Se per i nostri antenati la Campania era โfelixโ, per i moderni appassionati di gastronomia e di vino non possiamo che usare lo stesso aggettivo. Le nostre degustazioni anche questโanno ci hanno dato risultati eccellenti: la regione รจ pervasa da un clima di entusiasmo e di creativitร che รจ solo destinato a crescere in futuro. La Campania del vino รจ un grande laboratorio a cielo aperto, dove vengono coltivati vitigni che qui albergano da millenni o magari sono stati riscoperti da poco, รจ un territorio con microclimi che dalle alture dellโAvellinese degradano fino alle vigne terrazzate della Costiera e del Cilento per arrivare sulle isole di Capri e di Ischia. Ben 23 sono le etichette premiate, anche se altri 50 vini hanno partecipato alle nostre finali e si sono classificati a unโincollatura dai premiati.
Se sommiamo i tre Taurasi, quello di Caggiano, quello di Feudi di San Gregorio e quello Contrade di Taurasi con i due Greco di Tufo, quello di Miniere e quello di Pietracupa con i quattro Fiano dโAvellino (Tenuta del Meriggio, I Favati, Villa Raiano e Rocca del Principe) con lโAglianico di Donnachiara arriviamo a ben 10 vini premiati per il comprensorio storicamente piรน importante della regione, lโIrpinia.Il Beneventano incalza, e raccoglie sempre maggiori consensi di mercato. Noi, oltre ai molti vini finalisti che vi raccomandiamo, abbiamo confermato i Tre Bicchieri a tre specialisti della Falanghina, La Guardiense, Terre Stregate e Fontanavecchia, cui si somma lo splendido Piedirosso di Mustilli, che realizza anche Falanghina di livello assoluto. Ma mentre ci arrivano segnali di ripresa confortanti da Lettere e Gragnano (Asprinio: chi lโha visto?), non possiamo non notare la crescita del panorama costiero, che sia la Costa dโAmalfi (premiati Marisa Cuomo e Sammarco) o il Cilento, con gli ottimi vini di San Salvatore e quelli dal taglio artigianale di Casebianche. Ad Ischia a tenere alto il blasone dellโisola ci pensa Tommasone, con una straordinaria Biancolella. Chiudiamo la rassegna con i Campi Flegrei, dove la Falanghina di Astroni si conferma bianco di razza, e con il Casertano, dove due vignaioli appassionati come Alois e Nanni Copรจ lasciano intuire che oltre alle ottime etichette che premiamo cโรจ un potenziale che ancora puรฒ esprimersi. Chiudiamo la rassegna con un grande vino in una delle sue piรน felici espressioni, il Montevetrano โ16 di Silvia Imparato. Un panorama affascinante che nella sua complessitร trova la chiave di lettura.
Aglianico โ16 - Donnachiara
Caiatรฌ Pallagrello Bianco โ16 - Alois
Campi Flegrei Falanghina V. Astroni โ15 - Cantine Astroni
Costa dโAmalfi Furore Bianco Fiorduva โ17 - Marisa Cuomo
Costa dโAmalfi Ravello Bianco Selva delle Monache โ17 - Ettore Sammarco
Falanghina del Sannio Janare Senete โ17 - La Guardiense
Falanghina del Sannio Svelato โ17 - Terre Stregate
Fiano di Avellino โ17 - Tenuta del Meriggio
Fiano di Avellino Pietramara โ17 - I Favati
Fiano di Avellino Tognano โ15 - Rocca del Principe
Fiano di Avellino Ventidue โ16 - Villa Raiano
Greco di Tufo โ17 - Pietracupa
Greco di Tufo Miniere โ16 - Cantine dellโAngelo
Ischia Biancolella โ17 - La Pietra di Tommasone
Montevetrano โ16 - Montevetrano
Pashkaโ โ17 - Casebianche
Pian di Stio โ17 - San Salvatore 1988
Sabbie di Sopra il Bosco โ16 - Nanni Copรจ
Sannio SantโAgata dei Goti Piedirosso Artus โ16 - Mustilli
Sannio Taburno Falanghina Libero โ07 - Fontanavecchia
Taurasi Piano di Montevergine Ris. โ13 - Feudi di San Gregorio
Taurasi V. Macchia dei Goti โ14 - Antonio Caggiano
Taurasi Vigne dโAlto โ12 - Contrade di Taurasi
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