La storia di Alberto Massucco รจ la storia di una grande passione. Che ha portato lui, imprenditore da generazioni nel settore della metalmeccanica, a diventare il primo produttore italiano di Champagne. Un vino che lo ha sempre appassionato, fin da quando lo ha assaggiato la prima volta da ragazzo. Tutto rimasto a livello di interesse contemplativo, finchรฉ ha potuto ridurre il suo primario impegno professionale e un poโ di anni fa ha ripreso a viaggiare sistematicamente in Francia, dopo aver conosciuto Alberto Lupetti, grande esperto di Champagne. Ed รจ andato alla ricerca di piccole maison da far conoscere in Italia.
Cosรฌ ha cominciato a diventare importatore di Champagne di vigneron indipendenti, selezionati con cura, quei โrรฉcoltants-manipulants โ, vignaioli eroici che raccolgono le proprie uve e pazientemente le trasformano nel โvino dei reโ. Rochet-Bocart, โguidata da una donna fantastica, Mathilde Devarenne, che resiste alle lusinghiere offerte di grandi maison per continuare a produrre in proprioโ, Trousset-Guillemart, Bonnevie Bocart nella zona della Montagne de Reims, Gallois-Bouchรฉ nella mitica Cรดte des Blancs. Forte della sua grande ammirazione per le donne del vino, fa arrivare in Italia gli champagne al femminile delle FaโBulleuses, 7 gran vigneronnes che si sono unite hanno realizzato insieme il loro champagne condiviso, Isos.
Alberto Massucco e lo Champagne
Ma il progetto di Albero Massucco era piรน ambizioso: passare da importatore a produttore. โEra il mio sogno fin da quando ho iniziato la mia avventura nel mondo dello Champagneโ. Passaggio non facile e andato per gradi, facilitato dalla collaborazione, poi diventata solida amicizia, con Erick De Sousa (cognome che rivela lโorigine portoghese della famiglia), riconosciuto come uno dei migliori produttori di Champagne, sede ad Avize, nella Marne. Cosรฌ sono nati Champagne sartoriali per ristoranti famosi โ attualmente una decina, dal Cambio con Matteo Baronetto al Garamond a Torino, e poi O Magazin a Portofino, Il Pagliaccio a Romaโฆ - cuvรฉe privรฉรจ richiestissime. Con Erick รจ nato il Millesimato Alberto Massucco Champagne Grand Cru, 100% chardonnay, con le prime due vendemmie 2018 e 2019, ed รจ in cantina a riposare la Cuvรฉe Mirede, dedicata alla moglie che non cโรจ piรน. Un'altra firma dello Champagne, Jean-Philippe Trousset, ha realizzato per lui il Mavi, dedicato alla nipotina Maria Vittoria.
E ora si รจ finalmente arrivati al terzo atto: grazie a Erick De Sousa Massucco รจ riuscito a acquistare un paio di parcelle di vigna (ora รจ in trattativa per una terza, piรน ampia) ed รจ lโunico produttore italiano registrato ufficialmente. E ha presentato finalmente le sue bollicine in una serata-evento dal titolo Champagne en libertรฉ in una storica villa neoclassica fra le colline del Po torinese, Villa Cimena. Una vera sfida: Champagne โdi gusto italianoโ prodotti da un italiano nella patria dello Champagne.
I suoi due champagne sono infatti francesi nel corpo e nella struttura ma indiscutibilmente italiani nel cuore, e suoiย in senso profondo: โNon potrei mai proporre uno champagne in cui non credo. Scelgo solo quello che incontra il mio gustoโ
Cosรฌ sono state lunghe prove alla cieca di assemblaggi e dosaggi che hanno portato alla creazione dellโAMC00 e dellโAMC02. Personali fin dallโetichetta, cosรฌ minimal-innovativa: AMC รจ lโ acronimo per Alberto Massucco Champagne, 00 e 02 sono i dosaggi, studiati espressamente per il gusto italiano. Sono state fatte prove con 5, 4, 3,5 grammi, ma il 2 รจ risultato il piรน piacevole insieme al pas dosรฉ 00, che sta giร riscuotendo un gran successo, รจ morbido, poca aciditร , รจ il piรน โitalianoโ insomma ed รจ il preferito di Massucco, anche se lui i suoi champagne li ama tutti come figli โ ogni vino mentre lo fai se non gli vuoi bene se ne accorge, e poi se ne accorge anche il consumatoreโ dichiara convinto, dimostrando la sua passione totale.
Vini, uvaggi e abbinamenti
LโAMC 00 ha il 50% di chardonnay, il 30% di pinot noir e il 20% di pinot meunier, lโAMC 02ย ha la stessa composizione e 2gr/l di dosaggio di liqueur. Trentamila bottiglie prodotte,ย tutte Grand Cru che arrivano dalla Cรดte des Blancs, la regione della capitale dello champagne Epernay; per ora nessun millesimato, il primo uscirร nel 2023, vendemmia 2018, e le annate con lโ8 sono in genere grandi annate.
Gli abbinamenti food? Quelli che piacciono di piรน, โen libertรจโ insomma, come hanno dimostrato nella serata di presentazione: dalle classiche ostriche โ normanne, bretoni, dellโAquitania โ a sfizi di pesce e di verdure, per finire con uno zabaione allo Champagne preparato personalmente dallo chef Giovanni Grasso della Credenza di San Maurizio Canavese. Una prima uscita che fa ben sperare per questo Champagne, dal gusto italiano, e che ha come obiettivo il mercato italiano. โNon punto al mercato francese, sarebbe presuntuosoโ, dichiara Massucco. Perรฒ poi racconta con comprensibile orgoglio che un prestigioso ristorante di Reims, Les Crayรจres, glielo ha ordinato a scatola chiusa e non vede lโora di averlo. E che cโรจ pure un progetto per Montecarlo, in un nuovo hotel. E svela che i Francesi hanno persino accettato il suo suggerimento di cambiare i calici per le degustazioni. Magari va a finire che lo Champagne italiano piacerร pure ai francesi. Monsieur Massuccรฒ come lo chiamano in Champagne non mette limiti ai sogni e alla passione.
www.albertomassuccochampagne.it
a cura di Rosalba Graglia