Abruzzo
Il comparto vitivinicolo abruzzese non รจ mai stato tanto in salute. Perlomeno a giudicare dal livello medio della produzione, in continua ascesa, e sempre piรน competitivo per rapporto qualitร prezzo. Non sono tanti i distretti europei dove รจ possibile bere cosรฌ bene spendendo cosรฌ poco. Ma la straordinaria convenienza delle gamme โentry levelโ rischia talvolta di togliere appeal ai progetti piรน ambiziosi. E rappresentano vere e proprie eccezioni i vini abruzzesi che rivaleggiano nel segmento premium con le etichette mito dei piรน blasonati terroir mondiali. Se aggiungiamo la quota consistente di sfusi imbottigliati fuori regione, diventa piรน chiaro perchรฉ lโAbruzzo fatichi ancora a trovare una dimensione pienamente riconosciuta presso il pubblico specializzato. Ma lo scenario รจ decisamente incoraggiante.
Si allarga la rosa di opzioni caratterizzate e affidabili, ogni anno รจ piรน difficile scegliere i โtitolariโ della nostra Guida e quelli che restano fuori solo per motivi di spazio. Nel primo gruppo convivono armonicamente marchi storici e nomi emergenti, piccole imprese artigiane e aziende di grandi dimensioni, e una fitta rete di cooperative ben strutturate per affrontare le sfide dei mercati. In tutte le zone, inoltre, si infoltisce il gruppo di realtร โverdiโ, che puntano su protocolli biocompatibili in vigna e soluzioni โmodernamente anticheโ in cantina: fermentazioni spontanee, vinificazioni โsottrattiveโ, affinamenti modulari, con le anfore e il cemento ad affiancare le botti di legno e lโacciaio.
Non deve allora ingannare la sensibile riduzione del numero di Tre Bicchieri, in buona parte legata ai limiti delle vendemmie protagoniste negli ultimi test. Come la fredda e umida 2014, complicata per i rossi piรน rappresentativi, o la speculare 2015, non certo la migliore possibile per i principali bianchi e rosati quanto a profonditร sapida e nerbo.
Come sempre tocca al Montepulciano il ruolo di โazionista di maggioranzaโ dellโeccellenza regionale, con le sue molteplici declinazioni territoriali e stilistiche, tipologia Cerasuolo inclusa. Ma ci conquistano anche le piรน autorevoli interpretazioni di Pecorino e Trebbiano, capaci di restituire quello speciale connubio di Adriatico e Appennino che rende cosรฌ originale il paesaggio abruzzese.
Cerasuolo d'Abruzzo Villa Gemma 2015 Masciarelli
Montepulciano d'Abruzzo 2012 Valentini
Montepulciano d'Abruzzo 2014 Villa Medoro
Montepulciano d'Abruzzo Amorino 2012 Castorani
Montepulciano d'Abruzzo Chronicon 2013 Zaccagnini
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Zanna Ris. 2011 Illuminati
Montepulciano d'Abruzzo Luรฌ 2013 Terraviva
Montepulciano d'Abruzzo Mo Ris. 2012 Tollo
Pecorino 2015 Tiberio
Pecorino Frontone 2013 Cataldi Madonna
Trebbiano d'Abruzzo Bianchi Grilli per la Testa 2014 Torre dei Beati
Trebbiano d'Abruzzo V. del Convento di Capestrano 2014 Valle Reale
Molise
Parlando di viticoltura eroica facciamo riferimento anche allโepopea di agricoltori e produttori che con coraggio e determinazione portano avanti il loro lavoro in zone per molti versi invisibili sulle mappe del vino mondiale. Partiamo da qui, per lโannuale ricognizione sulle migliori bottiglie e cantine del Molise: รจ una sparuta rappresentanza, per questo va incoraggiata e sostenuta.
Ne siamo convinti, prima o poi emergerร a pieno il valore aggiunto del suo essere territorio di confine e frontiera. Crocevia di popoli e culture, ponte naturale tra basso Abruzzo e Frusinate interno, Sannio e Daunia, Adriatico e Appennino. Influenzato da un variegato puzzle geologico e altimetrico, e da un vasto campionario di tradizioni produttive e ampelografiche, ostiche da tenere insieme in un racconto organico. Molteplicitร che troppo spesso finisce per sfociare in confusione o, peggio, viene neutralizzata da un modello enologico in buona parte sorpassato, anacronistico e in ultima analisi ingenuo.
Al netto delle difficoltร commerciali e di posizionamento, i piรน ambiziosi vignaioli della regione potrebbero e dovrebbero osare di piรน per far emergere la personalitร peculiare dei loro rossi da montepulciano, aglianico e soprattutto tintilia. Senza trascurare le doti di fragranza e freschezza dei piรน riusciti bianchi a base falanghina, greco, trebbiano, malvasia, con qualche concessione โinternazionaleโ a sauvignon e chardonnay.
Speranze di ulteriore crescita ben riposte, crediamo, nel percorso segnalato da realtร decisamente in forma come Borgo di Colloredo, Claudio Cipressi, e Tenimenti Grieco, titolari inamovibili della nostra selezione molisana. Alle finali nazionali approdano tre etichette ed รจ un risultato da non sottovalutare alla luce del numero risicato di assaggi. Cosรฌ come รจ da sottolineare la brillante prova dellโunico Tre Bicchieri assegnato, il Molise Tintilia โ13 della Di Majo Norante, storica cantina di Campomarino nonchรฉ leader indiscussa della vitienologia regionale.
Molise Tintilia 2013 Di Majo Norante
Anteprima Tre Bicchieri 2017. Basilicata
Anteprima Tre Bicchieri. Campania
Anteprima Tre Bicchieri. Calabria
Anterpima Tre Bicchieri. Toscana
Anteprima Tre Bicchieri 2017. Sardegna