È nata “Vinattieri 1385”, una società che permetterà agli stessi Marchesi Antinori di importare e distribuire i propri vini negli States. L’annuncio è stato dato durante l’incontro organizzato a Bargino - Miglior cantina al mondo nel 2022 - da Intesa San Paolo (la banca che ha guidato un pool bancario contribuendo maggiormente alla finalizzazione dell’acquisto di Stag’s Leap Wine Cellar), presieduto da Piero Antinori, presidente onorario del gruppo, le tre figlie Albiera, Allegra e Alessia e l’amministratore delegato Renzo Cotarella.
Vinattieri 1385, la società di importazione di Antinori
“La novità come compagnia diretta di importazione ci renderà padroni del nostro destino, ci assicurerà ancor più visibilità, una dimensione utile per essere appetibili e la possibilità di crescita sui prodotti e sul fatturato” ha detto Renzo Cotarella “Il nostro è un messaggio al comparto, uno stimolo, ci auguriamo. Per questo tipo di investimenti serve una visione a lunghissimo periodo. È una scommessa identitaria per una famiglia dal forte radicamento storico”. E ci sono tanti progetti alle porte. Il prossimo anno si festeggeranno 50 anni di Tignanello, vino icona della storica famiglia del vino italiano nel Chianti Classico, ma adesso si tira le fila sulla grande acquisizione in Napa Valley, un primato tutto italiano.
“Si tratta dell’operazione più importante della nostra lunga vita” ha esordito Piero Antinori “ed è la prima volta che un’azienda familiare ha acquistato da un fondo di investimento e non il contrario. Siamo andati in senso contrario. La Napa Valley è la zona più importante per la produzione di vini di qualità a livello internazionale e l’Italia vi mancava. Un progetto impegnativo reso possibile grazie all’assistenza, di Intesa San Paolo che ha creduto nel progetto dimostrando sensibilità al territorio e al settore. Le parole d’ordine sono state fiducia e visione dello sviluppo di azienda italiana che si è voluta internazionalizzare”.
I numeri di Antinori
Un affare di dimensioni importanti, che si avvicina al miliardo nella totalità, che comprende 100 ettari di vigneto (che si aggiungono ai 230 dell’altra cantina già di proprietà, Antica, Antinori Napa Valley) che occupano 4 zone diverse, un movimento di circa 1 milione e mezzo di bottiglie e un fatturato di circa 80 milioni. Considerando che una bottiglia ha una vendita media attorno ai 50 dollari. L’acquisizione si è conclusa a fine giugno dopo 16 anni di partnership con l’azienda americana Ste. Michelle Wine Estates. “L’operazione di Marchesi Antinori in Usa, unica per impatto e rilevanza nell’intero settore dell’agrifood italiano, ha visto Intesa Sanpaolo protagonista nell’affiancare un grande marchio italiano con strumenti finanziari innovativi” ha concluso Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo “Alla base della nostra scelta di sostenere questa progettualità c’è la convinzione che l’Italia abbia un patrimonio straordinario nel settore agrifood e del mondo del vino in particolare, con unicità legate al territorio e alla crescita tecnica, operativa e strategica delle imprese”.