La provincia di Teramo è un'area dove le tradizioni gastronomiche sono ancora molto radicate, sentite e praticate, a casa come al ristorante. Ci sono piatti che sono considerati solo teramani, non abruzzesi. Le scrippelle 'mbusse per esempio, rigorosamente senza latte, ma anche la mitica zuppa "svuotadispensa" che celebra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Sono le Virtù, una specialità contadina molto ricca che si prepara da sempre per la Festa dei lavoratori.
Leggenda vuole che anticamente fosse cucinata da sette vergini che utilizzavamo sette tipologie di legumi, sette aromi, sette tipi di carne, sette verdure di stagione e sette varietà di pasta, il tutto cotto in sette ore, e che fosse dedicata alle sette virtù cristiane. Il rito continua ancora oggi e l'allestimento della minestra prevede una procedura abbastanza complessa, per il numero di ingredienti e per i tempi di cottura differenti dei vari elementi, che vengono assemblati alla fine. Si prepara nelle case così come in trattorie e ristoranti, di vecchia o nuova generazione, in qualche caso con un tocco moderno senza mai snaturarne il carattere. A edizione limitata, presente nei menu solo per la Festa dei Lavoratori o nella prima settimana di maggio, la zuppa teramana d'inizio primavera vale decisamente l'assaggio. Ecco dove, tra Teramo e dintorni.
Le Virtù teramane del Primo Maggio. Cosa sono e dove mangiarle
L'Arca
Ristorante. Bio cucina mediterranea. Così lo chef Massimiliano Capretta, sin dal 1998, definisce la sua cucina che oggi vanta anche un libro dedicato. Macrobiotica, dove tecniche giapponesi e cultura di territorio si fondono in piatti originali, carichi di sapore ma leggeri. D’esempio sono la “cicala di mare” con polpa gratinata e salsa di pannocchia al pomodoro o le chitarre TerraMare con pallottine di cefalo e sugo rosso di vongole e pesci di piccola pesca. Anche le tipiche Virtù, fatte secondo lo stile della casa, non mancano all'appello per la festa del Primo Maggio. Per la prossima stagione, comunque, grandi novità in arrivo.
L'Arca - Alba Adriatica - via G. Mazzini, 109 - 0861 714647 - arcaristorante.it
Al Bacucco d'Oro
Trattoria. Baluardo della cucina teramana, casereccio e accogliente, il Bacucco da anni si fa portavoce dei sapori e dei prodotti del territorio, ricercati con cura e proposti in un menu che cambia con le stagioni e i capisaldi li contempla tutti. Anellini alla pecorara, quindi, pasta alla chitarra con le pallottine, pappardelle all’anatra, timballo, piatti a base di funghi e zuppe di verdure primaverili, prima in ordine cronologico le Virtù. E poi le carni, tra cui capretto e agnello.
Al Bacucco d'Oro - Pineto - loc. Mutignano - via del Pozzo, 8 - 085 936227 -Facebook
Borgo Spoltino
Ristorante. In un casolare di campagna ristrutturato, Borgo Spoltino è la meta ideale per una gita fuoriporta nel verde ma anche per celebrare eventi importanti, grazie a spazi ampi e funzionali. Il menu è territoriale con variazioni legate al periodo e qualche tocco creativo senza esagerare. Nella nuova carta primaverile, ad esempio, ci sono piatti come l'entrecôte di manzo scottata, patate e aioli e l'essenza di carciofo scottato, fritto, in crema e in polvere.
Borgo Spoltino - Mosciano Sant'Angelo - s.da Selva Alta - 085 8071021 - borgospoltino.it
La Cantina di Porta Romana
Trattoria. Nella Teramo antica, sotto un porticato e con due salette semplici ma curate, la Cantina è il luogo perfetto per provare ricette della tradizione locale interpretate con puntiglio e fedeltà al territorio. Un must del menu sono proprio le Virtù, disponibili in primavera dal Primo Maggio in poi, fatte secondo Disciplinare.
La Cantina di Porta Romana - Teramo - c.so di Porta Romana, 105 - 0861 25257 - lacantinadiportaromana.it
Entroterra Trattoria Sostenibile
Trattoria. Apertura recentissima (appena un paio di mesi) per questo progetto ideato da un gruppo di giovani che, già dal nome, hanno chiaro l'intento di valorizzare il territorio con attenzione massima alla sostenibilità e alla provenienza della materia prima. In menu piatti di tradizione rivisitati con belle idee: battuta di Marchigiana, alici dell’Adriatico, olive taggiasche e cialda di mais, scrippelle 'mbusse "al contrario", ovviamente le Virtù (anche da asporto).
Entroterra Trattoria Sostenibile - Teramo - via Vittorio Veneto, 48 - 328 3587966 - Instagram
Osteria dei Maltagliati
Trattoria. I Maltagliati ha riaperto a settembre 2023 con una nuova giovane gestione, quella di Maicol Capriotti e Federica Brandimarte, che non ne hanno snaturato lo spirito di osteria della tradizione pur rinfrescandone i contenuti. In menu si punta molto su carne e griglia, ma anche i vegetali e le paste sono proposti in belle interpretazioni, come quella delle Virtù. Sala e atmosfera calde e accoglienti.
Osteria dei Maltagliati - Torano Nuovo - via Regina Margherita, 24 - 366 5326427 - osteriadeimaltagliati.it
Il Palmizio
Ristorante. Il Palmizio è una tavola di mare il cui focus è proprio nel rapporto col "suo" mare, in termini di filiera, fornitori, rotazione autentica, stagionale e puntuale, basata sulla pesca prossimale. Poi ci si mettono le mani rodate e gentili della chef Yelena - moglie di Valerio Di Mattia, erede e anima del locale di famiglia -, che non rinuncia a idee e "fusioni" intriganti ma lavora poi con attenzione anche i superclassici, brodetto e "minestra di maggio" (disponibile fino al 5) inclusi. Si beve molto bene.
Il Palmizio - Alba Adriatica - v.le G. Marconi, 160 - 0861 751339 - Facebook
Pervoglia
Trattoria. Nel cuore di questo suggestivo borgo medievale fortificato ecco una realtà familiare rodatissima e molto amata, per la cucina verace fedele al repertorio dell'entroterra ma anche per l'accoglienza affettuosa e la piacevolezza del locale. Ai fuochi la brava Elenia Alcantarini, abile coi classici proposti con un leggero tocco moderno. Carta dei vini regionale.
Pervoglia - Castellalto - loc. Castelbasso - v.le XXIV maggio, 27 - 0861 508035 - Facebook
Zenobi
Trattoria. Da sempre alfiere della cucina dell’entroterra teramano, Patrizia Corradetti continua a guidare con immutata energia questo bel locale immerso nel verde delle colline. Nel menu sono presenti i piatti tipici della zona, tutti realizzati con rigore filologico: pallotte cac’e ova, ferratelle con insalata di pollo, gnocco fritto con pecorino locale, "ceppe" con sugo di pomodoro, agnello (scottadito) e capra (alla neretana). La pizza dolce teramana è la degna conclusione, e le Virtù sono una ricorrenza che qui non manca mai. Conto leggero.
Zenobi - Colonnella - via degli Ulivi, 49 - 0861 70581 - ristorantezenobi.it
Zunica 1880
Ristorante. La squadra giovane ed europea di casa Zunica marcia bene, già dai pani (grani antichi e lievito madre) da sposare agli oli abruzzesi. Il menu spazia tra "neoclassici" come la chitarra alla genovese d’agnello o il tonné di maiale nero a piatti più creativi. Per il pranzo del Primo Maggio ce n'è uno dedicato a pastori e pescatori dell'Adriatico,"Le Virtù 2024 di Zunica", disponibile in questa sede e in quella di Villa Corallo a Sant'Omero.
Zunica 1880 - Civitella del Tronto - via F. Pepe, 14 - 0861 91319 - zunica1880ristorantehotel.it