C’erano un oste romano, una cuoca, un cuoco e un fumettista. No, non è una barzelletta ma l’incipit di una storia molto bella che prenderà forma a metà settembre, nel cuore di Garbatella e si chiamerà Osteria Sauli. Tra i soci - secondo quanto il Gambero Rosso è in grado di anticipare - anche il fumettista Zerocalcare. Raggiugiamo al telefono Antonello Magliari, uno degli osti più autentici e veraci di Roma, nonché protagonista del quartetto di cui sopra. La cucina romana contemporanea, con certe sostanziose incursioni abruzzesi, si è modellata anche attraverso il suo lavoro; schivo e completamente repellente ai social, l’oste Magliari è più facile trovarlo nelle cucine dei suoi due ristoranti o tra i mercati rionali della Capitale che sdraiato sul divano di casa sua. “Ho appena finito di cuocere una pecora a “jo cotturo”… così morbida che ci possiamo riempiere i bignè”, parte così la telefonata con Antonello. Circa la bontà della pecora non stentiamo a crederlo, Antonello - abruzzese di Avezzano classe 1968 - è uno che la cucina la vive con la serietà che merita, non fa deroghe né sconti alla qualità e ancor meno alla tradizione che per lui è intoccabile.
Zerocalcare apre un'osteria a Roma
“Con Michele, Stefania e Cecco avevamo in mente di aprire una cosa assieme, ma senza fretta e così abbiamo aspettato che arrivasse il momento giusto”. Momento che è arrivato un paio di anni fa quando proprio in Piazza Sauli si libera una vecchia cartoleria che a metà settembre, lavori permettendo, diventerà un’osteria. Ma torniamo al quartetto di amici, ora soci in questa prossima apertura. Probabilmente a qualcuno l’addizione fumettista + Michele, ha dato come risultato quello più probabile, quindi sì vi diciamo che è di lui che si tratta. Uno dei soci di Osteria Saulo sarà Michele Rech al secolo Zerocalcare il noto fumettista romano. Antonello, circa la presenza di Zero Calcare in questa nuova avventura ristorativa - la terza per lui che è già co titolare de La Barrique a Monti e del Grappolo d’Oro in Piazza della Cancelleria tre gamberi della guida Ristoranti d’Italia – spiega com’è andata.
“Volevamo fare qualcosa assieme e l’idea di Michele, che noi abbiamo subito accolto e condiviso immediatamente, era sì aprire una vera osteria romana in uno dei quartieri più autentici di Roma ma anche creare le condizioni per essere utili dal punto di vista sociale”. Nasce così la sinergia con la Casa delle donne Lucha y Siesta, una struttura dedicata all’accoglienza di donne vittime di violenza che in questa casa trovano riparo e supporto legale e psicologico. Osteria Sauli si occuperà di dare loro anche una occupazione professionale e la necessaria formazione, per offrire a queste donne la possibilità di ricominciare una nuova vita proprio partendo dal lavoro.
L’oste Magliari, con la trasparenza che lo contraddistingue, ha voluto chiarire che “in questa osteria chi verrà con la speranza di incontrare Zerocalcare che serve ai tavoli o che sta seduto al tavolo con qualche amico del mondo del cinema o della musica, rimarrà deluso”. Michele Rech in questo progetto è un socio finanziatore che si è reso disponibile nel contribuire alla realizzazione di Osteria Sauli anche in funzione della collaborazione con il centro antiviolenza, per il resto non diciamo certamente che non ci metterà mai piedi ma non sarà il suo quartier generale. Quello resterà per sempre la sua casa a Rebibbia!
Cosa si mangia all'osteria di Zerocalcare
La proposta gastronomica di Osteria Sauli ruoterà ovviamente intorno alla cucina romana, come detto ci saranno dei piatti abruzzesi in omaggio alle origini di Magliari e poi, inaspettatamente ma neanche troppo, nel menu troveranno sempre posto piatti di cucina pugliese. Stefania Pinto, moglie di Antonello e socia in affari al Grappolo d’Oro e qui a Garbatella, è una cuoca di lungo corso nata a Mesagne un bellissimo borgo medievale nell’entroterra della provincia di Brindisi. Stefania porterà a Garbatella i sapori della cucina pugliese di terra, quella delle fave e cicoria, dei turcinieddhi, delle pittule ma anche, riso patate e cosse e ancora le cozze panate e fritte.
Vino sfuso e aperitivo alla romana
Assolutamente in controtendenza la scelta del vino che qui da Osteria Sauli avrà come protagonista il vino sfuso. “Sto già prendendo accordi con Ottaviano Pasquale ed altri amici produttori per avere un vino sfuso di qualità, soprattutto il bianco. Nell’osteria di Garbatella abbiamo un bellissimo frigorifero con 4 bocchette dove metterò altrettanti bianchi sfusi. Poi certo avremo una carta dei vini senza dubbio, ma spingeremo tantissimo sul quartino che poi è quello tipico dell’osteria”. Circa la capienza, ci saranno 25 posti dentro e altrettanti fuori ed i lavori di cucina e sala verranno gestiti esattamente come si faceva una volta nelle osterie, quando l’oste entrava e usciva dalla cucina per preparare i piatti e portarli in sala. Sarà così per Antonello, Stefania e Cecco – all’anagrafe Cianciarelli Francesco – amico di vecchia data di Magliari ma anche di Zerocalcare, con il quale ha condiviso tante battaglie sociali ed oggi anche questa nuova avventura imprenditoriale.
Sugli orari di apertura, sarà il tempo a definirne i ritmi, ma nella prima fase Osteria Sauli sarà aperta solo a cena, mentre a pranzo solo sabato e domenica. Si parte però alle 18 con l’aperitivo, quello romano con spritz e gazzosa da accompagnare ai salumi che prepara Antonello, ai formaggi di Nunzio de La Porta dei Parchi ad Anversa degli Abruzzi, ai maritozzi fatti da Stefania, alle verdure selvatiche saltate… I prezzi? Quelli da osteria, quindi si resta tranquillamente sui 30/35 euro per un pasto completo.
A noi non ci resta che attendere settembre, intanto però le premesse per dire che presto a Roma aprirà un gran bel posto, ci sono tutte.