LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI THE BEST IN ROME & LAZIO
Gli indizi non valgono come prove, lo sappiamo, ma se i rumors cui fanno riferimento sono abbastanza eclatanti, valgono l'azzardo. Così eccola qui, l'immagine scattata nel ristorante romano I Due Ladroni, che potrebbe essere di supporto alla notizia (per ora) non confermata dell'arrivo a Roma nientemeno che di Alain Ducasse e del suo team, chiamati alla guida dell'hotel Romeo - annunciato come il gemello dell'omonimo albergo affacciato sul golfo di Napoli - di prossima apertura.
Romeo Hotel. Da Napoli la nuova Collection
Del resto l'approdo capitolino del nuovo 5 stelle lusso è accompagnato da una grande aspettativa sin dalla sua genesi, confermando la liaison del marchio guidato da Alfredo Romeo con la grande architettura. Se a Napoli è stato il nipponico Kenzo Tange a firmare il progetto di conversione della storica sede della flotta Lauro, a Roma si deve allo studio Zaha Hadid la trasformazione del palazzo Serroberti-Capponi, un edificio del '500 all'inizio di via Ripetta. Una liaison che ora promette di crescere e di assestare nuovi colpi: con questa nuova struttura (inaugurazione prevista per la seconda metà dell'anno), si dà l'avvio alla Romeo Collection che vedrà l'acquisizione e la gestione di una serie hotel di lusso in diversi angoli d'Italia. Tratto distintivo: grandi architetture, grandi opere d'arte, grande cucina. Non dimentichiamo che la sede di Napoli ospita, tra l’altro, una collezione privata di circa 100 opere di Mario Schifano e di Andy Warhol, pezzi di Francesco Clemente, Mimmo Jodice, Renato Guttuso e molti altri, cui si sono aggiunti, nel restyling dello scorso anno, lavori di Christophe Tixier, Mimmo Paladino, Marc Chagall, Christian Leperini, insieme a nuovi interventi architettonici dello studio Hadid sul progetto precedente. A completare l'offerta, spazi per il wellness in collaborazione con Sisley Paris e la ristorazione d'autore, firmata a Napoli da Salvatore Bianco nel main restaurant Il Comandante, ora in fase di ristrutturazione, e che a Roma dovrebbe – condizionale d'obbligo – essere affidata al gruppo Ducasse.
Hotel Romeo a Roma
74 camere e suite, un cortile all’aperto di mille metri quadrati con piscina interna ed esterna, lounge e rooftop bar e la SPA, sempre insieme Sisley Paris. E poi i ristoranti: uno di tradizione, l'altro con una proposta fine dining. E proprio per quella pare sia stato chiamato monsieur Ducasse a rendere così l'asse Piazza del Popolo – Piazza Augusto Imperatore una vera Bengodi dell'alta ristorazione e dell'hotellerie di lusso. In meno di 400 metri si avranno, dunque, Romeo Roma con il ristorante firmato da Alain Ducasse, Palazzo Ripetta con la proposta pop dining e la pasticceria firmata da Giuseppe Solfrizzi, e Bulgari hotel con l'approdo del Ristorante - Niko Romito. Il conto alla rovescia è partito. Per quanto non ci sia ancora l’ufficialità, l’attesa è altissima e giustificata. E l'incontro di ieri pare confermare le aspettative.
Chi è Alain Ducasse
66 anni, una dichiarata e insaziabile curiosità per tutto quanto concerne il mondo della ristorazione, della gastronomia, del gusto e una lista di ristoranti (e di riconoscimenti) che pare non volersi mai fermare: 34 (a oggi) i locali di genere e stile diverso, distribuiti in 7 paesi e 3 continenti; in una collezione che unisce anche hotel, caffetterie, cioccolaterie (oltre 200 le tonnellate di fave di cacao tostate ogni anno), botteghe artigiane per un totale di circa 2000 collaboratori - un gruppo di talenti e professionisti che hanno assorbito insegnamenti e filosofia da Ducasse – e 60 indirizzi all'interno di grandi hotel, spazi culturali, resort dentro e fuori le grandi città, persino centri commerciali, con le punte di diamante del Louis XV a Monaco e del The Dorchester di Londra. L'approdo a Roma, se confermato, non sarebbe l'esordio di Ducasse nella Penisola, avendo lo chef seguito dal 2004 al 2015 la Trattoria Toscana nel resort L'Andana della Famiglia Moretti a Castiglione della Pescaia, che oggi vede la consulenza di un altro asso pigliatutto, stavolta nostrano, Enrico Bartolini.
a cura di Antonella De Santis