Il Piemonte, il grande Piemonte del vino, non si riduce alle diverse denominazioni relative allo straordinario vitigno nebbiolo: vi sono distretti enologici di notevole interesse e valore e, in sintonia con questo pensiero, quest’anno ci piace esordire evidenziando i quattro Tre Bicchieri assegnati al Timorasso. Un'uva nelle cui potenzialità abbiamo sempre creduto. E non solo, abbiamo dato fiducia e visibilità a tutto il gruppo di produttori, capitanati da Walter Massa, che ne hanno espresso al meglio il carattere.
Anche quest’anno, la ricerca continua delle nuove eccellenze si concretizza con alcune significative new entry, molte delle quali caratterizzate anche da prezzi di assoluta ragionevolezza: Rizzi, con un ottimo Barbaresco Boito Riserva ’10; Mazzoni, che ha presentato un Ghemme dei Mazzoni ’12 che ben figura nell’Olimpo dei grandi vini del Nord Piemonte; Gaggino, con un Ovada Convivio ’13 che testimonia, una volta di più, l’alta vocazione dell’Ovadese per il vitigno dolcetto; Gianni Doglia, che, con una succosa e complessa Barbera d’Asti Superiore Genio ’12, conquista il primo Tre Bicchieri e Giovanni Corino che, con un affascinante Barolo Giachini ’11, ottiene il suo primo alloro dai tempi della separazione professionale con il fratello Renato.
Come contraltare ai nuovi premi assegnati, troviamo doveroso ripercorrere la regione attraverso la mappa di alcuni dei massimi riconoscimenti assegnati alle griffe di fama planetaria, aziende che onorano il Made in Italy tutto. Sono aziende come Giacomo Conterno, Gaja, Bruno Giacosa, Vietti, Pio Cesare, Elio Altare, per citarne solo alcune, che continuano a tenere alto il vessillo del loro terroir nel mondo.
Infine è a un infaticabile lavoratore, Giulio Grasso dell'azienda Ca' del Baio, che va il premio di Viticoltore dell'Anno.
È questo panorama, fatto di novità e molte meritate conferme, che accredita il Piemonte come un punto fermo della produzione vitivinicola nazionale e mondiale.
Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri