Antonello Maietta 75%, Alessandro Scorsone 14%, Romeo Mancini 6%, Emanuele Conte 4%. Con queste percentuali il presidente uscente Antonello Maietta è stato riconfermato alla guida dell'Associazione italiana sommelier (Ais). Un risultato che va oltre le attese della vigilia, che vedeva i suoi avversari quotati ben più delle percentuali raggiunte. Secondo i dati (ancora parziali) di Ais, hanno votato il 23% circa degli iscritti, l'1% delle schede è risultato nullo. “Sono molto soddisfatto per l'esito di queste elezioni” dice Antonello Maietta “e questo dovrebbe placare le polemiche anche molto dure di questi giorni. Dal mio punto di vista ci sarà massima apertura nei confronti dei competitor”.
È stata una campagna elettorale aspra in cui si è parlato anche di probabile scissione da parte di un gruppo interno.
Non temo alcuna scissione, con questi numeri non avrebbe senso. Del resto, il significato del termine 'scissione' si lega a una separazione in parti uguali, mentre l'esito delle elezioni, come si vede dai numeri, non è analogo.
La sua presidenza è stata accusata di poca trasparenza nella gestione.
Ho colto i segnali di trasparenza e di maggiore comunicazione. Voglio ascoltarli. Ed è mia intenzione aprire a uno dei competitor, il secondo più votato, offrendo l'opportunità di avere un ruolo in questa cosiddetta 'casa dei diamanti'. Mi sono state chieste delle spiegazioni sul bilancio di Ais, ma non è facile recuperare in pochi giorni i dati che mi sono stati richiesti. Avrò tempo per rispondere anche a queste sollecitazioni in modo da fugare i dubbi su una mancata trasparenza gestionale.
Ais, quindi, si doterà di una sorta di controllore interno?
Si, ma prima questo controllore dovrà chiarire a se stesso in maniera nitida con quale schieramento e con quale gruppo stare (ndr: il riferimento è alla nuova Fis – Fondazione Italiana Sommelier di Franco Maria Ricci).
Cosa emerge dalle preferenze espresse dai soci Ais per il Consiglio nazionale?
Una sostanziale riconferma della giunta esecutiva uscente, da Bellini a Paglia a Carosso, per fare alcuni esempi. Pertanto, credo che si andrà praticamente in continuità con la precedente composizione.
a cura di Gianluca Atzeni