Non c’è avanguardia gastronomica che tenga: i piatti della tradizione rimangono sempre in cima alle preferenze di una larga fetta di consumatori. Perché sono confortevoli, immediati, spensierati, sanno di casa e coronano un tipo di esperienza poco impegnativa, spesso anche nel conto finale. Risotto giallo alla milanese, cotoletta, ossobuco, cassoeula (o bottaggio), mondeghili sono le cinque specialità milanesi che abbiamo preso in considerazione per incoronare altrettanti Campioni della tradizione, premio speciale della guida Lombardia - Il meglio di Milano e delle altre province 2024 dedicato ai loro migliori interpreti del capoluogo.
Risotto giallo alla milanese, dove mangiarlo
L'Alchimia
Ristorante. Ormai fa parte del "salotto buono" della ristorazione milanese, con il tocco in più del cocktail-bar a lato della confortevole sala in cui si muove (bene) la brigata diretto dall'espertissimo Alberto Tasinato. Il servizio, del resto, è sempre stato un punto di forza del locale che pian piano si è evoluto positivamente anche nella cucina. Evidente la crescita di Giuseppe Postorino che senza perdere il filo del gusto (mediterraneo) e la buona mano nella classicità piemontese-lombarda, assesta buoni colpi sul fronte creativo. Vedi il coniglio di Carmagnola, il wafer di ricciola cruda, prosciutto crudo dei Nebrodi, crema di arachidi e pomodoro confit, o il Risotto Milano 1775, riso mantecato alla milanese, royale di ossobuco, foie gras e tartufo nero. Cantina sotterranea a vista molto fornita e ben gestita, tra produttori nicchia e selezionate referenze, disponibili anche alla mescita.
L'Alchimia - v.le Premuda, 34 - 02 82870704 - ristorantelalchimia.com
Cotoletta alla milanese, dove mangiarla
Trattoria del Nuovo Macello
Ristorante. C’è bisogno eterno di posti come la Trattoria (raffinata, per quanto informale) della famiglia Traversone dove l’esperienza e la passione consentono di tenere alta la bandiera della tradizione milanese da un lato e la cucina del mercato dall’altro. Sempre con proposte centrate e nel caso del primo filone tra i cult cittadini: nell'antipasto Assaggiando Milano ci sono dei mondeghili perfetti, il risotto con gli stimmi di zafferano, burro superiore e Lodigiano Riserva è sempre preciso e la costoletta di vitello frollato 40 è a misura di fanatico. Ben eseguiti pure i piatti con il pescato del giorno come il notevole plin con sugo di mare. Colazione di lavoro a 20 euro, servizio migliorato rispetto al passato.
Trattoria del Nuovo Macello - via C. Lombroso, 20 - 02 59902122 - trattoriadelnuovomacello.it
Ossobuco, dove mangiarlo
Arlati dal 1936
Ristorante. Un'icona della ristorazione cittadina, in auge da quasi novant'anni e caratteristica nelle sue sale - dei Tondi, dei Grafici, la Saletta - con arredi ispirati all'arte e alla musica. L'ambiente non è cambiato nel tempo e neanche la cucina, affidabile nella riproposizione dei classici milanesi. I capisaldi ci sono tutti, dal risotto al salto a quello giallo con ossobuco, dai mondeghili alla luganega in umido con i funghi chiodini, fino alla monumentale costoletta. Menzione per l'ossobuco con le patate, da non perdere. Valida carta vini e servizio di mestiere.
Arlati dal 1936 - via A. Nota, 47 - 02 6433327 - trattoriaarlati.it
Cassoeula, dove mangiarla
Piazza Repubblica
Ristorante. Procede a gonfie vele l'"avventura" milanese di Matteo Scibilia, chef di esperienza, e Nicoletta Rossi, abile padrona di casa, fino a un paio di anni fa all'Osteria della Buona Condotta di Ornago. Gli ormai tanti affezionati sotto la Madonnina apprezzano la buona cucina di lago e di tradizione lombarda e il menù ben strutturato che va incontro a tutte le esigenze. Se cotoletta e tortino di riso alla milanese sono una garanzia, da non perdere la cassoeula, o bottaggio, anche nella versione con l'oca, tra le migliori in città. La carta vini segue il resto, l'ambiente è curato e il servizio gentile e disponibile.
Piazza Repubblica - via A. Manuzio, 11 - 02 62695105 - Facebook
Mondeghili
Trattoria Sincera
Trattoria. L’insegna dice quasi tutto del locale, in piena Lambrate: due sale, una piccola a livello strada che ha ancora l’aria del bar che lo occupava sino all’anno scorso e una più grande al piano superiore con arredi stile anni ’60. La "sincerità" oltre che dall’ambiente è figlia di una cucina – affidata a Federico Boni - che prevede tutti i classici lombardi (è anche uno dei premiati come Ambasciatore del territorio), “dalle Alpi al Po” come sottolineano i fondatori. Si viene qui per mangiare patè e mondeghili, il risotto con midollo e "il" minestrone, il rognone trifolato ai porcini e la costoletta alla milanese. Tra i dolci la torta Helvetia o la millefoglie con fragole. C’è inoltre una carta salumeria e formaggi molto ricca. A pranzo menu del giorno. Servizio informale, eccellente carta dei vini, totalmente lombarda, e che va a cercare il meglio sull’Oltrepò Pavese e sulla Valtellina.
Trattoria Sincera - via N. A. Porpora,154 - 389 8741577 - trattoriasincera.it