OTTOBRE
RILUCE
Uno di quelli tanto fuori dagli schemi che non provi neanche a iscrivercelo. Perito agrario, membro dellโarte; ma esoterista allโapparenza. La sua filosofia, la Biotica, รจ perรฒ invece altro, e include la scelta di produrre vini secondo lโassioma โNature: no compromisesโ. Lui si chiama Giorgio Mercandelli. Ha scritto un collega che lo conosce bene, Andrea Grignaffini: โSe ti limiti a chiedergli che tempo farร oggi, ti sciorinerร interessanti teorie su flussi di energia e relazioni quantistiche. Nulla di esoterico o istrionico. Dโacchito un poโ stravagante forse, ma Mercandelli ha cultura e intelligenza per dar forma compiuta ai pensieri complessi che gli frullano in testa. E che applica anche alla produzione dellโuva e del vino. Perchรฉ lโarmonia del mondo tocca tutti noiโ. Quanto a lui: โSono nato nella Luce, cresciuto in vignaโฆ morirรฒ nel mio vinoโdice. E lavora raccogliendo grappoli di piante lasciate quasi a se stesse quando gli pare lโattimo. Senza troppi pensieri di varietร e vitigno. Conta che il frutto morente sia ponte e sintesi delle forze di terra e cielo, e precursore del vino che verrร , destinato a restituirne lโessenziale a chi lo beve. ร la sua arte della vita, traduzione di Biotica. Il mondo come feedback tra la Luce della natura che agisce sullโuomo e il pensiero di questโultimo che, trasformato dalla Luce, si applica alle cose trasformandole. Ecco allora i simboli originari sulle bottiglie: vocali, una per vino. Il lavoro del tempo. Lo stimolo polisenso delle scritte in braille. Lui consiglia di bere i vini (tutti a prezzo da super amatore) nel raku, la terraglia giapponese, vaso nero da test alla cieca. Voi fate come volete. Usate il tulipano. Ma una volta, almeno, fatelo. Non vi pentirete.
O BIANCO 2007
La chiosa dedicata allโetichetta blu, con la grande โOโ in braille che la domina, dal suo autore รจ sinestesia del gusto. Il vino ha 7 anni. Il colore รจ quello del bosco dโottobre: lโambrato che spacca (chi ama, chi aborre). Ma qui cโรจ un altro discorso sotto: la natura, ma anche una filosofia che vuol ricondurre tutto alle radici del pensiero. Alla luce che crea, e stimola tutti i sensori della macchina umana. Di certo il vino, figlio di uve Riesling pressochรฉ spontanee (e poco importa a chi lo fa il vitigno), non ha un cedimento. Naso di frutta secca, loto, erbe officinali, macchia, dattero: gusto esotico, cremoso e insieme intatto, con finale nobile di tรจ bianco ed enorme possibile futuro. Da bere a 15-16ยฐ. Abbinamentolibero (anche il fagianoโฆ). Prezzo 245 euro. Valutazione: 90/100
Riluce | Canneto Pavese (PV) | via Cabassa, 49 | tel. 366 263 5700 | www.polenegrafiche.it/riluce
NOVEMBRE
PIETRO BECONCINI
Quattro generazioni in azienda (conquistata peraltro passando dal ruolo di mezzadri a quello di acquirenti e proprietari) sono giร una bella storia. Che si fa perรฒ ancora piรน bella, e molto piรน lunga, se incorpora addirittura riverberi dei tempi in cui la antica e gloriosa via Francigena era battuta da pellegrini di ogni dove. Sono stati, con ogni probabilitร , alcuni di loro, spagnoli, a lasciare nella zona dove i Beconcini conducono da oltre settantโanni vigna e poi cantina (la zona รจ quella splendida di San Miniato) la traccia ampelografia costituita dalle 213 viti poi identificate inequivocabilmente come Tempranillo, e che avevano costituito per Leonardo Beconcini (la generazione al lavoro oggi) e sua moglie Eva un oggetto misterioso quanto interessante, una sorta di fascinoso Ufo emerso dal loro vigneto. LโUfo, svelato, si รจ moltiplicato e ha messo radici profonde. E cosรฌ oggi, sui 12 ettari vitati (erano solo 3 alle origini) di proprietร , il Tempranillo allevato nel cru Vigna alle Nicchie ha affiancato i cloni di Sangiovese (piรน le varietร autoctone classiche di zona, dal Canaiolo al Colorino, dalla Malvasia Nera al Ciliegiolo) pazientemente selezionati e utilizzati per la produzione del Reciso, il vino sin qui piรน rappresentativo dellโazienda. Oggi il Vigna alle Nicchie, secondo orgoglio della casa, รจ giunto alla decima edizione e a una eccellente espressione di sรฉ, frutto di un paziente lavoro di ricerca e applicazione di metodologie enologiche e ampelografiche su misura. Ma per i Beconcini, instancabili e giustamente ambiziosi, il lavoro (ri)comincia esattamente da qui.
VIGNA ALLE NICCHIE 2010
La vigna ha oltre 90 anni e piรน. Ma รจ rimasta generosissima, e non ama diradamenti selvaggi. Appassimento meditato delle uve a concentrarne il meglio, e poi legno nuovo (un terzo Usa) รจ allora la ricetta cucita dai Beconcini sul loro Tempranillo, limandola con cura dalla prima uscita (2004) allโultima, la 2010 (la 2011 vuole ancora tempo) che, col sontuoso 2006, il grasso 2009 e il morbido 2007 รจ una delle espressioni piรน centrate del vino. Il quale, prima un filo chiuso, si apre poi su toni fini di frutta e spezia, con tannini ancora sensibili (ma buoni!!) stondati da un caldo abbraccio glicerico e unโenfasi finale di ciliegia, susina e rosa perfetti per un calice dโautunno. Ha gran futuro. Prezzo 35 euro. Valutazione: 88/100
Pietro Beconcini | San Miniato (PI) | fraz. La Scala | via Montorzo, 13ยฐ | tel. 0571 464 570 | www.pietrobeconcini.com
DICEMBRE
MONGIOIA
Chi ama il vino lo sa bene, esiste piรน di un Piemonte. E non solo per via di quella linea famosa tracciata dal Tanaro e che separa il Roero dalla Langa; cโรจ, ancora, il Piemonte sempre piรน bianco dellโAlessandrino, quello del Timorasso e dei suoi bravissimi epigoni; e, da sempre, quello con le bolle gentili del Moscato: Asti, e i suoi comuni limitrofi, con Santo Stefano Belbo forse in cima alla lista. Proprio il posto โ guarda un poโ - dove opera e raccoglie mister Riccardo Bianco con la sua Maria: uno che nel Moscato crede come un ayatollah nel Corano. E lo declina perciรฒ in ogni possibile verso, esplorandone quelle che lui (ma a sentire i vini non lui solo) ne considera le molteplici, sfaccettate possibilitร . Cosรฌ, oltre alla classica bolla dolce, quella che fa felici tutti con il suo sapore proustiano, autentica madeleine del bere vino (carezza pulita e straordinariamente profumata, poco alcol, il pizzico del pรฉrlage, tanta goduria) e che รจ stata un best seller mondiale di vendita dello spumante italiano, un pezzo prima che lโera Prosecco ne rilanciasse alle stelle i numeri, ecco anche le prove sul secco fermo, sul metodo classico, sullโinvecchiamento. Quanto allโazienda (esposizione e zona iperclassiche e vocate, attenzione rigorosa ed estrema in ogni procedimento) somiglia al suo mentore e titolare, e ne rispecchia le non celate ambizioni. Statene certi: questa label (che ora ha scelto di chiamarsi Mongioia), andrร lontano.
MOSCATO DโASTI BELB
Floreale, ed รจ la regola. Ma poi tanta fruttaโฆ e quanto poco svenevole o canditaโฆ Classe, freschezza, allegria. Il Belb di mister Bianco, quello che alcuni suoi Moscato li millesima perchรฉ vuole le cose chiare e le evoluzioni verificabili, รจ cosรฌ. Per farvi festa non ha bisogno di essere ruffiano; perciรฒ la dolcezza del vino รจ misurata, mai noiosa: e il valzer avviato dai fiori bianchi si fa ancor piรน intrigante quando si vena di miele di tiglio, pesca, pera, lichees. Gustosissimo e insieme abbinabile: anche a un caprino fresco o a un prosciutto dolce, oltre che ai classici exploit finali natalizi. Provare, please. Prezzo 11 euro. Valutazione: 83/100
Mongioia | Santo Stefano Belbo (CN) | fraz. Valdivilla, 40 | tel. 0141 847 301 | www.marcobianco.it
a cura di Antonio Paolini
Per leggere 12 etichette per il 2015. Primo trimestre: Pepe, Bottega Feudo Maccari clicca qui
Per leggere 12 etichette per il 2015. Secondo trimestre: Meridio, De Angelis Corvi, Solive clicca qui
Per leggere 12 etichette per il 2015. Terzo trimestre: Castello Bonomi, Gianfranco Paltrinieri, Cantina del Castello clicca qui
Articolo uscito sul numero di Gennaio 2015 del Gambero Rosso. Per abbonarti clicca qui