Secondo addio in meno di un mese per la Angelini Wines & Estate: Ettore Nicoletto, presidente e amministratore delegato lascia il gruppo, dopo quattro anni dalla nomina. Un mese fa lo aveva fatto anche lo chief operating officer Andrea Lonardi. «La decisione» fanno sapere dalla cantina «è stata presa di comune iniziativa e in totale sintonia con gli azionisti, ritenendo appunto conclusa la prima fase di riorganizzazione dell’azienda». Dal mese di maggio, sarà Alberto Lusini a sostituire Nicoletto, dopo l’approvazione del bilancio 2023.
In un mese due addii di peso
Lo schema, quindi, è lo stesso seguito per Lonardi: una separazione apparentemente senza strappi. Sorprende, però, che in così poco tempo due figure di spicco come il Master of Wine Lonardi e il manager Nicoletto si siano defilati dal marchio Angelini, una realtà che, nelle sue sei cantine distribuite nel Centro-Nord Italia, conta una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie l’anno per un fatturato di 25 milioni di euro.
Se, invece, la decisione fosse maturata in seno al consiglio di amministrazione, rimane il mistero del perché rinunciare a due veri “ambasciatori” del vino nel mondo?
Il ceo del gruppo Sergio Marullo di Condojanni parla di un «percorso di posizionamento e crescita» e della volontà di raggiungere «nuovi traguardi di mercato».
Chi è Alberto Lusini
Anche il sostituto di Nicoletto, Alberto Lusini, fa riferimento all’intenzione di «esplorare nuove direttrici di sviluppo» e di «un importante percorso di crescita» per il gruppo. Dalla sua, Lusini ha un’esperienza ventennale nel settore consumer packaged foods, in particolare nel beverage. È stato ceo della business unit americana, MZB USA, per la Massimo Zanetti Beverage Group spa, mentre nel mondo del vino ha ricoperto ruoli dirigenziali in Mezzacorona, Allegrini e Gruppo Lunelli-Ferrari.