Anteprime 2016: a tutta Toscana. Vol.2

19 Feb 2016, 10:30 | a cura di

Sono vicine e coetanee: le denominazioni Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino compiono 50 anni. Consuntivo a sei zeri e nuova annata a 5 stelle per la prima; scorte finite e prezzi al top per la seconda. Ecco come si presentano all'appuntamento.


Anteprima Nobile di Montepulciano

Anteprima Vino Nobile di Montepulciano | Montepulciano (SI) | Fortezza di Montepulciano | http://www.anteprimavinonobile.it/

 

A Montepulciano l’annata 2015 di Vino Nobile si potrà fregiare delle 5 stelle, il massimo punteggio. La notizia è stata comunicata dal Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e dal presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini, nel corso della conferenza stampa di apertura dell’Anteprima per la stampa, giunta alla 23esima edizione (17-18 febbraio). In degustazione il Vino Nobile 2013 (4 stelle), pronto per la commercializzazione, il Vino Nobile Riserva 2012 (5 stelle) e il Rosso di Montepulciano 2014 (3 stelle).

 

La denominazione in cifre

Quest’anno la denominazione poliziana festeggia i primi 50 anni dalla promulgazione (1966). Per quanto riguarda il mercato anche il 2015 conferma l’export a una quota pari all’80%, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia, come del resto è successo negli ultimi anni. Nel mercato domestico le principali vendite del Vino Nobile si sono registrate in Toscana (47%), il 19% al Centro e il 16% al Nord. L’export vede la Germania con il 46% del totale esportazioni, primo Paese per le vendite di Nobile, quest’anno cresciuto del 3%. Ottima la performance della Svizzera (+7%), che con il 17 % rappresenta un importante sbocco di mercato. Gli Usa nel 2015 segnano un +10%, arrivando a rappresentare il 20% dell’export del Nobile. Buoni i dati dei mercati asiatici ed extra Ue con una quota del 7%.

Nel 2015 sono state immesse nel mercato circa 7 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con l’anno precedente) e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano. Oggi il Vino Nobile rappresenta un patrimonio complessivo (valori patrimoniali, fatturato e produzione) di 500 milioni di euro. In particolare oltre 200 milioni di euro è la stima del valore patrimoniale delle aziende, 150 milioni circa il valore dei vigneti (mediamente un ettaro vitato costa sui 150 mila euro), 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale, è indotto diretto del vino e della vite che con 2200 ettari rappresenta il 16% del paesaggio comunale.

 

Il Vino Nobile al femminile

Nelle aziende vinicole del Nobile, la presenza femminile è in crescita. Infatti su 75 aziende associate al Consorzio quelle condotte da donne sono 16, e 11 sono cointestate, pari al 36% del totale. Nelle aree commerciali e di marketing sono 25 le aziende che hanno delegato a una donna questi ruoli, vale a dire il 33% del totale. Inoltre 7 cantine hanno un enologo donna (il 9% del totale). Tra lavoro in ufficio, in vigna e in cantina, oltre il 40% è declinato al femminile. Sono presenti nel CdA del Consorzio 3 donne su 12 rappresentanti, di cui una è presidente della Commissione Promozione. Rispetto a dieci anni fa la presenza delle donne a capo di un’azienda del Vino Nobile è cresciuta del 15%. Di oltre il 50% se si fa riferimento al 1980, anno nel quale è uscita la prima fascetta Docg.

 

Il restyling del logo

Tra le novità comunicate durante l’Anteprima, il restyling del logo del Vino Nobile con il grifo che, invece di essere schierato a protezione della città, oggi è pronto a spiccare il volo. Un po' come il suo vino. Inoltre la mappa cartacea della Docg prodotta da Enogea, sarà presto disponibile anche con un'app per smartphone. Con la fine dei lavori in Fortezza, prima dell’estate - attualmente è in corso la posa del pavimento in cristallo in modo di rendere visibili i ritrovamenti archeologici - il Consorzio trasferirà nell’edificio la sua sede.

 

 

Benvenuto Brunello

http://www.benvenutobrunello.com/index.php?p=54&lg=it

 

Davvero un buon anno per Montalcino e, ora che i conti sono definitivi, è possibile tirare le somme di una performance di tutto rispetto. Infatti, nel 2015 la produzione è cresciuta in modo sostenuto, +11% rispetto al 2014, con ben 14,6 milioni di bottiglie immesse sul mercato. A trainare la classifica il Brunello (+17%) con 9,8 milioni di bottiglie, seguito dal Rosso con 4,5 milioni, il Sant’Antimo con 300 mila e infine il Moscadello con 20 mila. (vedi anche l’articolo Il Brunello torna a sorridere su Tre Bicchieri del 19/11/2015).

 

Le previsioni delle annate

E ora con in pista il Brunello 2011, il Brunello Riserva 2010 e il Rosso di Montalcino 2014 le aspettative sono altrettanto buone. Per quanto riguarda l’export il trend è sostanzialmente lo stesso del 2014 (67,5% dell’intera produzione), ma per alcune aziende il dato è anche superiore. “Quest’anno i produttori si presentano al Benvenuto Brunello forti di un successo, quello dell’annata 2010, che è stata tra le migliori di sempre” spiega il presidente del consorzio Fabrizio Bindocci “le cantine sono state letteralmente svuotate e le annate 2010, 2009 e anche quelle precedenti, sono andate a ruba. Tutto ciò ha dato nuovo impulso alle aziende e rinnovato la fiducia in un sistema che ormai si è consolidato su uno standard di eccellenza. La performance sui mercati dell’ultimo anno ce lo conferma: basti pensare che solo a dicembre 2015 l’imbottigliato ha registrato un +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che già fu molto positivo“.

 

Il turismo e la compravendita a Montacino

Tra i dati indicativi del successo del vino e del territorio montalcinese c’è anche l’incremento delle presenze turistiche. Nel 2015 infatti si è registrato un +10% rispetto all’anno 2014. Non solo aumento dei pernottamenti, ma anche gli ingressi nei luoghi storici della città. Ma Montalcino è anche un territorio molto vitale dove si susseguono a ritmo serrato le compravendite delle aziende: l’appetibilità, sia per gli investitori nazionali che internazionali (vedi anche Montalcino, shopping di vigneti su Tre Bicchieri del 9/4/2015), continua a crescere anche in virtù delle quotazioni fondiarie elevate (1 ha = da 400 a 500 mila euro) e del prezzo dello sfuso alle stelle. L’ultima in ordine di tempo è l’acquisizione da parte del Gruppo Colle Massari di Claudio Tipa (ColleMassari nel Montecucco, Grattamacco a Bolgheri e Poggio di Sotto a Montalcino) dell’azienda agricola La Velona da Eugenio Buontempo, con 12 ettari di vigneto, di cui 7 a Brunello, per un affare stimato sui 6 milioni di euro (fonte Wine News)

 

I 50 anni della denominazione Brunello

Il 2016 sarà l’anno dei festeggiamenti per il cinquantenario della Do Brunello: “Fra i molti momenti chiave nella storia secolare del nostro vino” ha detto il presidente Bindocci “questo è senza dubbio uno dei più importanti perché è da considerarsi come il punto di partenza per una crescita culturale che ha fatto del Brunello uno dei brand più forti e apprezzati nel modo del vino e del Made in Italy”.

Molte le iniziative in programma: già durante Benvenuto Brunello (dal 19 al 22 febbraio), verrà presentato il lavoro di cinque celebri artisti italiani di fama internazionale, chiamati a interpretare il significato di “stella” nelle sue diverse accezioni. Come di consueto, venerdì 19 febbraio, al Chiostro di Sant’Agostino, ci sarà la degustazione delle nuove annate riservate alla stampa. Sabato 20 (ore 11) alla Chiesa di Sant’Agostino l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2015, la posa della piastrella celebrativa dell’annata 2015, sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino, e l’assegnazione dei premi Leccio d’Oro 2016.

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 

Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 18 febbraio

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