Dino Illuminati si è spento serenamente in casa, a 92 anni, circondato dall’affetto dei suoi familiari uno dei padri della moderna scena enologica abruzzese. Illuminati ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia a Controguerra negli anni Cinquanta, quando ancora si chiamava Fattoria Nicò, dal nome del nonno Nicola che l’aveva creata, quando il vino in Italia era più una commodity che un prodotto di fascino come oggi.
Dino Illuminati e il vino: pioniere della viticoltura abruzzese
Convinto delle potenzialità della sua terra e del Montepulciano d’Abruzzo, è stato tra i primi a commercializzarlo in bottiglia. Dino iniziò un percorso di qualità fondato sul rispetto del territorio, con la valorizzazione della Doc Controguerra e della Docg Colline Teramane che gli è valso riconoscimenti importanti dalla critica italiana e internazionale; tutto questo negli anni ha portato l’azienda a livelli di eccellenza. Oggi Illuminati, guidata dal figlio Stefano, vanta oltre 130 ettari di belle vigne e una produzione di oltre un milione di bottiglie esportate con successo in tutto il mondo. I suoi vini sono esemplari per l’equilibrio con cui esprimono il terroir di provenienza, per il rispetto della tradizione ma anche per l’eleganza contemporanea che riescono a comunicare. Ma Dino non è stato solo un eccellente produttore di vino: chi ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino ne ha sempre apprezzato la profonda umanità, la passione che lo animava nella professione come nella vita, la schiettezza, il calore umano, il senso dell’umorismo. Ci stringiamo alla famiglia nel cordoglio. Forza Samb e Forza Roma. Dino! Ci mancherai.