Per festeggiare il crescente successo dei vini altoatesini, il 1 dicembre si รจ tenuta a Bressanone Top of Vini Alto Adige: una degustazione con oltre cento etichette scelte tra le piรน premiate dalle Guide di settore (Gambero Rosso, Slow Wine, LโEspresso, Doctor Wine, Vitae, Vini Buoni, Veronelli, e Bibenda).
Castello Lebenberg Clemens Zahn
Vini altoatesini: un successo (anche) di critica
Nella valutazione delle principali Guide italiane, i vini dellโAlto Adige hanno conquistato per 191 volte il massimo dei voti, con ben 27 Tre Bicchieri nella guida Vini d'Italia del Gambero Rosso. Il vino che ha messo tutti dโaccordo questโanno รจ stato lโA. A. Mรผller Thurgau Feldmarschall von Fenner โ15 di Tiefenbrunner, che ha ottenuto il massimo dei voti in sei diverse guide enologiche. Lo seguono da vicino lโA. A. Gewรผrztraminer Nussbaumer โ15 della Cantina Tramin e lโA. A. Val Venosta Riesling Windbichel โ15 della Tenuta Unterortl, con cinque riconoscimenti ciascuno. Tre vini hanno ottenuto un riconoscimento in quattro guide enologiche: lโA. A. Terlaner Sauvignon Quarz โ15 e lโA. A. Terlaner Rarity โ91 della Cantina Terlano, e lโA. A. Lagrein Mirell โ14 della Tenuta Waldgries.
Inoltre 11 vini sono stati premiati in tre guide ciascuno, 19 in due e ben 93 sono quelli che hanno ottenuto una singola menzione. In totale sono 36 i vini ad avere ricevuto piรน di un riconoscimento: 20 sono vini bianchi, 11 sono rossi, 4 dolci e un Metodo Classico. La cantina altoatesina piรน premiata รจ stata la Cantina Terlano, che ha conquistato complessivamente 14 riconoscimenti. Le cantine di San Michele Appiano e Girlan e la Tenuta Tiefenbrunner condividono il terzo posto con nove premi ciascuna. Castel Juval si รจ aggiudicato sette valutazioni al top, mentre la Cantina di Bolzano, la Tenuta Waldgries e la Tenuta Kรถfererhof hanno ottenuto sei riconoscimenti.
Tenuta Baron Longo Florian Andergassen Bassa Atesina
Alto Adige: un piccolo territorio di grandi vini
Il numero dei premi assume un valore ancora piรน alto, se consideriamo che la superficie vitata altoatesina รจ di 5.393 ettari (di cui 5.285 classificati DOC) e rappresenta meno dellโ1% di quella italiana. Oggi la produzione รจ divisa tra un 60% di vini bianchi, in continuo aumento, e un 40% di vini rossi. Fino agli anni โ60 la regione era caratterizzata dalla coltivazione di uva schiava destinata alla produzione di vini sfusi o di bassa qualitร . Solo grazie a una vera rivoluzione di tutto il settore vitivinicolo si รจ cominciato a puntare sulla qualitร . Un processo che ha consentito di scegliere i vitigni piรน adatti per le varie zone in base al clima, ai terreni, alle esposizioni e alle altitudini. Pur essendo una regione piccola, lโAlto Adige offre una grande varietร di condizioni pedoclimatiche: si passa dai ripidi pendii della Val Venosta, alle colline soleggiate della Bassa Atesina, ai vigneti terrazzati, che salgono fin quasi a 1.000 metri della Valle Isarco. Un mosaico di microclimi che permette di coltivare ogni vitigno nellโarea piรน adatta, in modo che possa esprimere al meglio le sue potenzialitร . Grazie a terroir cosรฌ eterogenei, in Alto Adige si coltivano circa 20 vitigni diversi, che danno origine a una pluralitร di vini davvero unica per un territorio cosรฌ piccolo.
I nostri migliori assaggi
La degustazione dei Top of Vini Alto Adige ha confermato lโalto livello raggiunto dalla produzione. Soprattutto il settore dei bianchi, che rappresentava la stragrande maggioranza dei vini premiati, si รจ rivelato di qualitร molto alta. Non tutti i vini premiati erano presenti a Bressanone, ma tra i banchi dโassaggio cโera lโimbarazzo della scelta. Ecco una selezione dei nostri preferiti.
Spumanti e Bianchi
Tra gli Spumanti Metodo Classico, i calici piรน seducenti per eleganza, ricchezza aromatica, freschezza e persistenza, si sono rivelati lโA. A. Brut Comitissa Ris. โ12 di Lorenz Martini e lโA. A. Brut Ris. โ07 di Haderburg.
I bianchi sono i vini di maggior successo dellโAlto Adige, con una produzione in continua crescita sia in termini di quantitร che di qualitร . Partiamo dal Pinot Bianco, che si sta finalmente ritagliando il giusto spazio tra gli appassionati. Piacevole lโA. A. Pinot Bianco โ16 di Wassererhof, che si distingue per raffinata freschezza e un profilo essenziale e pulito. Molto interessante per intensitร e profonditร gustativa lโA. A. Pinot Bianco V Years Riserva โ11 della Cantina Meran, cosรฌ come lโormai classico lโA. A. Pinot Bianco Sanct Valentin โ15 di San Michele Appiano. Molti Chardonnay risentivano di un apporto del legno non ancora perfettamente integrato al corpo del vino e tra le varie bottiglie in degustazione abbiamo preferito la finezza dellโA. A. Terlano Chardonnay Sophie โ15 di Manincor. Nella vasta selezione di Pinot Grigio ci ha colpito lโinterpretazione di estrema eleganza varietale di Pacherhof, con il suo A. A. Valle Isarco Pinot Grigio โ16.
Il Sylvaner, vino simbolo della Valle Isarco, ha mostrato un livello medio molto elevato, con vette di assoluta eccellenza: A. A. Valle Isarco Sylvaner โ16 di Kofererhof, A. A. Valle Isarco Aristos โ16 della Cantina Valle Isarco e A. A. Valle Isarco Sylvaner Alte Reben di Pacherof. Sempre tra i vitigni del nord, segnaliamo lโA. A. Valle Isarco Veltliner Praepositus โ16 dellโAbbazia di Novacella, lโA. A. Valle Isarco Grรผner Veltliner โ16 di Pacherhof e lโA. A. Mรผller Thurgau Feldmarschall von Fenner โ15 di Tiefenbrunner. Tra i Riesling ci รจ piaciuto per intensitร e perfetta armonia, lโAlto Adige Valle Isarco Kaiton 2016 di Kuenhof. Piรน freschi, tesi e vibranti, lโA. A. Valle Isarco Riesling โ15 di Kofererhof e lโA.A. Val Venosta Riesling โ15 di Falkenstein.
Tra i Sauvignon le nostre preferenze sono andate allโA. A. Sauvignon Oberberg โ16 della Tenuta Kornell, allโA. A. Sauvignon Quarz โ15 della Cantina Terlano e allโA. A. Valle Isarco Sauvignon Renaissance โ14 di Gumphof. Infine, nel panorama dei Gewรผrztraminer, notevoli per potenza e intensitร lโA. A. Gewรผrztraminer Nussbaumer โ15 della Cantina Tramin e lโA. A. Gewรผrztraminer Brenntal โ15 della Cantina Cortaccia, ma ci รจ piaciuta molto lโinterpretazione piรน floreale, elegante e fresca allโA. A. Valle Isarco Gewรผrztraminer Praepositus dellโAbbazia di Novacella.
Rossi
In una regione di grandi bianchi i rossi trovano inevitabilmente meno spazio e minor attenzione. Tuttavia il Pinot Nero si esprime in Alto Adige su alti livelli e pur in unโannata difficile come la 2014, alcune etichette si sono dimostrate di sicuro valore: in particolare lโA. A. Pinot Nero Burgum Novum โ14 di Castelfeder e lโA. A. Pinot Nero Mazzon Riserva Trattman di Girlan. Chiudiamo con la Schiava, il classico vino rosso della tradizione altoatesina. Spesso sottovalutato, offre invece etichette che si fanno apprezzare per la grande piacevolezza di beva. Ci sono particolarmente piaciute: lโA. A. Lago di Caldaro Classico Superiore Pfarrhof โ16 della Cantina Caldaro, lโA. A. Schiava Alte Reben Gschleier โ15 di Girlan, lโA. A. Santa Maddalena Classico Huck am Back della Cantina Bolzano e lโA. A. Santa Maddalena Classico Vigna Rondell โ16 di Glogglhof.
a cura di Alessio Turazza