italiani: non piaceva lโidea di far nascere un nuovo supertuscan a Montalcino, con il sangiovese che andava a unirsi al merlot, sembrava solo per soddisfare un gusto americano caratterizzato da una maggiore morbidezza del vino e da un affinamento per lungo tempo in barrique. Non piaceva lโetichetta, che Luigi Veronelli definรฌ piรน adatta a un detersivo, ma che oggi รจ sempre la stessa, caso quasi unico per un vino italiano, panorama in cui la sindrome da restyling ha colpito quasi tutti i produttori. Dopo venti vendemmie รจ doveroso ripensare a un vino che ha superato la fine dellโazienda Mondavi e dal 2004 รจ passato direttamente sotto il controllo dei Frescobaldi, di Lamberto soprattutto, ispiratore del progetto e oggi presidente dellโazienda di famiglia. Lamberto dal 2002 si รจ trovato a fronteggiare delle annate non semplici, ma ha affrontato le difficoltร riuscendo a sorprendere chi lo attendeva per criticarlo. Al suo fianco lโenologo Niccolรฒ dโAfflitto, che cura da tempo le diverse Tenute Frescobaldi, e che da alcuni anni segue anche le vigne di Luce. ร cosรฌ che รจ rinato un vino che parla toscano, che narra di un territorio vocato, di annate difficili, di abilitร cantiniere. Un merlot che da alloctono diventa autoctono e un sangiovese che trova nellโinsolazione del territorio di Montalcino e nel suo scheletro territoriale il suo alimento. Certo รจ che il vino รจ mutato e in meglio.
I numeri
Le verticali hanno il vantaggio di far emergere pregi e difetti di un prodotto, dimostrare la sua longevitร ma anche il mantenimento di uno stile, che non corre dietro alle mode (altra accusa dellโepoca) ma si impone per le sue caratteristiche, che il mercato puรฒ o meno premiare. E in effetti i consumatori, soprattutto stranieri, sono sempre stati fedeli ad una produzione che oggi si assesta a circa 80.000 bottiglie, ma ha toccato anche punte di 12.0000, in grado di coprire una richiesta internazionale.
La degustazione
La degustazione รจ avvenuta a Milano, nellโex chiesa di San Carpoforo a Brera, sede del dipartimento di arti visive dellโAccademia di Belle Arti, in maniera piรน casual del solito: solo magnum, degustazione piedi, con la possibilitร di tornare a piacimento a riassaggiare ogni annata.
1993
Annata abbastanza calda che ha condizionato la maturitร fenologica di entrambi i vitigni. Sebbene i grappoli di merlot fossero perfettamente maturi a metร settembre si รจ dovuto attendere che il sangiovese maturasse. Sin dai primi assaggi ha dimostrato di possedere un ottimo potenziale di invecchiamento. Colore rosso pulito, naso fresco e ancora quasi erbaceo, al naso frutto rosso come ciliegia pieno e ricco. Bocca docile, gustosa, piena, elegante e un finale in crescendo positivo. Affascinante.
1994
Stagione vinicola non particolarmente fortunata: la poca pioggia ha comportato uno sviluppo precoce delle uve, impedendo al vino di rivelare la sua pienezza col tempo. Colore rosso rubino scarico, lieve e poco incisivo. Il naso รจ evoluto, con sentori maturi di confettura, anche ossidativi, poi di canfora. Bocca piรน radiosa, ma non elegantissima, piccolo finale caldo alcolico e mediamente prolungato. Introverso.
1995
Montalcino รจ unโarea caratterizzata da estati calde, ma quella del โ95 รจ stata atipica. Una primavera inespressiva e unโestate che tardava ad arrivare hanno condizionato la fioritura delle viti. Fortunatamente il mese di settembre assolato e con buone temperature ha assicurato la qualitร della vendemmia. Bel colore rubino vivace. Naso serrato, confettura di more non evoluta, sfumature di cacao amaro e poi spezie cupe come cannella. La bocca รจ ricca: soda, tannino ben contenuto, finale piacevolmente delicato. Vivace.
1996
La pioggia e le basse temperature hanno ritardato la fioritura e poi lo sviluppo dei grappoli, ma almeno lโinsolazione estiva ha assicurato lโinvaiatura nelle prime settimane dโagosto. Poco espressivo da giovane, dimostra a distanza di 18 anni, un carattere cupo. Rosso rubino semplice, al naso mostra cenni alcolici, poi di frutti maturi rossi come lamponi e fragole. La bocca รจ ben assortita, con freschezza lieve e docile, finale in crescendo. Corretto.
1997
Nonostante lโimprovvisa gelata che ad aprile ha colpito il sud della Toscana, il caldo costante di agosto e parte del mese di settembre ha permesso una maturazione uniforme sia del merlot che del sangiovese. Colore pulito rubino invitante. Al naso risulta appena etereo, poi emerge una bella presenza di ciliegia e ribes, bocca scarica non troppo potente, rilassata, docile, con tannini integrati e unbelretrogusto. Convincente.
1998
Il sole eccessivo dei mesi estivi ha condizionato la maturazione delle uve tanto che la versione โ98 appare poco convincente. Colore rosso cupo e pieno. Al naso si mostra evoluto, da frutta cotta come prugne, smalto pieno e miscellanea di frutti rossi. In bocca รจ forte il tannino, potente e meno serrato, con poca aciditร e finale medio. Smarrito.
1999
Annata sorprendente caratterizzata da un clima favorevole in tutte le fasi del ciclo vegetativo delle vigne. Rosso granato, al naso ha tutto il fruttato gustoso del merlot, con note di mora e susine poi mirtillo e lamponi, cenni di incenso, erbe aromatiche come mirto e speziato diffuso. La bocca succosa รจ divertente, tesa, fresca, finale in crescendo. Divertente.
2000
Tempo instabile nel 2000 con numerose piogge in primavera a cui ha fatto seguito un periodo soleggiato e caldo ad agosto. Colore rubino deciso, ricco intenso. Al naso dominano erbe aromatiche, poi i fiori del pot-pourri. Ingresso in bocca rotondo, ampio, cremoso, fresco; finale prolungato. Ammaliante.
2001
La stagione vinicola particolarmente fresca con unโinopportuna gelata primaverile ha portato a una netta diminuzione del raccolto, ma non ha intaccato il risultato qualitativo. Alla vista si presenta molto cupo e pieno. Il naso mostra frutti di bosco nitidi e puliti, dal mirtillo alla mora passando per il lampone. Al palato la sua eleganza si traduce in una contenuta e rinfrescante aciditร , che accompagna la persistenza dei tannini. La consistenza รจ soda, succosa quasi serrata, finale appetitoso e gradevole. Invitante.
2002
Anno ricco di avvenimenti: la responsabilitร dellโazienda passa interamente nelle mani di Lamberto Frescobaldi che si trova ad affrontare la pesante grandinata di metร agosto che danneggia gran parte delle piante. Evento sfortunato che condiziona la riuscita del vino e la produzione, alquanto ridotta. Colpisce per il colore cupissimo, decisamente serrato. Il naso esprime spremuta di frutta fresca come ciliegia e mirtillo, poi spezie delicate tipo noce moscata. La bocca รจ rotondissima, atipica, delicata, finale medio. Incompreso.
2003
I vigneti di Luce, che in questo periodo sono stati coinvolti da unโinsolazione costante e forte, sono maturati precocemente rispetto agli anni passati. Lโannata calda ha dato vita a un vino fruttato e intenso. Bel colore porpora pulitissimo e limpido. Allโolfatto mostra naso fruttato, cenni di sottobosco come terra e foglie, poi tabacco. Bocca succosa, dolce, elegante, finale saporito e piacevole, con tannino lieve. Compresso.
2004
Stagione generosa, sia per produzioni che per andamento climatico. Numerose escursioni termiche tra maggio e giugno hanno assicurato la giusta maturazione fenolica e un ottimo grado zuccherino. Allโesame visivo si mostra di un bel colore porpora, naso di buona complessitร , con frutti ordinati come ciliegia e prugna, poi erbe aromatiche come alloro. Lieve e gradevole, bocca sottile, gustosa, piacevole, docile, di giusta potenza; finale fresco e lieve. Rilassante.
2005
Non le piogge, ma le temperature fresche hanno condizionato il raccolto del 2005 e la graduale maturazione del merlot e del sangiovese. Colore pulito e ben ordinato. Allโolfatto si mostra pieno, maturo, con confettura di frutti rossi come ribes, poi cenni di chiodi di garofano. Deciso in bocca, che รจ soda e gustosa, un poโ grossolana, dal finale robusto. Rustico.
2006
Annata ottima, da considerarsi la piรน completa per produzioni e qualitร . Un vino di grandissima concentrazione e sorprendente persistenza. Bello il colore, di un porpora ancora pieno. ร deciso al naso, fresco di sensazioni balsamiche e poi minerali, spezie ben dosate. Lโingresso in bocca รจ elegante, pieno, cremosa la consistenza che regala un finale prolungato. Equilibrato.
2007
Insieme alla versione 2006 inaugura una fase di grande splendore per le peculiaritร di Luce. Le piogge invernali hanno consentito di creare una riserva idrica che รจ servita a nutrire le piante nelle giornate calde e soleggiate. Ottimo lโesame visivo, di un rosso acceso. Buona impressione al naso, fresco, gradevole, erbaceo, balsamico, con frutti nitidi. In boccaรจ lieve lโingresso, delicato il frutto, avvolgente nel retrogusto piacevole, finale lunghissimo. Esaltante.
2008
Meno appeal dei suoi precedenti fratelli maggiori, ma gran corpo e potenziale di longevitร . Possibili problemi in vigna dovuti allโabbondante pioggia primaverile sono stati scongiurati da un fine agosto e inizio settembre caldo e assolato. Alla vista รจ di un rosso scuro deciso; al naso รจ potente, sanguigno, con cenni di terra e tabacco, quindi cuoio e note di frutti maturi. La bocca รจ corretta, composta, soda, elegante, piacevole; finale medio. Riservato.
2009
Anche in questo caso la primavera รจ stata caratterizzata da numerose precipitazioni che hanno preoccupato i vignaioli per la salubritร delle vigne. Nonostante ciรฒ il lavoro ha portato i suoi frutti tanto da ottenere un 2009 giocato piรน sulla frutta matura che non sulla nota vegetale. Bel colore porpora, pieno e luminoso. Intenso al naso, con note eleganti di frutti maturi come prugna e mela, poi spezie miste con la vaniglia a emergere; pieno. Deciso in bocca: soda e gustosa, con finale medio. Ammiccante.
2010
Stagione di vendemmia altalenante ma nonostante tutto lโuva รจ arrivata in cantina ad un grado di maturazione ottimale. Lโocchio coglie un rosso cupissimo e pieno, che incornicia un piacevole fruttato di visciole, susina matura e ribes. Il naso รจ molto alcolico, frutta sotto spirito, poi cenni animali, note terrose e aromi sottobosco. Bocca carnosa, soda, verace; finale in crescendo. Giovane.
2011
Il caldo sole di agosto ha potenziato e concentrato il bagaglio fenolico delle uve. Bel colore rosso cupissimo pieno. Al naso emergono decisi frutti spremuti di bosco come mirtilli e ribes, poi sfumature di vernice. Al gusto si mostra deciso, bocca soda, รจ potente e carnosa, il retrogusto รจ di vaniglia; finale medio. Contorto, ma ancora giovane.
2012
Le piogge costanti in primavera sono state sostituite da un forte tepore estivo che ha aiutato i vitigni a raggiungere la loro maturitร . Il colore รจ rubino pulito. Il naso si esprime giร bene: fresco, erbaceo, quasi balsamico con bocca succosa, fresca acidula, tannini finissimi; finale saporito. Godibile. Da dimenticare in cantina.
Tenuta Luce della Vite | Montalcino (SI) | Loc. Castelgiocondo | www.lucedellavite.com/vini/luce-della-vite/
a cura di Leonardo Romanelli