I migliori vini dell'Alto Adige 2022
L'evoluzione di un territorio viticolo non passa solo attraverso i miglioramenti che si apportano alla viticoltura e alle attività di cantina, è frutto soprattutto della capacità dell'uomo di mettersi in discussione e valorizzare al meglio ciò che la natura dona. In Alto Adige la tecnica non ha mai fatto difetto, forse è una delle regioni che offre la migliore qualità media d'Italia, ma negli ultimi anni abbiamo assistito a un processo di valorizzazione del territorio che ha pochi eguali. Le aziende stanno esplorando con sempre maggiore precisione il rapporto tra vitigni e i diversi terroir, scegliendo con scientifica meticolosa precisione dove piantare ogni varietà.
Così Cantina Girlan e Castelfeder donano sempre più spazio al pinot nero con una serie di etichette frutto di vigne e di esposizioni differenti, i piccoli produttori di Santa Maddalena rimangono legati a schiava e lagrein, la bassa Atesina è sempre più focalizzata sulle opportunità che offre il grande sbalzo di altitudine: a fondovalle le varietà bordolesi, un po' più in alto il gewürztraminer per giungere infine a superare i 1000 metri con Müller Thurgau o varietà Piwi. Il tutto contribuisce a un puzzle viticolo e di etichette che sempre più si sta delineando come espressione del territorio e non della pura tecnica. Le eccellenze non si contano, dai caldi vigneti della conca cittadina giungono i potenti Lagrein di Muri Gries e Glögglhof cui fanno eco i più nervosi bianchi della Valle Isarco, o i raffinati Pinot Nero di Girlan e San Michele Appiano, espressioni delle colline di Cornaiano e di Appiano Monte, che fanno da contraltare agli ammalianti Gewürztraminer di Tramin e Ritterhof o ancora i Pinot Grigio di Nals e Peter Zemmer che esprimono un'idea del vitigno di grande caratura. Ma ancor più rilevante è la qualità dei vini che giungono alle nostre degustazioni finali e che spesso sfiorano il massimo risultato. È quella la forza del territorio, un insieme di cooperative, aziende minuscole o grandi cantine che remano dalla stessa parte e che producono vini che alla qualità tecnica indiscutibile e alla piacevolezza aggiungo il valore del legame con la loro cultura e con il territorio, artefici di quel made in Italy che tanto valore porta a tutta la produzione agroalimentare della Nazione.
A. A. Bianco Grande Cuvée Beyond the Clouds 2019
A. A. Cabernet Sauvignon Freienfeld Ris. 2017
A. A. Chardonnay Lafóa 2019
A. A. Gewürztraminer Auratus 2020
A. A. Gewürztraminer Nussbaumer 2019
A. A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Quintessenz 2020
A. A. Lagrein Ris. 2018
A. A. Lagrein V. Klosteranger Ris. 2016
A. A. Merlot Nussleiten Ris. 2017
A. A. Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2019
A. A. Pinot Bianco Renaissance Ris. 2018
A. A. Pinot Grigio Giatl 2018
A. A. Pinot Grigio Punggl 2020
A. A. Pinot Nero Sanct Valentin Ris. 2018
A. A. Pinot Nero Trattmann Ris. 2018
A. A. Santa Maddalena Cl. Moar 2019
A. A. Terlano Nova Domus 2018
A. A. Val Venosta Riesling V. Windbichel 2019
A. A. Valle Isarco Kerner Aristos 2020
A. A. Valle Isarco Sylvaner Praepositus 2019
A. A. Valle Isarco Sylvaner R 2019
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